Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

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Lucky Boldrini
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Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

Messaggio da Lucky Boldrini »

raccomandatadufficio3ks.jpg


Questa lettera, spedita per Palermo con affrancatura di 1° porto, fu imbucata sull'ambulante postale ed affrancata con un francobollo da Cent. 20 che venne obliterato con l'annullo a sbarre ed il n° dell'ambulante postale.

La lettera che doveva contenere denaro o titoli insospettì l'addetto postale che d'ufficio la trasformò in lettera Raccomandata.
Vi manoscrisse in alto a sinistra il peso, gr. 9 e mezzo, e in basso a sinistra applicò il cartellino della Raccomandata e "Raccomandata" in cartella.
Non esistendo il timbro "d'ufizio" la stessa parola venne manoscritta.

Circa la tassazione di Cent. 80, fermi restando i Cent. 60 per la raccomandazione della lettera non sufficientemente affrancata, i restanti Cent. 20 derivano dal fatto che, come riportato nel Filanci-Angellieri, all'epoca le lettere che si supponevano contenere valori erano sottoposte, oltre al diritto di raccomandazione, anche al doppio della tassa di una lettera semplice tolto il valore dei francobolli applicati e cioè, nel caso specifico, Cent. 20 x 2 -Cent. 20 = Cent. 20.


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Andrea61
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Re: Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

Messaggio da Andrea61 »

Lucky Boldrini ha scritto:Circa la tassazione di Cent. 80, fermi restando i Cent. 60 per la raccomandazione della lettera non sufficientemente affrancata, i restanti Cent. 20 derivano dal fatto che, come riportato nel Filanci-Angellieri, all'epoca le lettere che si supponevano contenere valori erano sottoposte, oltre al diritto di raccomandazione, anche al doppio della tassa di una lettera semplice tolto il valore dei francobolli applicati e cioè, nel caso specifico, Cent. 20 x 2 -Cent. 20 = Cent. 20.


Perdonatemi, ma mi vedo costretto a pignoleggiare. :-)

La tassazione delle raccomandate d'ufficio era il doppio della tassa della lettera come se fosse stata raccomandata in partenza meno l'affrancatura realmente applicata.

Quindi siccome la lettera è di primo porto e la tassa di raccomandazione è 30 centesimi, gli 80 centesimi di tassa si ottengono dall'espressione

2 x (20 + 30) - 20.

Al di là della tassazione (e già una "normale" raccomandata d'ufficio non è di facile reperimento) la straordinarietà del pezzo resta la raccomandazione fatta da un ufficio ambulante, che non aveva rapporto diretto col pubblico. Credo che quella illustrata sia l'unica nota, per lo meno nel periodo classico.
Andrea

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Lucky Boldrini
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Re: Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

Messaggio da Lucky Boldrini »

Ciao Andrea,

bella letterina, vero? :-)

Ho letto il tuo procedimento per il calcolo della tassazione.

Quello che ho riportato io fu fatto da Enrico che si basò sulle note del Filanci-Angellieri.

Ciao:

Luca
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Erik
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Re: Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

Messaggio da Erik »

Andrea61 ha scritto:La tassazione delle raccomandate d'ufficio era il doppio della tassa della lettera come se fosse stata raccomandata in partenza meno l'affrancatura realmente applicata.

Quindi siccome la lettera è di primo porto e la tassa di raccomandazione è 30 centesimi, gli 80 centesimi di tassa si ottengono dall'espressione

2 x (20 + 30) - 20.

Ciao Andrea,
praticamente abbiamo scritto la stessa cosa (io per interposta persona ;-) )
Se sviluppiamo la tua espressione, infatti, il risultato è:

2 x 20 + 2 x 30 - 20

cioè: il doppio della tariffa della lettera semplice + il doppio del diritto di raccomandazione - il valore dei francobolli applicati.

Io avevo scritto che la tariffa si calcolava aggiungendo al diritto di raccomandazione per le lettere insufficientemente affrancate (60 centesimi) il doppio della tariffa della lettera semplice e togliendo il valore dei francobolli applicati.

E' esattamente la stessa cosa ;-)

Resta da stabilire se effettivamente fosse codificato un "diritto di raccomandazione per le lettere insufficientemente affrancate" pari al doppio del diritto di raccomandazione "normale", visto che, a parte il caso della raccomandazione d'ufficio, le raccomandate dovevano essere presentate allo sportello e gli eventuali difetti di affrancatura venivano regolati in quella sede. Adesso non ho modo di verificare però, se a suo tempo l'avevo scritto, è probabile che l'avessi trovato proprio così sul Filanci-Angellieri.
Resta anche il fatto che il tuo metodo di calcolo è meno contorto e più facile da ricordare ;-)



Andrea61 ha scritto:Credo che quella illustrata sia l'unica nota, per lo meno nel periodo classico.

Lo credo anch'io :-))

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Andrea61
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Re: Una raccomandata "d'ufizio" da un ambulante ferroviario

Messaggio da Andrea61 »

Erik ha scritto:Ciao Andrea,
praticamente abbiamo scritto la stessa cosa (io per interposta persona ;-) )
.....


Sì, certo! :-) :-)

Infatti la mia era una "pignoleggiatura" , non una correzione.

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