I postiglioni ed i segnali acustici postali

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francesco luraschi
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I postiglioni ed i segnali acustici postali

Messaggio da francesco luraschi »

tra le categorie che animavano l'universo delle comunicazioni dell'800 troviamo quella dei postiglioni. non godevano di buona fama gia'dal secolo precedente se nell'opuscolo "Discorso pronunciato dal cittadino (si noti il termine rivoluzionario proprio dell'anno 1798) don luigi morandi sopra la poverta' e sopra la maniera di ripararla" si scrive che tra la massa dei poveri che vivono nelle strade quelli che " crescendo tirano al bene diventano facchini,carrettieri, postiglioni, soldati..." .
erano scelti dai mastri di posta e in teoria dovevano essere di condotta irreprensibile ma spesso erano proprio loro a creare disordini sia con gli altri utenti della strada contro cui non esitavano ad usare la frusta per una semplice precedenza non rispettata che con i viaggiatori. spesso l'autorita'di vienna interveniva contro coloro che osavano vessare " i viaggiatori per avere maggiori mance ...bussando ai vetri della carrozza", oppure presentandosi in servizio male equipaggiati per non dire completamente ebbri, addirittura nel 1840 " usano tali postiglioni, allorche'hanno terminato la corsa, di staccarsi dai cavalli e di piantarsi immobili con il cappello in testa dinnanzi ai viaggiatori, loro fissando sfrontatamente gli occhi in faccia,finche' per torsi alla seccatura, l'uno dopo l'altro dei viaggiatori medesimi pongano le mani in tasca e loro diano una mancia".
detto questo appare incredibile la meticolosita'dell'amministrazione austriaca che nel 1838 invio'alle stazioni di posta un "regolamento per la montura dei postiglioni" in 13 paragrafi e nel 1844 un "regolamento della cornetta" in 18 paragrafi che si concludeva con uno spartito da imparare a memoria. gia'dal '700 al postiglione si chiedeva di "essere persone pratiche del paese, saper sonar la cornetta e dovranno portar sempre la livrea e cordoni di Sua Maesta' ed essere ben provvisti di stivali e sferze".

BUONA SUONATA!

Ciao: francesco
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Ciao: Francesco
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cirneco giuseppe
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da cirneco giuseppe »

Caro Francesco, il tuo articolo è molto bello. Sono sempre cose nuove da conoscere.
:clap: :clap: Ciao: Ciao:
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sergio de villagomez
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da sergio de villagomez »

A piccola integrazione di questo bel topic di Francesco (a cui va tutto il mio plauso per i bei argomenti, particolari ma sempre interessanti, che tratta), ecco l'immagine di questa divisa
divisa2.5.2.3.jpg
proveniente dal Museo Postale di Roma... si tratta della giubba con feluca di gala di un postiglione del Regno Lombardo-Veneto, attorno al 1850.

Dopo aver fatto una ricerca su Internet, posso immaginare che la normale divisa da postiglione, quindi non da gala come quella mostrata, fosse differente; infatti su questo sito http://www.anticopostale.com/ , dove si rievoca l'antico postale Trieste-Lubiana-Vienna, troverete diverse foto della rievocazione storica come questa
AND_0005.jpg
in cui si vedono gli addetti con divisa giallo-nera, i colori della bandiera asburgica.

Ciao: Ciao:
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mestrestamps
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

FRANCESCO, SERGIO,
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Andrea
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Antonello Cerruti
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Francesco, possiedo un manifesto edito a Milano nel 1852 che regolamenta i comportamenti "di chi si prevale dei mezzi di trasporto i quali vanno ognora crescendo in numero".
In esso sono contenute le normative (luci di posizione, ecc.) dei mezzi pubblici e privati che percorrevano le strade cittadine.
Non posso purtroppo mostrartene un'immagine perchè è piuttosto grande ed è incorniciato.
Se riesco, proverò a farne una foto digitale.
E' interessante notare come già allora ci fossero problemi di traffico...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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francesco luraschi
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da francesco luraschi »

ringrazio sergio e antonello per i contributi all'argomento, anche futuri.


Ciao: Ciao: Ciao: francesco
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Ciao: Francesco
prefil
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Iscritto il: 13 luglio 2007, 14:39
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Re: I POSTIGLIONI E I SEGNALI ACUSTICI POSTALI

Messaggio da prefil »

L'interessante intervento di Francesco mi ha fatto ricordare dell'esistenza di una pubblicazione sul tema dell'Istituto di Studi Storici Postali di Prato (http://www.issp.po.it) edita nel 1989 dal titolo "Il corno di posta – Da mezzo di segnalazione a strumento sinfonico. Catalogo della mostra" di Roberto Becheri. Questo volume contiene anche una musicassetta. Di seguito indice e contenuto della cassetta.

Presentazione
Il corno
Una grande famiglia
I corni in legno
Corno come mezzo di segnalazione
Il corno e l’orchestra
La cornetta
Gli strumenti di posta
Il corno di posta
Da naturale a cromatico
I Tasso
I segnali di posta
In Italia
Il corno di posta in musica
Conclusioni
Catalogo
Sez. A. Il corno
Sez. B. Il corno di posta
Sez. C. Varie
Sez. D. Iconografia
Sez. E. Curiosità
Tavole fuori testo
Appendice
I segnali di posta
Bibliografia ragionata
Abbreviazioni

Audiocassetta allegata
Lato A
Segnali di posta: Svezia, Germania, Prussia, Hannover, Thurn und Taxis, Baden, Baviera, San Gallo, Austria, Ungheria e territori italiani dell’impero d’Austria, Svezia, Inghilterra.
Lato B
Musica per corno di posta
Anonimo, Galop (1843) per corno solo.
Peter Strecks, Landler, Polka e Valzer (1846) per corno solo
Peter Strecks, Polka (1846) per due corni
Wilhelm Heck, Marziale (1864) per due corni
Peter Strecks, Landler (1846) per due corni
Anonimo, Marcia, marcia vivace e allegro-galop (1832) per tre corni
Anonimo, Tre brani per la principessa A. V. von Schleswig-Holstein a quattro corni (1881):
- sul segnale della posta imperiale
- tempo di minuetto
- marcia
Friedrich Krekeler, La posta imperiale tedesca (1900) fanfara in due tempi separati dal segnale di posta, per quattro corni


Il volume (Quaderno di Storia Postale n.12) è ancora disponibile al prezzo di 15 euro.

Ciao: Ciao:
Luca

Revised by Lucky Boldrini - July 2010
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
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