Ecco una mia altra breve storia dietro i francobolli.
Riguarda il contributo polacco alla guerra contro i nazisti nel nostro paese.
Non so come si vedranno i miei fogli autocostruiti, dato che non so se le dimensioni dell'immagine siano sufficientemente chiare per una buona visione (vedrò dopo aver postato).
Mi manca il francobollo del 1951, se qualcuno avesse un doppione da mandarmi gliene sarei grato.
Accetto ben volentieri anche suggerimenti per aggiunte a questi miei due fogli.
Grazie.
Marco Fasoli.
http://img245.imageshack.us/img245/5524/img142y.jpg
http://img245.imageshack.us/img245/9581/img144s.jpg
La conquista di Monte Cassino
Moderatore: fabiov
La conquista di Monte Cassino
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Mio sito web: www.francobollimania.altervista.org
(storie dietro i francobolli e mie pagine d'album)
(storie dietro i francobolli e mie pagine d'album)
Re: La conquista di Monte Cassino
Purtroppo i fogli non sono molto leggibili, riporto qua sotto quanto scritto:
Primo foglio:
LA CONQUISTA DI MONTE CASSINO
All'inizio del 1944 giunsero in nave dalla Palestina 48.500 soldati polacchi. Era il II° Corpo d'Armata della Polonia
(il I° Corpo d'Armata era formato dai soldati polacchi in Gran Bretagna). Questi soldati costituivano un gruppo di soldati molto speciale, diverso da qualsiasi altro esercito. Per arrivare in Italia avevano combattuto quasi contro mezzo mondo. Venivano tutti dalla Polonia orientale. Il 17 settembre, due settimane dopo l'aggressione tedesca alla Polonia del 1 settembre 1939, la Polonia che combatteva fu attaccata dalla Russia Sovietica. Dopo una resi-stenza eroica , il 5 ottobre 1939 gli ultimi reparti polacchi dovettero capitolare. Cominciò una doppia occupazione del paese, tedesca e russa. L'Unione Sovietica deportò in massa i Polacchi in Siberia, nei campi di concentramento e nelle prigioni. In tutto vennero deportate almeno un milione e mezzo di persone. Solo dopo l'attacco della Germania alla Russia, nel giugno 1941, una parte di quelle persone venne liberata dai campi di concentramento e dalle prigioni. Nonostante tutto quello che avevano passato, ebbero fiducia nei loro capi, il gen. Sikorski ed il gen. Anders e si arruolarono nell'Esercito Polacco, per combattere, insieme ai Russi, contro i Tedeschi. Nacque così l'Esercito Polacco in Russia. La Russia Sovietica sperava che sarebbe stato un piccolo gruppo, facile da sfruttare in senso propagandistico. Quando però l'esercito polacco superò i 100 mila soldati, i russi ebbero paura e smisero di fornire le vettovaglie ai Polacchi. Alla fame si accompagnò un'epidemia di tifo. I soldati vennero salvati dalla morte dal gen. Anders, che riuscì ad ottenere con dei negoziati per la maggior parte di loro il permesso di lasciare la Russia. Circa 105 mila persone (tra cui 40 mila donne e bambini) riuscirono a trasferirsi in Iran.
Nel 1943 l'esercito polacco passò in Iraq e, dopo 7 mesi, in Palestina. Con circa 50 mila soldati venne creato il II Corpo d'Armata, formato da due divisioni di fanteria, una divisione corazzata e un gruppo molto consistente di supporto di artiglieria (10 reggimenti). A quel Corpo d'Armata, creato a migliaia di chilometri dalla Polonia, mancavano soldati e soprattutto ufficiali. Il gen. Anders ebbe l'idea di preparare l'artiglieria ed il trasporto per l'intero corpo d'armata, pensava che i vuoti nella fanteria sarebbero stati colmati dai volontari polacchi, che si sarebbero arruolati dopo l'arrivo del Corpo d'Armata in Europa. E così in effetti accadde. In Italia si arruolarono nell'esercito polacco quasi 10 mila persone. Sotto il comando del Gen. Anders combatterono contro i Tedeschi in Italia, lontano dalla Polonia, mentre la loro Patria era occupata dai russi e dai tedeschi. Temevano che gli alleati, gli Americani e gli Inglesi li avrebbero abbandonati, per non avere guai con la Russia Sovietica. Rimaneva loro solo l'onore e la convinzione che il loro sacrificio era un valore che un giorno sarebbe stato utile alla Polonia. Per i polacchi di oggi Monte Cassino è un sacrario nazionale. Si trova lontano dalla Polonia ma è presente in ogni cuore polacco.
