Sono già intervenuto in questo thread, ma dettaglio maggiormente le mie passioni... io sono appassionatissimo di fumetti, in gioventù (prima che non trovassi più il tempo... e che quel poco ricominciassi a dedicarlo ai francobolli) ero anche un discreto disegnatore... la mia prof di disegno del liceo voleva assolutamente che andassi alla scuola per fumettisti (a Urbino, cedo), ma già allora ritenevo che avrei trovato da mangiare

più facilmente da ingegnere che da fumettista...
Sono cresciuto a forza di
Topolino (iniziando ad apprezzare in particolare alcuni disegnatori),
Tex e
Alan Ford, con qualche "svolazzo" qua e là (Zagor, qualche supereroe, l'Uomo Mascherato o Phantom che dir si voglia, "Mister No", "Il comandante Makr" e persino "Il grande Blek"...).
Questo per dire che le mie passioni fumettistiche, di solito, non si rivolgono tanto al fumetto quanto al disegnatore... comunque:
- first of all, the greatest:
MAGNUS. Disegnatore (bolognese

) inarrivabile. Ho tutto ciò che ha disegnato (anche se non sempre nell'edizione originale), comprese le produzioni un po'... diciamo... "scabrose". Un mito assoluto, del quale è interessantissimo vedere l'evoluzione, dai primi "Satanik" e "Kriminal" al "Texone" che praticamente ne chiuse la carriera.
- disegnatori di scuola francese e belga. Per intenderci, lo stile alla "Asterix". Mi piacciono tutti (diciamo "quasi" tutti, via), in Italia non sono molto tradotti (tranne appunto Asterix, Lucky Luke e i Puffi, che poi nel tempo sono diventati un fumetto per bambini con diversi disegnatori... il Peyo delle origini era un'altra cosa) e quindi, quando capito in Francia, faccio un po' di "spesa".
-
Bonvi: le sue "Sturmtruppen" sono un mito, e che dire di "Nick Carter"? Ma anche il volume di fantascienza scritto a quattro mani con Guccini (Storie dallo spazio profondo) è imperdibile.
- restando ai disegnatori italiani, in ordine temporale sparso:
Cavazzano, che ogni tanto esce con qualche suo volumetto e/o personaggio, ma famoso soprattutto come disegnatore Disney;
Silvia Ziche, con alcuni volumetti;
Leo Ortolani, con la buffissima serie "Rat-Man";
Silver, con Lupo Alberto e Cattivik, ma che da anni non leggo più perché (come in altri casi) il disegnatore non è più "uno solo";
Luciano Bottaro, sia con i suoi personaggi originali (Pepito, Pon Pon, Re di Picche), che con i suoi disegni Disney;
Luca Enoch (un po' più "realistico" dei precedenti, che sono più "umoristici"), disegnatore delle due serie "Gea" e "Lilith".
- un salto nel passato:
JACOVITTI. Cresciuto con il "Diario Jac" alle elementari, in seguito ho approfondito la conoscenza delle sue opere... un grande.
-
Quino: Mafalda (che tutto è tranne che una striscia per bambini, a leggerla bene) ma anche altre poche cose.
- Alcuni altri disegnatori di scuola argentina, nella fattispecie le serie "
Cybersix" di
Meglia e "
Dago" di
Salinas (qui il disegno non mi impressiona più di tanto, ma combinato con la storia ha il suo perché).
Un disegnatore che "avrei voluto" apprezzare è Hugo Pratt ("Corto Maltese"!), ma il suo disegno è troppo... "essenziale", per i miei gusti.
Oltre a ciò, ci sono anche fumetti che leggo perché mi piace la storia o l'ambientazione, a prescindere dal disegnatore. Si tratta, al momento, di "
Nathan Never" (e relativi "spin-off") e "
Martin Mystere", più qualche serie "a tempo determinato" (cioè con un numero di uscite predeterminato, in cui la storia inizia e si conclude), tipo "
Volto Nascosto".
Di contro, non son mai riuscito ad innamorarmi di Diabolik (disegno rimasto troppo "dark anni '60) e di Dylan Dog (lo "splatter" non mi appassiona), nè più di tanto di supereroi americani (troppo "esagerati" i disegni...).
L'unica serie americana che comprai a lungo fu "
Conan il barbaro", ma perché all'epoca ero appassionato del personaggio.
Pur avendo scritto un TEMA, non un post, sono certo di aver dimenticato qualcosa... ma ritornerò
