Peter Hoffmann, che ho abbondantemente citato sopra, da me sollecitato, ha continuato a cercare nella letteratura della quale dispone, ed ha trovato la risposta agli interrogativi sul perchè dello
scempio dei fogli di questa emissione sul catalogo specializzato "Československo 1918-1939" - edizioni Merkur Revue, di Jan Klim and Vladimir Schödelbauer. Me ne ha informato con una email arrivatami ieri. Ovviamente io non ho questo testo e, se anche lo avessi, non potrei leggerlo, visto che non conosco la lingua ceca. Questo il punto chiarificatore (per chi riesce a leggerlo):
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Riporto l'immagine per dare un'idea di una delle principali difficoltà per chi si è messo a collezionare Cecoslovacchia: la lingua dei testi ai quali si dovebbe ricorrere. Va detto che il signor
Hoffmann, pur vivendo in Svezia dal 1968, è Ceco.
La spiegazione: le Poste distribuirono i valori di piccolo formato in fogli di 150, in due gruppi (50 + 100), come ho scritto sopra. Immediatamente i collezionisti locali cominciarono ad "importunare" gli addetti postali con la richiesta di avere la sequenza in coppie col ponte.
Forse per risparmiare tempo, ma - come vedremo - anche per guadagnarci su, le Poste decisero di "ritagliare" la parte dei fogli contenente il ponte dando luogo così ad un piccolo foglio di venti francobolli
dedicato ai filatelisti. Nessuna ragione di maneggevolezza, dunque. In questo modo, alla richiesta dei filatelisti, l'addetto postale non avrebbe dovuto perdersi in acrobazie manuali col foglio per soddisfarla. Il guadagno: chi avesse richiesto un francobollo o tutta la sequenza di sette francobolli col ponte, avrebbe dovuto acquistare tutto il piccolo foglio, essendone vietata la vendita
spezzettata. A questo punto risultava accettabile anche il "sacrificio" di due righe di dieci valori ciascuna. Perchè non effettuare manualmente questa separazione lungo la dentellatura? Penso per ragioni di tempo e di praticità, di modo che gli uffici dove tale
prodotto era disponibile (immagino fossero uffici appositi per la vendita ai collezionisti) avessero l'oggetto già pronto a disposizione. Pensiamo alla difficoltà di una separazione manuale foglio per foglio in rapporto alla preventiva separazione "meccanica", su pacchi di fogli (i brandelli dei francobolli "sacrificati" hanno misura diseguale). La perdita delle due righe di francobolli? Non ci si poteva aspettare che la lama meccanica fosse così precisa da intervenire nell'esatto punto di separazione fra la quarta e la quinta riga del gruppo superiore e in quello fra la prima e la seconda riga del gruppo inferiore dei fogli, oltretutto sottoposti a pacchi all'operazione.
Tutto qui, dunque: si trattò di un'operazione effettuata con un occhio alle richieste dei filatelisti ed un altro alla possibilità di un guadagno da ottenere col sacrificio di quella che, per le Poste, era solo una modesta quantità di carta stampata.
Appare plausibile che questa operazione abbia riguardato solo una parte de fogli, dato che era finalizzata a soddisfare la richiesta dei soli filatelisti.
Capisco che l'argomento sia di modestissimo interesse ma, avendolo introdotto nel forum, ho voluto svilupparlo fino alla conclusione.
Revised by Lucky Boldrini - April 2010
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