1788 - Corrispondenza dalla Spagna per Genova
1788 - Corrispondenza dalla Spagna per Genova
buongiorno,
qualcuno sa la spiegazione de la tassa di questa lettera (4=2) di Coruna-Spagna a Genova (10 magio 1788) credo con transito francese ? Porto italiano dovuto ? Se trata de lire i soldi o otra cosa ? E che significa i piccoli segni neri ?
http://jef.estel.pagesperso-orange.fr/forum/gnecco.jpg
Grazie in anticipo.
JF.
qualcuno sa la spiegazione de la tassa di questa lettera (4=2) di Coruna-Spagna a Genova (10 magio 1788) credo con transito francese ? Porto italiano dovuto ? Se trata de lire i soldi o otra cosa ? E che significa i piccoli segni neri ?
http://jef.estel.pagesperso-orange.fr/forum/gnecco.jpg
Grazie in anticipo.
JF.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- francesco luraschi
- Messaggi: 2791
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Di Spagna a Genova 1788
Buongiorno JF,
da fonte sicura ecco la risposta alla Sua domanda:
" Per quanto concerne la lettera appartiene al carteggio dei banchieri Gnecco genovesi attivissimi in quell’epoca in Spagna.
Le lettere che partivano da Genova e arrivavano nella penisola iberica erano tassate in reali, mentre quelle che pervenivano in Liguria dalla Spagna e dipendenze venivano tassate in moneta ligure (lira-soldi-denari).
All’epoca le lettere dalla Spagna venivano lasciate all’Agente di Spagna in Genova, dipendente dall’Ufficio delle Poste Estere in Genova (in quest’epoca la Posta di Spagna in Genova era chiusa). La posta genovese computava i diritti spagnoli, li stornava, ed aggiungeva i propri prima della consegna in porto dovuto ai destinatari. La tariffa semplice era di 1 lira e 18 denari (segnati £ 1.18), mentre per altre provenienze o pesi superiori ad ¼ di oncia venivano valutate a peso.
Anche se non compare il simbolo di lira, che normalmente precedeva la tassa, ritengo che il valore sia da interpretarsi come 4 lire e 2 denari. Il simbolo di lira dovrebbe essere il grafico apposto ad apice dopo il “4”, mentre il simbolo = significa zero decine e 2 sole unità di denari.
Per determinare la composizione della tassa in base al peso occorrerebbe capire se essa conteneva allegati .
Per analogia con altre lettere ritengo che il grafico superiore tracciato con lo stesso inchiostro potrebbe trattarsi di un segno di visto da parte del Direttore postale genovese, che benestariava l’operazione contabile di composizione della tassa (nelle mie lettere non sembra un “3” bensì un ricciolo più chiuso)."
Cordialita'
Francesco
da fonte sicura ecco la risposta alla Sua domanda:
" Per quanto concerne la lettera appartiene al carteggio dei banchieri Gnecco genovesi attivissimi in quell’epoca in Spagna.
Le lettere che partivano da Genova e arrivavano nella penisola iberica erano tassate in reali, mentre quelle che pervenivano in Liguria dalla Spagna e dipendenze venivano tassate in moneta ligure (lira-soldi-denari).
All’epoca le lettere dalla Spagna venivano lasciate all’Agente di Spagna in Genova, dipendente dall’Ufficio delle Poste Estere in Genova (in quest’epoca la Posta di Spagna in Genova era chiusa). La posta genovese computava i diritti spagnoli, li stornava, ed aggiungeva i propri prima della consegna in porto dovuto ai destinatari. La tariffa semplice era di 1 lira e 18 denari (segnati £ 1.18), mentre per altre provenienze o pesi superiori ad ¼ di oncia venivano valutate a peso.
Anche se non compare il simbolo di lira, che normalmente precedeva la tassa, ritengo che il valore sia da interpretarsi come 4 lire e 2 denari. Il simbolo di lira dovrebbe essere il grafico apposto ad apice dopo il “4”, mentre il simbolo = significa zero decine e 2 sole unità di denari.
Per determinare la composizione della tassa in base al peso occorrerebbe capire se essa conteneva allegati .
Per analogia con altre lettere ritengo che il grafico superiore tracciato con lo stesso inchiostro potrebbe trattarsi di un segno di visto da parte del Direttore postale genovese, che benestariava l’operazione contabile di composizione della tassa (nelle mie lettere non sembra un “3” bensì un ricciolo più chiuso)."
Cordialita'
Francesco
I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Re: Di Spagna a Genova 1788
Grazie mille Francesco per questa spiegazione molto chiara e dettagliata.
Cordialita'
Jean-François
Cordialita'
Jean-François
Re: Di Spagna a Genova 1788
I miei complimenti a Francesco per la competente spiegazione.
Luca




Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
- francesco luraschi
- Messaggi: 2791
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Di Spagna a Genova 1788
Grazie per i complimenti ma scrivendo "da fonte sicura" sottointendevo che non e' "farina del mio sacco" bensi' la spiegazione di un noto collezionista di quella citta'
francesco

I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Re: Di Spagna a Genova 1788
francesco luraschi ha scritto:Grazie per i complimenti ma scrivendo "da fonte sicura" sottointendevo che non e' "farina del mio sacco" bensi' la spiegazione di un noto collezionista di quella citta'
francesco
Ciao Francesco
bentornato
a prescidere che anche il tuo sacco è colmo di "ottima farina" ti chiedo se riesci a soddisfare le mie curiosità che sai sono più "geografico postali" piuttosto che storiche.
Il bollo Galicia era francese di ingresso? (generalmente a Biarritz/ St Jean de luz/ Oleron ecc., ho alcune lettere del genere tutte provenienti da Madrid - Baesi Baschi - Toulose - Genova)
Altra curiosità della lettera in oggetto: cosa significa il secondo rigo dell'indirizzo, è forse una formula augurale tipo "per grazia di Dio" o simili
Salutissimi a presto
Oscar
Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido così in pace. (Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi, 17°)
Colleziono:
Colleziono:
- Lombardo Veneto (antica provincia di Como, anche prefilatelia)
Vie postali Europee
- francesco luraschi
- Messaggi: 2791
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Di Spagna a Genova 1788
Bentornato anche a te, Oscar!
La scritta sul frontespizio e'paragonabile al nostro "Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca" abbreviato poi in varie maniere. Forse JF ne sa di piu' e ci puo'illuminare.
Il bollo GALICIA e'di partenza ma non ti so dire dove veniva apposto. Immagino a La Coruna che difatti e'in quella regione.
I bolli di ingresso sono caratteristici del XIX secolo mentre fino al '700 non si usava ancora la frontiera come limite di scambio postale bensi'si sceglievano delle citta' intermedie del percorso, da qui le varie annotazioni grafiche "franca per...", "franca fino...", "X per Y" in modo da condividere le spese di porto tra il mittente ed il destinatario.
Francesco
La scritta sul frontespizio e'paragonabile al nostro "Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca" abbreviato poi in varie maniere. Forse JF ne sa di piu' e ci puo'illuminare.
Il bollo GALICIA e'di partenza ma non ti so dire dove veniva apposto. Immagino a La Coruna che difatti e'in quella regione.
I bolli di ingresso sono caratteristici del XIX secolo mentre fino al '700 non si usava ancora la frontiera come limite di scambio postale bensi'si sceglievano delle citta' intermedie del percorso, da qui le varie annotazioni grafiche "franca per...", "franca fino...", "X per Y" in modo da condividere le spese di porto tra il mittente ed il destinatario.

I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Re: Di Spagna a Genova 1788
francesco luraschi ha scritto: La scritta sul frontespizio e'paragonabile al nostro "Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca" abbreviato poi in varie maniere. Forse JF ne sa di piu' e ci puo'illuminare.
questo è l'abbreviazione di una formula de cortesia, in lingua spagnola Guardé Dios muchos anos, che possono essere tradotte in italiano "que Dio lo conservi in vita per molti anni". In Spagna nel XVIII secolo se scritto in questo modo alla gente di qualità.
"Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca", in spagnolo "Que Dios Conduce", in francese "Que Dieu Conduise", Q.D.C., è sulle lettere del trasporto marittimo, como raccomandazione della Provvidenza.
JF.
Re: Di Spagna a Genova 1788
questo è l'abbreviazione di una formula de cortesia, in lingua spagnola Guardé Dios muchos anos, che possono essere tradotte in italiano "que Dio lo conservi in vita per molti anni". In Spagna nel XVIII secolo se scritto in questo modo alla gente di qualità.
"Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca", in spagnolo "Que Dios Conduce", in francese "Que Dieu Conduise", Q.D.C., è sulle lettere del trasporto marittimo, como raccomandazione della Provvidenza.
JF.[/quote]
JF
grazie della interessante spiegazione
Anche oggi ho imparato qualcosa! Evviva il Forum!
E' possibile sapere da dove è spedita la lettera?
Grazie in anticipo e cordiali saluti
Oscar
"Che Dio guardi" o "Che Dio Conduca", in spagnolo "Que Dios Conduce", in francese "Que Dieu Conduise", Q.D.C., è sulle lettere del trasporto marittimo, como raccomandazione della Provvidenza.
JF.[/quote]


grazie della interessante spiegazione


Anche oggi ho imparato qualcosa! Evviva il Forum!
E' possibile sapere da dove è spedita la lettera?
Grazie in anticipo e cordiali saluti


