Questa lettera, spedita per Palermo con affrancatura di 1° porto, fu imbucata sull'ambulante postale ed affrancata con un francobollo da Cent. 20 che venne obliterato con l'annullo a sbarre ed il n° dell'ambulante postale.
La lettera che doveva contenere denaro o titoli insospettì l'addetto postale che d'ufficio la trasformò in lettera Raccomandata.
Vi manoscrisse in alto a sinistra il peso, gr. 9 e mezzo, e in basso a sinistra applicò il cartellino della Raccomandata e "Raccomandata" in cartella.
Non esistendo il timbro "d'ufizio" la stessa parola venne manoscritta.
Circa la tassazione di Cent. 80, fermi restando i Cent. 60 per la raccomandazione della lettera non sufficientemente affrancata, i restanti Cent. 20 derivano dal fatto che, come riportato nel Filanci-Angellieri, all'epoca le lettere che si supponevano contenere valori erano sottoposte, oltre al diritto di raccomandazione, anche al doppio della tassa di una lettera semplice tolto il valore dei francobolli applicati e cioè, nel caso specifico, Cent. 20 x 2 -Cent. 20 = Cent. 20.

Luca
P.S.
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