Ciao
Carlo, il tuo è l'entusiasmo proprio del collezionista, che desidererebbe avere tutto quello che gli piace; è una sensazione che conosco bene, però, prima o poi, ti porta necessariamente a fare delle scelte, a meno di non continuare a raccogliere un pò di tutto, non c'è niente di male in questo.
Limitare il campo delle ricerche è necessario, per esempio, se si vuole esporre, o anche se si desidera specializzare la propria collezione, oltre naturalmente, fattore non per tutti trascurabile, a far bene alle proprie tasche.
Come diceva giustamente anche
Andrea, il periodo da te citato è molto ampio, e somma in sè diverse tipologie di collezioni, fare tutto è dispersivo e complicato, ed arrivare ai pezzi chiave non è nè facile nè economico, perchè sarebbero troppi.
Il primo periodo, quello che va dal 1863 al 1877, con i relativi francobolli, è quello che faccio io, per esempio, e nulla mi vieta di includere anche le destinazioni, ed è sempre interessante e ricco di sorprese; il secondo, quello di Umberto I, forse è più semplice tecnicamente, ma non per questo è meno difficile trovare affrancature "particolari", e poi con gli alti valori ti ci voglio!
Quello delle miste VEII-UI è un campo affascinante, per non parlare, se ci si vuole spingere un pò più in là, delle miste UI-VEIII (di cui ne ho qualcuna, perchè compulsivamente non ne ho potuto fare a meno).
Quindi un periodo non vasto, ma vastissimo, soprattutto se, come mi sembra sia il tuo caso, ci si interessa anche di Sardegna, ecc. ecc.
Per tornare alla tua richiesta di testi specializzati, posso solo dire che quando ho cominciato, nell'ormai lontano 1980, i primi riferimenti furono i cataloghi d'asta ed il volume specializzato di Albino Bazzi, che ancora conservo, oltre a qualche fotocopia di articoli tratti dal Notiziario ASIF ed altre vecchie riviste. Il Serra-Zanaria, naturale prosecuzione (ed ampliamento, a meno del settore dedicato ad Umberto I) del volume del Bazzi, è stato poi il riferimento principale. Naturalmente dall'ultimo aggiornamento è passato molto tempo, ma resta ancora, secondo me, essenziale, sia dal punto di vista dell'analisi della tipologia delle affrancature, sia da quello dello studio delle tariffe. Fermo restando che, una volta posseduta una discreta base di conoscenze, i cataloghi d'asta, italiani e non, restano una fonte di apprendimento indiretta notevole.
Complimenti comunque per le tue lettere e continua con l'entusiasmo, che fa sempre bene; contribuisco anch'io alle immagini postando un plico partito da Carrara per Guelma (Algeria) affrancato per 15 cmi in tariffa di triplo porto per carte manoscritte.
http://img683.imageshack.us/img683/1906 ... uelmaa.jpg5cmix3dacarraraaguelmaa.jpg
Cordiali saluti
Enrico Flaminio
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Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue
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