Le cartoline italiane per i prigionieri di guerra

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valverde
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Le cartoline italiane per i prigionieri di guerra

Messaggio da valverde »

Buonasera a tutti.
Contribuisco con questa ha le scritte solo in italiano. E’ diretta in Egitto e porta i segni delle censure sia italiana che inglese. Di quella italiana, dell’Ufficio Censura Posta Estera Italiana I di Roma , vi sono anche i 2 timbri con la data del prelievo e quella del rilascio. I segni della censura militare inglese sono costituiti dal timbrino blu con la corona al centro posto sul frontespizio e dal numero rinchiuso in un cerchio che c’è sul retro. Un tempo era assai più difficile procurarsi queste cartoline, ora, invece, con l’esistenza di un mercato elettronico mondiale, mi sembra sia diventato assai più facile. Ne vedo spesso in vendita, soprattutto di quelle di prigionieri serbi o inglesi , meno frequentemente quelle dirette in Nuova Zelanda, in Australia , negli USA o in Sud Africa, anche se non sono rare. Mi sembrano più difficili da trovare quelle dei prigionieri greci detenuti nei nostri campi, forse a causa del loro numero assai modesto.
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

Il modulo veramente raro è quello che segue: è una comunicazione di cattura (prevista dalla Convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra), finora ne ho visto solo 4 o 5.
E’ opportuno precisare che queste cartoline, con lo stemma dello stato e l’intestazione simile a quella delle cartoline in franchigia concesse ai militari, non sono l’unico modulo messo a disposizione dei prigionieri nemici in Italia: vi sono anche dei biglietti postali.
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byebye
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da byebye »

Bellissimi oggetti, Valverde, davvero complimenti! :clap:
Ora aspettiamo di vedere i biglietti per i prigionieri, che so non tarderanno a mostrarsi... :-))

Ciao:
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ancaria
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da ancaria »

Buon giorno a tutti
Si tratta di due biglietti per POSTA DI PRIGIONIERO DI GUERRA stampati presso il Poligrafico di Roma nel 1942 che non presentano la classica tipologia della "Franchigia ufficiale" ma sono a tutti gli effetti dei moduli di Stato riservati alla corrispondenza dei prigionieri di guerra (forse i biglietti citati da valverde !!!!!!!!).
Con l'occasione, non ritenendomi un esperto del settore ma solamente un "incursore occasionale", mi piacerebbe avere dagli esperti qualche indicazione sia sulla loro reale diffusione che sul loro grado di reperibilità.
Ciao: Ciao: Ciao: Agostino

Biglietto spedito in Sud-Africa il 03/03/1943 dal campo di prigionia PG 54 situato presso il Comune di Fara Sabina (RI) nella frazione Passo Corese - al retro il bollo di censura meccanico a "Targhetta"
http://img410.imageshack.us/img410/9870/pg54.jpg
pg54.jpg


http://img692.imageshack.us/img692/8782/pg54r.jpg
pg54r.jpg


Biglietto spedito in Sud-Africa il 05/07/1943 dal campo di prigionia PG 56 di cui non conosco l'ubicazione. Nell’indirizzo viene anche riportato un "PM 3450" che potrebbe corrisponderebbe al Concentramento Postale di Bari. - al retro il bollo di censura manuale e il probabile bollo muto di partenza
http://img252.imageshack.us/img252/3996/pg65.jpg
pg65.jpg

http://img233.imageshack.us/img233/124/pg65r.jpg
pg65r.jpg
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

A mio parere, i biglietti postali sono un po' più comuni delle cartoline, anche se compaiono più tardi.
Ora, però, vorrei proseguire l'argomento delle cartoline, mostrando un pezzo di cui vado orgogliosa: una cartolina affrancata per la P.A. e scritta da un indiano.
L’unico servizio accessorio ammesso per i prigionieri di guerra era la posta aerea, in virtù di un accordo bilaterale con la Gran Bretagna e gli USA, per cui si possono trovare sia cartoline che biglietti postali affrancati, diretti negli USA, in Nuova Zelanda, in Sud Africa, in Australia o in altri paesi che avevano uomini nella forze armate inglesi. La posta aerea diretta in Gran Bretagna era esente da tasse postali, sia che fosse spedita da britannici detenuti in Italia , sia che fosse spedita da famiglie italiane che scrivevano ai congiunti là detenuti. Il servizio accessorio di posta aerea ebbe durata abbastanza breve, all’incirca da marzo/ aprile ’42 all’8 settembre ’43, pertanto le cartoline affrancate non sono molto comuni.
La cartolina allegata è diretta in India, affrancata per 2,50 lire, che era la tariffa aerea per l’India, con i francobolli annullati dal timbro muto a sbarre. In alto vi è l’indicazione dell’instradamento via “Sofia – Istambul”. Oltre al timbro “Verificato per censura” (che si vede poco) vi sono il timbro postale di arrivo a Poona del 17 aprile 1943 e i timbri della censura inglese in India. La cartolina è stata spedita dal campo n. 63 di Aversa da un indiano, appartenente ad una delle numerose formazioni indiane impiegate dagli inglesi durante il secondo conflitto mondiale. Non c’è da stupirsi se la cartolina, scritta l’11 febbraio ’43, giunse a destinazione in aprile: i tempi della posta aerea durante la II guerra erano questi, anche perché solo una parte del tragitto era compiuto via aerea.
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

