Era il 14 maggio 1866 quando il clipper americano, il ''General Grant'' (1183 tonnellate di stazza), urto' gli scogli delle Isole Auckland (50 gradi di latitudine sud). Abordo c'erano pelli e lana e nove tonnellate di minerali di zinco e (forse) 2500 once d'oro. I passeggeri erano in parte cercatori d'oro che ritornavano in Gran Bretagna dai campi di ricerca aurifera diell'Australia. La nave doveva - immagino - doppiare capo Horn (il canale di Panama non era stato ancora scavato) e percio' dirigeva a sud: incrociarono quindi lo scogliere delle Auckland Islands. Furono calate le scialuppe di salvataggio: alla fine si salvarono solo in 15 dei 22 uomini della ciurma e dei 61 passeggeri. Purtroppo le Isole Auckland era disabitate (a parte i naviganti polinesiani che avevano frequentato in passato le isole, tutti i tentativi di popolarle erano falliti: da quello di alcuni cacciatori di balene insediatisi temporneamente ad un piccolo gruppo di Maori immigrò dalle isole principali della Nuova Zelanda e Charles Enderby propose la fondazione di una comunità basata sull'agricoltura e sulla caccia alla balena, che duro' due soli anni). Fortunatamente uno dei passeggeri aveva ancora un fiammifero e questo consenti' di accendere un fuoco, e, grazie alla caccia alle foche e ai maiali inselvatichiti, di sopravvivere. Una parte dei sopravvissuti si reimbarco' nel tentativo di ottenere soccorsi e non fu piu' visto; un altro mori' di malattia e alla fine rimasero solo 10 sopravvissuti che nel 1867 furono salvati....
Intanto la leggenda che la nave fosse piena d'oro eccito' i cacciatori di tesori e vennero organizzate diverse spedizioni per recuperare il relitto.Tra queste, quella organizzata da Percy Vincent Catling, nel 1915-16 ci ha lasciato una traccia filatelica: un francobollo da mezzo penny targato Auckland Islands che avevo sempre considerato un ''cinderella'' neozelandese
Utilizzando un peschereccio, l' ''Enterprise'', partirono (Catling e due compagni) e si recarono sulle isole. Dopo tre mesi di immersioni rinunciarono ma ritornarono l'anno dopo in 5 piu' una lancia e due piccoli battelli. Ma anche questa volta dovettero rinunciare a mani vuote....Successivi tentativi di recupero furono fatti negli anni ma senza nessun esito: il famoso ''tesoro'' non venne mai trovato.
Come avevo detto, avevo sempre considerato il francobollo ''Auckland Islands'' un inutile ''cinderella''. Ma poi ho visto su internet queste due lettere e questo frammento:
Nuova Zelanda, il naufragio del ''General Grant''
Nuova Zelanda, il naufragio del ''General Grant''
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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Re: Nuova Zelanda, il naufragio del ''General Grant''
Grazie Riccardo. Ci proponi sempre "pepite" filateliche (a proposito di cercatori d'oro) molto interessanti
remo Sostenitore del Forum dal 2011
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
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- Matraire1855
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Re: Nuova Zelanda, il naufragio del ''General Grant''
Ma esiste una destinazione chiamata "Bluff"?
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- Marco Aurelio
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