Francesco,
vista la lettera e dove è indirizzata siamo nel pieno della Repubblica Serenissima di Venezia.
Quello che vedi in alto a destra non è un cuore, ma uno "
zero", che stava ad indicare che la lettera era "
franca", cioè non doveva pagare nulla per l'inoltro.
Infatti, a quel tempo le lettere indirizzate agli enti giudiziari e amministrativi erano chiamate "
lettere pubbliche" e non pagavano nulla.
Diversamente da quelle private, cioè indirizzate a singole persone non appartenenti alla cosa pubblica, nelle quali allora era apposto il timbro di tassazione.
Questa è una lettera pubblica, indirizzata agli "
Avogadori di Comun", un organo giudiziario del Senato Veneto; oltre al timbro dell'ufficio postale, reca il segno "
zero in sanguigna, a dimostrazione che nulla doveva pagare per l'inoltro.
CFCV_lettera pubblica 001.jpg
Qesta invece è una lettera privata, indirizzata ad un privato cittadino. Come vedi, oltre al timbro, c'è un segno di tassazione "
2 a tampone, che stava a significare che il mittente era tenuto a corrispondere la tassa di soldi 2 per il ricevimento della lettera. Questi soldi andavano in egual misura di 1 soldo alla Repubblica di Venezia (per il dazio) e 1 soldo alla Compagnia dei Corrieri Veneti per il trasporto della corrispondenza (il porto).
CFCV_lettera privata 001.jpg
Andrea
Revised by Lucky Boldrini - October 2010
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