I biglietti postali sono proprio quelli mostrati da Agostino. Il campo che lui dice di non sapere dov’era localizzato è il n. 65, non 56, e si trovava a Gravina di Puglia. Il muto che ipotizza di partenza è, secondo me, il timbro postale di arrivo in Sud Africa, come spesso per la posta là diretta. Io ho individuato, oltre al poligrafico dello Stato, anche una tipografia romana, “Mantellate”, del 1943 (si vede in fondo sul primo biglietto).
Il fatto che nell’indirizzo del mittente vi sia il numero di un concentramento postale militare credo sia dovuto al fatto che esso fungeva da concentramento postale anche per la posta dei prigionieri di guerra. Infatti, si possono trovare i timbri di P.M. anche sui biglietti stessi.
Il primo biglietto che allego, spedito dal campo n. 89 di Gonars in Friuli, porta sia il timbro di posta militare n. 3200 dell’Ufficio Concentramento di Bologna che il timbro ufficiale del campo. Sul retro vi è la censura della Marina, perché il mittente era un tenente di vascello.

Sul secondo biglietto, proveniente dal campo n. 35 di Padula (Salerno), vi è un timbro lineare del campo, con l’indicazione di posta militare 3400, cioè il numero dell’Ufficio di Napoli. Anche se non si vede molto, perché aprendo il lembo è stata strappata la fascetta, vi è anche la censura della Regia Aeronautica (fascetta e cerchio grande con numero 2 e R.A.), probabilmente perché il mittente era della R.A.F.

Sarebbe bello vedere un po’ di questa posta, ma credo sia un settore poco o nulla seguito , ancor meno di quello della posta dei prigionieri italiani, forse perché un tempo era assai difficile procurarsi il materiale.
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ancaria
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da ancaria »

Ciao Valverde
...... ho proprio toppato, dalla fretta di scrivere ho invertito in numeri del Campo. Comunque era proprio il 65 che non sapevo dove fosse ubicato (l'elenco passatomi da un amico non lo contemplava).
Per quanto riguarda il bollo muto posto al retro, ho ritenuto fosse quello di partenza perchè non capivo la necessità dell'anonimato in arrivo. Probabilmente però non si tratta di un bollo muto ma semplicemente di un bollo molto usurato in cui si riescono ancora ad individuare le prime due lettere TW di Tweeling, il paese dove è indirizzato il biglietto.

Infine, a proposito del tuo desiderio di vedere più spesso materiale di questo genere nel Forum, sono convinto possa avverasi .............. è necessario però che qualcuno smuova le acque cominciando ad inserire materiale e informazioni .................... e chi meglio di te potrebbe farlo ??????????
E' il tuo settore, sei preparata, motivata, interessata e, da quel che ho potuto vedere, hai anche dell'ottimo materiale ...........che aspetti ?????? ……………..vedrai che la collaborazione non ti mancherà.
Non ci crederai ma oggi pomeriggio, in una lunga chiaccherata con Enrico (Ricercatore), abbiamo proprio parlato di quello che potresti farci conoscere e far conoscere al Forum.
Pensaci
Ciao: Ciao: Ciao: Agostino
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somalafis
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da somalafis »

Mi associo alla sollecitazione di Agostino: sarebbe interessante leggere qualcosa di piu' sulla posta dei prigionieri di guerra in Italia e sulla modulistica loro destinata. Cartoline e biglietti per prigionieri non sono considerati dei veri e propri interi postali perche' la franchigia della posta per i prigionieri di guerra era stata sancita - per ogni tipo di corrispondenza e di supporto - dall' UPU fin dal congresso del 1906. Ma, come nel caso delle cartoline militari RSI, sarebbe egualmente interessante censire i vari tipi di moduli, sicuramente destinati anche a regolare tempi, ritmi e modi della comunicazione postale.
Riccardo Bodo
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

