Raccomandate tra Regno di Sardegna ed Impero Austriaco

[ari]

Non vorrei tassarvi troppo con i miei commenti
ma
http://www.filsam.com/default.asp?pag=o ... 85698&l=it

credo che questa lettera in territorio veneto sia viaggiata come lettera normale, infatti e' tassata solamente per 10 soldi con la matita rossa come fosse stata una lettera normale.

Ricordiamoci, e qui il Sirotti-Colla lo scrisse, che in quel periodo una Raccomandata da Verona a Milano viaggiava Raccomandata in entrambi i territori.
Viceversa una Raccomandata da Milano a Verona viaggiava Raccomandata solo in territorio Lombardo.

Questa lettera lo dimostra, ho visto lettere raccomandate invece che partivano dal territorio austriaco e venivano tassate per 60 (20+40) od 80 (40+40) centesimi (doppio porto) in territorio sardo.

Peccato che della tassa in rosso non sia fatta menzione nel certificato



p.s.
In territorio sardo per le assicurate si pagava come per le raccomandate ?

[Andrea61]

.......credo che questa lettera in territorio veneto sia viaggiata come lettera normale, infatti e' tassata solamente per 10 soldi con la matita rossa come fosse stata una lettera normale.
.....
Peccato che della tassa in rosso non sia fatta menzione nel certificato
.....
In territorio sardo per le assicurate si pagava come per le raccomandate ?

E' ben possibile che tu abbia ragione, ma allora perchè la doppia numerazione della raccomandata?

Anch'io trovo disdicevole che i certificati non facciano menzione degli elementi di carattere storico-postale.

Attenzione che la dicitura "Assicurata" era la vecchia denominazione delle "raccomandata". Il regime postale interno del Regno di Sardegna prevedeva l'invio di lettere assicurate nel senso moderno (cioè con valore dichiarato) ma pare che non ne sia sopravvissuta neanche una, probabilmente per le peculiarità del servizio. In ogni caso il servizio, nel 1860, non era previsto nel regime internazionale.

E trovo anche disdicevole che nei certificati non si si chiarisca mai questa possibile confusione tra il termine "assicurata" e "raccomandata".

[ari]

E' ben possibile che tu abbia ragione, ma allora perchè la doppia numerazione della raccomandata?

Quanto hai notato e' davvero interessante.

Pertanto trovando una via di mezzo tra quanto scritto dal Sirotti-Colla e la tua osservazione ed unitamente alla presenza della sola tassa da 10 soldi sul documento si potrebbe dire che in territorio veneto le raccomandate provenienti dal territorio sardo nel periodo in esame, settembre 1859 - maggio 1862, viaggiavano come raccomandate ma pagavano solo 10 soldi (ovvero il porto per lettera semplice) ?

Se questa osservazione fosse corretta si potrebbe dire allora che una lettera raccomandata da Verona a Milano doveva pagare il diritto di raccomandazione in entrambi i territori.
Una lettera da Milano a Verona doveva pagare il diritto di raccomandazione solo in territorio sardo.

C'e' da notare che gli stampati non venivano tassati in nessuno dei due territori.
Quindi affrancatura da 5 centesimi, mi pare di ricordare, in territorio sardo e senza tassa giunta in territorio veneto.
Quindi affrancatura da 2 soldi in territorio veneto e senza tassa giunta in territorio sardo.

Questo per dire che non tutto veniva tassato.

[Andrea61]

Pertanto trovando una via di mezzo tra quanto scritto dal Sirotti-Colla e la tua osservazione ed unitamente alla presenza della sola tassa da 10 soldi sul documento si potrebbe dire che in territorio veneto le raccomandate provenienti dal territorio sardo nel periodo in esame, settembre 1859 - maggio 1862, viaggiavano come raccomandate ma pagavano solo 10 soldi (ovvero il porto per lettera semplice) ?

Mi sembra molto, ma molto strano.
Non batterei ciglio se i veneto/austriaci non riconoscessero la raccomandazione sarda e convertissero le raccomandate in ordinarie, ma visto che le rinumeravano....

Prima di azzardare conclusioni simili, mi sembrerebbe più saggio osservare meglio altre raccomandate con provenienza sarda (io, purtroppo, non ne ho)

[ari]

osservare meglio altre raccomandate con provenienza sarda (io, purtroppo, non ne ho)

Non ne ho nemmeno io.
Pertanto spero in altri contributi anche con immagini da cataloghi d'asta in bianco e nero .

Per i meno esperti del settore...bisogna cercare raccomandate partite dagli stati sardi e dirette in veneto/austria dal settembre 1859 al maggio 1862.

[ari]

Sul Sirotti-Colla ci dovrebbero essere delle immagini pero' ho venduto i 2 volumi a veronafil lo scorso Maggio.

Sarebbe interessante per chi ha quei volumi controllare se esistono delle immagini che possano interessare questa discussione .

[francesco luraschi]

una curiosita' mia DA COMPLETO INESPERTO DEL PERIODO:

se la lettera pesava 3736 grani=19 grammi come segnato in alto a sinistra (a dire la verita forse erano 18.5...) dovrebbe essere sia per gli austriaci che per i sardi un II porto. ok l'affrancatura quindi di 80c
ma la tassazione austriaca non dovrebbe essere 20 soldi?

inoltre vedo al centro in alto 8871 che immagino sia il numero di raccomandazione. la scritta 446 gi (????) cosa era?


grazie

francesco

[spcstamps]

Ciao a tutti.