Tipi del 1941 soprastampati con valore e testo superiore annullato da barre,
nuovo valore, la scritta 'MONTE CASSINO' e '18. V. 1944' in inchiostro blu.
Stampa Tipografica. Fischer P338 - T338.
Secondo foglio:
Dopo l’insediamento di un governo filosovietico in Polonia al termine della guerra, il Generale Anders e altri 75 generali e ufficiali, vennero privati della cittadinanza polacca.
I polacchi del II Corpo Polacco si avviano così all’esilio, consapevoli di aver combattuto con grande determinazione, riconosciuta da tutti i comandanti alleati, per una rivincita nei confronti dell’invasione tedesca del 1939, per i loro familiari rimasti in Polonia, per la sopravvivenza personale e nazionale, ma anche per l’Italia.
Il loro riferimento ideale era stato il generale polacco Jan Henryk Dabrowski, che nel 1797 si era battuto a fianco di Napoleone e aveva aiutato i lombardi con la speranza di portare poi la libertà nel suo Paese, marciando, appunto, “dalla terra italiana alla Polonia”, una frase che oggi risuona nell’inno nazionale polacco. Ma, come 150 anni prima, il sogno non si realizza, perché il loro paese accanto alle violenze dei vinti deve sopportare l'ingiustizia dei vincitori.
1945 - Corpo polacco.
Vittorie polacche in Italia.
Gen. W. Anders
La Polonia, infatti, dopo essere stata vittima della duplice aggressione nazista e sovietica del 1939 e aver subito nel corso della guerra 6 milioni di morti su una popolazione di 36 milioni di abitanti, diventa ora vittima dei nuovi equilibri europei. Che sono il risultato dei protocolli segreti tra sovietici e tedeschi e degli accordi di Jalta tra sovietici e potenze occidentali, e che la guerra fredda farà durare per decenni. La piena indipendenza della Polonia verrà riconquistata solo nel 1989.
1951
80° anniversario della Comune di Parigi.
Gen. J. Dabrowski.
1989
45° anniversario della Battaglia
di Montecassino.
1971
100° anniversario della Comune di Parigi.
Gen. J. Dabrowski.
Primo foglio:
LA CONQUISTA DI MONTE CASSINO
All'inizio del 1944 giunsero in nave dalla Palestina 48.500 soldati polacchi. Era il II° Corpo d'Armata della Polonia
(il I° Corpo d'Armata era formato dai soldati polacchi in Gran Bretagna). Questi soldati costituivano un gruppo di soldati molto speciale, diverso da qualsiasi altro esercito. Per arrivare in Italia avevano combattuto quasi contro mezzo mondo. Venivano tutti dalla Polonia orientale. Il 17 settembre, due settimane dopo l'aggressione tedesca alla Polonia del 1 settembre 1939, la Polonia che combatteva fu attaccata dalla Russia Sovietica. Dopo una resi-stenza eroica , il 5 ottobre 1939 gli ultimi reparti polacchi dovettero capitolare. Cominciò una doppia occupazione del paese, tedesca e russa. L'Unione Sovietica deportò in massa i Polacchi in Siberia, nei campi di concentramento e nelle prigioni. In tutto vennero deportate almeno un milione e mezzo di persone. Solo dopo l'attacco della Germania alla Russia, nel giugno 1941, una parte di quelle persone venne liberata dai campi di concentramento e dalle prigioni. Nonostante tutto quello che avevano passato, ebbero fiducia nei loro capi, il gen. Sikorski ed il gen. Anders e si arruolarono nell'Esercito Polacco, per combattere, insieme ai Russi, contro i Tedeschi. Nacque così l'Esercito Polacco in Russia. La Russia Sovietica sperava che sarebbe stato un piccolo gruppo, facile da sfruttare in senso propagandistico. Quando però l'esercito polacco superò i 100 mila soldati, i russi ebbero paura e smisero di fornire le vettovaglie ai Polacchi. Alla fame si accompagnò un'epidemia di tifo. I soldati vennero salvati dalla morte dal gen. Anders, che riuscì ad ottenere con dei negoziati per la maggior parte di loro il permesso di lasciare la Russia. Circa 105 mila persone (tra cui 40 mila donne e bambini) riuscirono a trasferirsi in Iran.
