Caro Pino,
è vero quello che dici, ma Luca oltre al lotto che ha realizzato tanto, ha indovinato altri sei lotti venduti, ed è stato, comunque, l'unico a scegliere il lotto di Grecia che ha realizzato tanto. Roscianum è l'unico che ha indovinato otto lotti ed è giunto secondo, e solo altri tre hanno indovinato sette lotti venduti (Azteco, Roblan e Ypsilon).
Questa asta, data la particolarità del materiale, era molto difficile da calcolare. Se pensi che prima dell'asta ero convinto di vendere determinato materiale, che poi è risultato invenduto, mentre ne è stato aggiudicato altro per il quale non avrei scommesso. Io stesso, se avessi partecipato al buio, senza sapere le offerte precedenti all'asta, avrei realizzato pochissimi punti.
Ad esempio, non c'erano i vendibilissimi "lotti e collezioni" che sono sempre presenti in tutte le aste e che mi sarebbe piaciuto poter proporre, ma questa è stata una prima asta e ho già sudato per ottenere il materiale proposto.
È già un successo essere riusciti a indovinare otto lotti venduti su dodici, quando ho avuto settori in cui si è venduto il 20% (intendo Pontificio o gli uffici all'estero dove la percentuale scende al 5 o al 10%). Chi ha puntato su questi, non li ha certo indovinati.
Le prossime aste oggetto del gioco saranno più "normali", intendo con più varietà di settori, e i concorrenti potranno probabilmente indovinare una media di lotti più alta, ma credo che introdurre "bonus" o altre formule che premiano chi indovina più lotti finirebbe per complicare il calcolo. Se pensi alla differenza enorme del rapporto di montepremi tra chi indovina i sei numeri del superenalotto e quello che ne indovina cinque... eppure la regola matematica di questo concorso è accettata da tutti.
Non pensare che qualcuno possa essere stato penalizzato in qualche modo. Sono certo che tanti potrebbero fare anche meglio di me su altri settori, se dovessi partecipare al gioco, in un altra asta. La filatelia e la storia postale, non sono una scienza esatta quando si tratta di vendere.