Si tratta di una lettera affrancata per il doppio porto interno + raccomandata (c. 20 + 20 + 40 diritto fisso di raccomandazione); in periodo di sospensione della convenzione, gli austriaci non consideravano le raccomandate del regno di Sardegna, e processavano la posta come "ordinaria". I 19 grammi di peso giustificano un doppio porto austriaco e la conseguente tassa di 10 soldi.

Ho degli esempi in collezione, se mi ricordo dopo le feste ve li mostrerò.

[francesco luraschi]

ok, quindi desenzano-venezia porto semplice 5 soldi?

a me sembrano piu' di 75 km a meno che qualcosa cambio'nel regolamento postale


francesco

[spcstamps]

Ciao Francesco,

mi hai tratto in inganno parlando di 19 grammi. Guardando meglio il frontespizio (di quello si tratta), il peso in realtà è "13" ovvero TREDICI. Quindi corretta è la tua successiva osservazione ovvero il 10 è riferito alla "seconda distanza" austriaca per il PRIMO PORTO, essendo differenti gli scaglioni di peso (7,5 e poi 10 grammi nel regno di Sardegna, 17,5 nel Veneto austriaco).

Avevo promesso un contributo, eccolo, si tratta in questo caso di un primo porto sardo raccomandato (c.20 + c.40 diritto di raccomandazione) spedito da MARCARIA e inviato a VERONA e pertanto tassato 5 soldi a coprire la sola prima distanza austriaca.

[Erik]

Avevo promesso un contributo, eccolo, si tratta in questo caso di un primo porto sardo raccomandato (c.20 + c.40 diritto di raccomandazione) spedito da MARCARIA e inviato a VERONA e pertanto tassato 5 soldi a coprire la sola prima distanza austriaca.

Bene, qui non c'è neanche un numero di registrazione



Sul Sirotti-Colla (Vol. 2, pagg. 285-287) ci sono queste:

- dal Regno di Sardegna all'Impero Austriaco

Sirotti-Colla-1.jpg

Sirotti-Colla-2.jpg

- dall'Impero Austriaco al Regno di Sardegna

Sirotti-Colla-3.jpg

Sirotti-Colla-4.jpg

[ari]

per i contributi.

Prendendo come esempio il documento iniziale, e' possibile dare una spiegazione dei numeri che ho evidenziato ?
Questo aiuterebbe anche a capire gli altri documenti.

In blue mi pare di capire vi sia il numero della raccomandata in Veneto, in verde il numero della raccomandata negli Stati Sardi, pero' in rosso ...

[ari]

Un Amico mi ha fatto notare che nell'asta Vaccari dell'aprile 2009 c'è il lotto 442 dove un'assicurata da Milano a Mantova paga 60 cent. ed in Veneto è trattata come una semplice lettera (paga 5 soldi, distanza dal confine a Mantova meno di 75 Km).

Andrea

[spcstamps]

Un Amico mi ha fatto notare che nell'asta Vaccari dell'aprile 2009 c'è il lotto 442 dove un'assicurata da Milano a Mantova paga 60 cent. ed in Veneto è trattata come una semplice lettera (paga 5 soldi, distanza dal confine a Mantova meno di 75 Km).

Andrea

Siamo nella stessa condizione della raccomandata da MARCARIA che ho pubblicato qualche messaggio più sopra.

[Erik]

Ciao
Sfogliando il libro di Mentaschi e Mathà "Letter mail from and to the Old Italian States" per rispondere in un altro topic, mi è caduto l'occhio su una lettera che è di un altro periodo rispetto a quello che qui consideriamo e che proviene dallo Stato Pontificio invece che dal Regno di Sardegna... che però mi fa pensare che l'idea di Andrea "siska" in merito al fatto che le lettere potessero essere registrate anche se pagavano solo la tassa semplice non sia poi così peregrina...

Questa la lettera:

0060.jpg

e questa la didascalia:
"28 December 1865, double-rate registered letter from Rome to Trieste, prepaid 21 bajocchi to the Papal border. 46 NKr was charged on delivery: 16 NKr Italian double-rate and 30 NKr Austrian double-rate. No registration fee was charged, but the registration number given in Austria implies that the letter was treated as registered in Austria."

[ari]

Ciao Erik, davvero interessante .

[fildoc]

Io l'interpretazione di Matha' faccio fatica a capirla....
poi siamo nel 1865...
E il 3 in alto a sx?

Quanto alle raccomandate che non pagano e sono registrate.....

Quanto alle raccomandate senza numero.....

Abbiamo troppi pochi pezzi!

Provo ad aggiungere un po' di esempi dalla mia collezione che purtroppo riguarda solo il flusso dal Veneto agli stati sardi.

[fildoc]

ecco una raccomandata da Vicenza per Milano:
del 13\4\1860 arrivata a milano in giornata malgrado la mancanza di convenzione postale
raccomandata in cartella poco leggibile e raccomandata scritto a mano
affrancata con un 5 soldi al recto e due 5 soldi al verso (diritto di raccomandazione) tutti secodo tipo
un solo numero di raccomandazione
tassata 6 in territorio sardo (2+4 di raccomandazione)
Qui tutto è chiaro

[fildoc]

Questa invece offre qualche spunto in piu'...
partita da Venezia il 7\10\1860
raccomandata in rosso ed anche a scritta a mano
seconda distanza dal confine corretta affrancatura con 10 soldi bruno secondo tipo
due numeri di registrazione
tassata 6 (il solito 2+4)

[fildoc]

E' cambiato anno ed emissione!
La raccomandata parte da Vicenza con un 5 soldi della terza emissione
il numero di raccomandazione è uno solo
la tassazione il solito 6