ciao Oscar, che bel pezzo!
Ho l'impressione, ma spero di sbagliarmi, che la lettera sia ancora in archivio.
Mi sembra particolare che l'ufficio postale non comunichi questi dati all'Ispettorato delle Poste di Como (o alla Direzione di Milano) di cui Luino faceva parte ma al Commissario Distrettuale. Probabilmente, visto il periodo, la massima autorita' governativa locale aveva la priorita' e sovrintendeva anche il ramo postale.Sicuramente e'un primo passo verso la sostituzione dei vecchi bolli austriaci anche se il fatto che il destinatario non sia la posta mi fa pensare anche ad un primo "giro" di informazioni riguardanti eventuali "contrassegni" richiamanti il cessato governo. E'significativo il fatto che si alleghi anche l'impronta del suggello utilizzato per chiudere le raccomandate, le lettere di servizio tra gli uffici postali e le lettere contenenti "gruppi" veicolate dalla posta cavalli.
Interessante il PD definito "porto dato" piuttosto che "porto destino": ne avevo sentito parlare in passato. Penso comunque si tratti di un'interpretazione locale e "ufficiosa" dato che PD risulta essere PORTO DESTINO in tutte le convenzioni internazionali mentre per il porto pagato in partenza si utilizzava il PP (l'utilizzo di questo bollo a Luino e'noto tra il 1831 ed il 1836). Il fatto che Luino sia un ufficio di confine mi fa propendere per l'ipotesi ufficiale a dispetto di quanto ritenuto dal commesso postale.
Mentre il bollo nominativo con data LOV e'del periodo filatelico i bolli FRANCA e RACCOMANDATA risalgono al 1838: nel gennaio di quell'anno la Direzione delle Poste di Milano diramo'una circolare a tutti gli uffici postali della Lombardia per sapere quali uffici avessero il bollo nominale cosi'usurato da richiederne la sostituzione con uno nuovo portante giorno e mese. Quasi tutti si fecero avanti, chi per necessita' (bollo effettivamente usurato, richiesta della clientela mercantile di avere un prova certa della data di invio) chi per vanita', chi incuriosito dalla novita': alcune domande furono accettate subito, altre respinte, altre ancora rimandate indietro per conferma che il bollo fosse effettivamente usurato. Una di questa e' Luino. Una volta accertato che il bollo era proprio inservibile (era il vecchio bollo ducale in servizio da ormai 40 anni...) anche Luino venne inserito nell'elenco di uffici i cui bolli vennero preparati dall'incisore milanese Francesco Puttinati. Luino risulta difatti destinatario di 3 dei 375 bolli di varie fogge incisi, alcuni dei quali finirono addirittura per annullare i francobolli: nominativo in corsivo con data, RACCOMANDATA e FRANCA questi ultimi proprio quelli di cui il Commissario Distrettuale chiede notizie nel 1859.

Francesco