Essa, come ben si vede, è costituita da due distinte sequenze di tre valori ciascuna. I valori da 15, 25 e 50 haléřů, illustrati da un’allegoria alla riacquistata libertà del Paese (un leone che spezza le catene) commemorano il primo anniversario dell’indipendenza, la cui data compare in alto:
Stampa in tipografia,
La seconda sequenza, impressa in rotocalco, mostra una madre amorevolmente china su un bimbo. La scritta in alto recita: “Sirotám našich legionářů”. Si può tradurre: “A favore degli orfani dei Legionari”:
Col nome di “Legionari” si intendono gli appartenenti a quei corpi armati, formati da volontari cechi e slovacchi, che, durante la prima guerra mondiale, combatterono a fianco dell’Intesa per sostenere ed imporre all'attenzione delle grandi potenze la causa dell’indipendenza del loro Paese dall’Austria-Ungheria. Le perdite delle tre legioni (francese, italiana e russa) furono di 560 morti in Francia, 725 in Italia, 4112 in Russia. Da notare che, all’atto dell’emissione, la Legione cecoslovacca in Russia era impegnata nella guerra civile russa fra rossi e bianchi, nella quale svolse un ruolo importantissimo.
Per quanto riguarda la Legione cecoslovacca in Italia, questa immagine è dell’ossario di Rovereto:
Va sottolineato che, dopo la fine della Grande Guerra, i soli reparti armati dei quali potè disporre il governo della neonata Cecoslovacchia furono proprio le Legioni italiana e francese, una volta che essi ebbero raggiunto il suolo della Patria. Della Legione “russa” si è già accennato sopra.
L’emissione viene definita, nell’ambito della filatelia cecoslovacca “Legionari” per le particolarissime caratteristiche della sua genesi e messa in vendita. Caratteristiche che la resero assai impopolare fra i filatelisti.
La sua validità di affrancatura fu stabilita dal 27 Ottobre al 3 Novembre 1919, cioè fu di soli otto giorni.
La tiratura fu di 5.000.000 di ognuno dei valori, una tiratura altissima soprattutto considerato il brevissimo periodo di validità postale.
Dopo la fine della validità, le rimanenze furono donate all’associazione dei reduci dei Legionari che intendeva utilizzare le somme venute dalla vendita ai collezionisti per il fine benefico sopra indicato (per gli orfani di guerra).
Un ulteriore motivo per il quale questi francobolli furono criticati fin dal loro apparire fu il sospetto che si fossero volute creare delle rarità all’atto della stampa e soprattutto della dentellatura, rarità destinate ad acquirenti privilegiati.
La serie è infatti nota non dentellata:
Questa tabella indica le varie dentellature applicate alla serie o a parte di questa:
La serie, con dentellatura mista, è comunissima, sia nuova che usata (quasi sempre di favore). Hanno un discreto valore:
15 h. gradazione verde chiaro (anziché verde) dentellato 10 1/2 x 13¾: circa 125 Euro;
50 h. dent. 10¹⁄2: 575 Euro circa;
75 h. dent. 10¹⁄2: 125 Euro, circa;
100 h. dent. 10¹⁄2: 286 Euro, circa;
120 h. dent. 10¹⁄2: 575 Euro, circa.
Una piccola aggiunta riguarda le varianti di colore di alcuni valori:
Inoltre, il valore da 50 haléřů si distingue in due tipi per la piccola differenza che evidenzio in quest'immegine:
Le peculiarità dell’emissione “Legionari” non finiscono qui. Veniamo agli annulli speciali da applicarsi su questi francobolli. Ne furono approntati due:
Come si vede, il primo nell’immagine ha la forma di una foglia di tiglio ( le foglie di quest’albero sono presenti nell’araldica cecoslovacca), l’atro è un normale annullo circolare. Niente di normale nel modo in cui furono apposti, infatti era prescritto che il richiedente l’annullo dovesse pagare 10 haléřů per ogni impronta, sempre a beneficio dell’associazione dei Legionari. In realtà dubito fortemente che tale disposizione sia stata osservata. Per queste quartine, infatti, ad esempio, l'acquirente avrebbe dovuto pagare ben 40 haléřů ciascuna:
Gli annulli sono noti in quattro colori, nero, azzurro, verde e rosso.
Foglia di Tiglio:
Cerchio:
L’associazione promotrice preparò anche una serie di foglietti che furono venduti con applicata una quartina di ogni valore, con annullo speciale:
Leone:
Madre e fanciullo:
Il disegno del foglietto rappresenta un panorama della collina dove sorge il castello di Praga vista dalla riva destra della Moldava:
Come detto, la serie sia nuova che usata (quasi sempre di favore) è comunissima, con le eccezioni indicate sopra. Sono comuni anche le buste affrancate con l'intera sequenza, di chiarissima fattura filatelica e mai viaggiate, nonostante la presenza di etichette magari di raccomandazione o di corriere espresso:
Data la brevissima validità postale, sono pochi e rari i casi di reale utilizzazione su corrispondenza di questi francobolli. La posta così affrancata, in perfetta tariffa fu, d’altra paret, quasi sempre approntata da collezionisti preveggenti. Ho visto anche un modulo per spedizione pacchi con un francobollo „Legionari“ e qui dovremmo essere di fronte ad una utilizzazione genuina:
Le enormi rimanenze di questa emissione allo stato di nuova rimasero sullo stomaco della filatelia cecoslovacca, non smaltite. Se ne tentò un utilizzo addirittura vent’anni dopo la data di messa in circolazione. Ci fu chi ebbe la „bella“ pensata di appiccicarli su un foglio di carta e di farseli annullare con lo speciale annullo che „celebrava“, nel Marzo 1939, la visità a Praga del „cancelliere“ Adolf Hitler, dopo la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia:
Il 1919 non fu un anno „normale“ per le Poste cecoslovacche, caratterizzato come fu da due sequenze discusse e discutibili, questa del Legionar, appunto, e l’altra, la sequenza con la sovrastampa: „Pošta Československá 1919”, composta da 108 valori-base, con la quale si vollero utilizzare le rimanenze di carte-valori austro-ungariche. Ma di quest’ultima varrà la pena di parlare in altra occasione.