Buonasera a tutti. Concordo con Riccardo nel sostenere che non siamo in presenza di interi postali: infatti non è il modulo ad avere valore di affrancatura ma è la specifica destinazione d’uso per la posta dei prigionieri di guerra a garantire l’esenzione delle tasse postali.
A conferma di ciò, mostrerò 2 corrispondenze in cui nemmeno è dichiarato sul frontespizio, come invece avrebbe dovuto essere, “posta dei prigionieri di guerra, ma è solo evidente dall’indirizzo del mittente. Viaggiarono entrambi in esenzione di tassa, così come tutte le altre corrispondenze spedite dai prigionieri di guerra nemici in Italia nel 1941, quando ancora non era stata predisposta la modulistica specifica che abbiamo visto precedentemente.
Si può notare come, nella prima metà del 1941, i campi venissero ancora descritti con il nome della località, senza tante preoccupazioni per la segretezza.
Un’altra cosa da precisare è che quella di cui abbiamo parlato finora è posta dei prigionieri militari.
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

Ad ulteriore sostegno della tesi che non si tratta di interi postali, allego quello che, invece, è un intero postale specifico della posta dei prigionieri di guerra, emesso dalla Gran Bretagna per pagare la tassa aerea, che non era compresa tra le garanzie offerte ai p.g. dalla Convenzione di Ginevra.
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marcadabollo

Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da marcadabollo »

valverde ha scritto:La cartolina allegata è diretta in India, affrancata per 2,50 lire, che era la tariffa aerea per l’India, con i francobolli annullati dal timbro muto a sbarre.
Il timbro muto a sbarre era un timbro che in tempo di pace veniva usato per obliterare le etichette blu di posta aerea quando le lettere proseguivano il viaggio per via di superficie perchè il loro porto aereo era solo per una parte del percorso. Dopo l'inizio della guerra, con i collegamenti aerei decimati, il timbro ebbe una seconda vita nell'uso mostrato da valverde: a lungo l'ho visto solo impiegato in tal modo e mi chiedevo il perchè di quello strano formato; solo un paio d'anni fa ho finalmente visto lettere prebelliche con l'indicazione "By air to XXX" e l'etichetta blu così invalidata.
Michele
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somalafis
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da somalafis »

marcadabollo ha scritto:... Il timbro muto a sbarre era un timbro che in tempo di pace veniva usato per obliterare le etichette blu di posta aerea quando le lettere proseguivano il viaggio per via di superficie perchè il loro porto aereo era solo per una parte del percorso. Dopo l'inizio della guerra, con i collegamenti aerei decimati, il timbro ebbe una seconda vita nell'uso mostrato da valverde: a lungo l'ho visto solo impiegato in tal modo e mi chiedevo il perchè di quello strano formato; solo un paio d'anni fa ho finalmente visto lettere prebelliche con l'indicazione "By air to XXX" e l'etichetta blu così invalidata.
Michele

Grazie Michele, non conoscevo questo utilizzo prebellico e questo timbro mi era quindi sempre sembrato un po' ''misterioso''...
:clap:
Riccardo Bodo
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

Ritornando al tentativo di classificazione delle cartoline in franchigia per prigionieri in Italia, penso che chi è interessato all'argomento avrà notato quella che è stata in vendita la settimana scorsa per una cifra notevolissima e che è una assoluta rarità. E' un modello un po' diverso da quella, che pure è assai rara, di colore blu, non solo perchè questa è arancione, ma perchè non c'è il fascio a separare le due parti .
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somalafis
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da somalafis »

Riesumo questo topic per segnalare Enrico Bettazzi e Antonio Pasquini hanno pubblicato, sul numero della rivista AICPM ''Posta militare'' appena uscito, la prima parte di uno studio sui prigionieri di guerra in Italia nel secondo conflitto mondiale, nel quale vengono esaminati organicamente anche i biglietti e le cartoline predisposti per i prigionieri. :clap: :clap:
Riccardo Bodo
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valverde
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Re: Le cartoline italiane per i Prigionieri di Guerra

Messaggio da valverde »

Buona serata a tutti,
sapevo che l'articolo sopracitato era in preparazione e che avrebbe contenuto una parte dedicata alla modulistica. Mi fa piacere che abbia soddisfatto anche l'interofilo Riccardo. Un plauso anche da parte mia a Enrico Bettazzi e a Antonio Pasquini, attendo con molto interesse la pubblicazione della seconda parte.
Comunicherò ad entrambi i tuoi complimenti, ne trarranno sicuramente un incoraggiamento. Chissà che non riesca anche a convincerli ad iscriversi e a partecipare al Forum!
Maria

Revised by Lucky Boldrini - February 2011
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