Antonello Cerruti ha scritto:"Io ho sollevato un francobollo" vuol dire che IO ho eseguito l'operazione e, eventualmente, me ne assumo l'onere e la responsabilità.
"Il francobollo è stato sollevato" vuol dire che ALTRI hanno eseguito già l'operazione.
Enzo, da vero signore e grande diplomatico quale era, si assumeva sempre in proprio la responsabilità di quello che faceva e, se avesse fatto lui l'operazione, lo avrebbe anche scritto, anche per rafforzare [e garantire] quello che era avvenuto.
Anche nell'altro certificato mostrato, attribuisce ad altri un'operazione [che forse non approvava] giustificandola con "motivi estetici".
Infine, Enzo Diena era oberato di lavoro dalla mattina alla sera e può pensare che si sia messo a "fare il bagnetto" ad una Crocetta altrui solo chi non lo ha conosciuto e non ha la minima idea della mole del suo lavoro.
Solo chi non lo ha conosciuto bene può pensare che avrebbe "riattaccato storto" quel francobollo tanto da non far coincidere perfettamente l'annullo.
No, Enzo non lo avrebbe mai fatto: era troppo pignolo e preciso.
Et de hoc satis.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Scusami Antonello,
io non ho il piacere di conoscerti ma ci sono alcune cose del tuo messaggio che mi lasciano perplesso:
- la forma impersonale, come l'uso del passivo in questo caso, nella costruzione della frase non ha affatto il significato che tu le attribuisci, cioè di negazione di responsabilità, quanto invece, se proprio vuoi, di non definizione delle responsabilità, oltre a prestarsi maggiormente ad una certa ieraticità nella scrittura della certificazione (trovo spesso questo tipo di costruzione nelle relazioni dei preiti forensi, per cui mi suona molto familiare, anche se desueta nella pratica quotidiana);
- nel secondo caso, quello del certificato della striscia staccata e capovolta, quindi riattaccata, vorrei chiederti: se io vengo da te con una busta con su un francobollo non colpito da annullo passante, attaccato con una linguella alla busta, tu me lo certifichi?
Spero francamente che la risposta sia un NO grande come una casa...
Allo stesso modo, come puoi pensare che Diena si presti a certificare una cosa del genere se non l'avesse eseguita lui stesso, per le motivazioni che cita?
Come farebbe a saperlo, altrimenti?
E se la striscia non avesse assolutamente niente a che fare con la busta?
Scusami l'impertinenza, ma mi sembra che le mie siano domande di puro buon senso.