Nel 1943 l'esercito polacco passò in Iraq e, dopo 7 mesi, in Palestina. Con circa 50 mila soldati venne creato il II Corpo d'Armata, formato da due divisioni di fanteria, una divisione corazzata e un gruppo molto consistente di supporto di artiglieria (10 reggimenti). A quel Corpo d'Armata, creato a migliaia di chilometri dalla Polonia, mancavano soldati e soprattutto ufficiali. Il gen. Anders ebbe l'idea di preparare l'artiglieria ed il trasporto per l'intero corpo d'armata, pensava che i vuoti nella fanteria sarebbero stati colmati dai volontari polacchi, che si sarebbero arruolati dopo l'arrivo del Corpo d'Armata in Europa. E così in effetti accadde. In Italia si arruolarono nell'esercito polacco quasi 10 mila persone. Sotto il comando del Gen. Anders combatterono contro i Tedeschi in Italia, lontano dalla Polonia, mentre la loro Patria era occupata dai russi e dai tedeschi. Temevano che gli alleati, gli Americani e gli Inglesi li avrebbero abbandonati, per non avere guai con la Russia Sovietica. Rimaneva loro solo l'onore e la convinzione che il loro sacrificio era un valore che un giorno sarebbe stato utile alla Polonia. Per i polacchi di oggi Monte Cassino è un sacrario nazionale. Si trova lontano dalla Polonia ma è presente in ogni cuore polacco.
Tipi del 1941 soprastampati con valore e testo superiore annullato da barre,
nuovo valore, la scritta 'MONTE CASSINO' e '18. V. 1944' in inchiostro blu.
Stampa Tipografica. Fischer P338 - T338.
Secondo foglio:
Dopo l’insediamento di un governo filosovietico in Polonia al termine della guerra, il Generale Anders e altri 75 generali e ufficiali, vennero privati della cittadinanza polacca.
I polacchi del II Corpo Polacco si avviano così all’esilio, consapevoli di aver combattuto con grande determinazione, riconosciuta da tutti i comandanti alleati, per una rivincita nei confronti dell’invasione tedesca del 1939, per i loro familiari rimasti in Polonia, per la sopravvivenza personale e nazionale, ma anche per l’Italia.
Il loro riferimento ideale era stato il generale polacco Jan Henryk Dabrowski, che nel 1797 si era battuto a fianco di Napoleone e aveva aiutato i lombardi con la speranza di portare poi la libertà nel suo Paese, marciando, appunto, “dalla terra italiana alla Polonia”, una frase che oggi risuona nell’inno nazionale polacco. Ma, come 150 anni prima, il sogno non si realizza, perché il loro paese accanto alle violenze dei vinti deve sopportare l'ingiustizia dei vincitori.
1945 - Corpo polacco.
Vittorie polacche in Italia.
Gen. W. Anders
La Polonia, infatti, dopo essere stata vittima della duplice aggressione nazista e sovietica del 1939 e aver subito nel corso della guerra 6 milioni di morti su una popolazione di 36 milioni di abitanti, diventa ora vittima dei nuovi equilibri europei. Che sono il risultato dei protocolli segreti tra sovietici e tedeschi e degli accordi di Jalta tra sovietici e potenze occidentali, e che la guerra fredda farà durare per decenni. La piena indipendenza della Polonia verrà riconquistata solo nel 1989.
1951
80° anniversario della Comune di Parigi.
Gen. J. Dabrowski.
1989
45° anniversario della Battaglia
di Montecassino.
1971
100° anniversario della Comune di Parigi.
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- Giuseppe Ghetti
- Messaggi: 423
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:40
- Località: Modena
Re: La conquista di Monte Cassino
A quel Corpo d'Armata, creato a migliaia di chilometri dalla Polonia, mancavano soldati e soprattutto ufficiali
Questo forse si spiega anche con quanto avvenne, nel marzo 1940, nella foresta di Katyń:
dove, tra i 10.000 e 20.000 Polacchi, in buona parte ufficiali dell'esercito, presi prigionieri dai Sovietici nel corso della loro offensiva (concordata coi Nazisti) dell'Autunno '39, furono massacrati per ordine di Stalin.
Solo nel 1990 la responsabilità dell'eccidio fu ammessa dalle autorità dell'Unione Sovietica.


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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.

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Re: La conquista di Monte Cassino
A quel Corpo d'Armata, creato a migliaia di chilometri dalla Polonia, mancavano soldati e soprattutto ufficiali
e mancavano armi, provvigioni, mezzi di sostentamento... e Stalin continuava a dire: ma come? A Katyn abbiamo appena inviato centomila fucili...
Le varie emissioni del corpo polacco e del governo in esilio non si possono definire francobolli, ma la loro finalità mi sembra ben diversa da quella che ha animato tante altre emissioni, anche nostrane, anche recenti, anche dal carattere più ufficiale...
Revised by Lucky Boldrini - March 2010