Oscar
Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido così in pace. (Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi, 17°)
Colleziono:
Colleziono:
- Lombardo Veneto (antica provincia di Como, anche prefilatelia)
Vie postali Europee
- francesco luraschi
- Messaggi: 2791
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Di Spagna a Genova 1788
Oscar,
la lettera venne spedita da La Coruna, Galizia. Ho il sospetto che hai saltato il mio ultimo intervento.
Grazie anche a JF per la spiegazione del manoscritto
Francesco
la lettera venne spedita da La Coruna, Galizia. Ho il sospetto che hai saltato il mio ultimo intervento.
Grazie anche a JF per la spiegazione del manoscritto

I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Re: Di Spagna a Genova 1788
francesco luraschi ha scritto:Oscar,
la lettera venne spedita da La Coruna, Galizia. Ho il sospetto che hai saltato il mio ultimo intervento.
Grazie anche a JF per la spiegazione del manoscritto
Francesco

non avevo saltato il tuo intervento ma avevo inteso La Coruna come ipotesi e non come certezza. Chiedo venia.
A proposito dei bolli di scambio di confine nel XVIII secolo sono certo che almeno tra antichi stati tedeschi (Prussia, Baden e forse anche Baviera) e per es. Francia erano già in uso.
Un fatterello capitatomi all'ultimo Veronafil: ho trovato una lettera 1788 Francia/Verona bollata "DE KEHL": panico generale dei venditori alle mie domande: hanno interpellato alcuni degli esperti di prefilatelia (non faccio nomi) in circolazione... e non erano pochi!

Nessuna spiegazione
Brevemente: Kehl era la dogana nel Baden al di là del Reno in faccia a Strasburgo (tanto per capirci da comaschi Como/Chiasso) la corrispondenza Francia/Baden si timbrava a Kehl quella Baden/Francia a Strasburgo.
Probabile che se l'avessi chiesto a te non avrei dovuto smanettare su Internet per una settimana prima di capirlo!


Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido così in pace. (Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi, 17°)
Colleziono:
Colleziono:
- Lombardo Veneto (antica provincia di Como, anche prefilatelia)
Vie postali Europee
- francesco luraschi
- Messaggi: 2791
- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Di Spagna a Genova 1788
Oscar,
ti avrei potuto aiutare solo come ti ha aiutato la ricerca in internet dato che anche a me Kehl
suonava nuovo. Poi ripensandoci...
Allego due lettere, forse gia'le conosci, con un bollo e un grafico "DE" e "DI". In particolare la lettera di vettura del 1789 "con un cassone ben imballato siglato EBA N.37" da Crefeld a Arona per la via di Fiandra ("franco Trento") porta il bollo SD DEFRANCFORT che io non ho identificato come bollo di scambio bensi'come bollo di provenienza o al massimo di ingresso nel sistema postale.
Magari mi posso sbagliare. Eventualmente poi mostra la lettera.
Francesco
ti avrei potuto aiutare solo come ti ha aiutato la ricerca in internet dato che anche a me Kehl
suonava nuovo. Poi ripensandoci...
Allego due lettere, forse gia'le conosci, con un bollo e un grafico "DE" e "DI". In particolare la lettera di vettura del 1789 "con un cassone ben imballato siglato EBA N.37" da Crefeld a Arona per la via di Fiandra ("franco Trento") porta il bollo SD DEFRANCFORT che io non ho identificato come bollo di scambio bensi'come bollo di provenienza o al massimo di ingresso nel sistema postale.
Magari mi posso sbagliare. Eventualmente poi mostra la lettera.

Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Re: Di Spagna a Genova 1788
Ciao,
Guarde Dios Muchos Años.
Excusi, soy "español", me llamo Jose y no parlo italiano. Molto excusi.
Yo estudio Prefilatelia de la España. Perdon mi malo italiano.
Ciao.
Otra curiosidad de la carta en cuestión: ¿Qué hace la segunda línea de la dirección, tal vez una fórmula de saludo como "la gracia de Dios" o similar
Guarde Dios Muchos Años.
Excusi, soy "español", me llamo Jose y no parlo italiano. Molto excusi.
Yo estudio Prefilatelia de la España. Perdon mi malo italiano.
Ciao.
Re: Di Spagna a Genova 1788
Ciao Jose, benvenuto nel forum.
Grazie per la tua spiegazione!
Luca
Grazie per la tua spiegazione!


Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
Re: Di Spagna a Genova 1788
francesco luraschi ha scritto:Oscar,
ti avrei potuto aiutare solo come ti ha aiutato la ricerca in internet dato che anche a me Kehl
suonava nuovo. Poi ripensandoci...
Allego due lettere, forse gia'le conosci, con un bollo e un grafico "DE" e "DI". In particolare la lettera di vettura del 1789 "con un cassone ben imballato siglato EBA N.37" da Crefeld a Arona per la via di Fiandra ("franco Trento") porta il bollo SD DEFRANCFORT che io non ho identificato come bollo di scambio bensi'come bollo di provenienza o al massimo di ingresso nel sistema postale.
Magari mi posso sbagliare. Eventualmente poi mostra la lettera.
Francesco
Ciao a tutti


Solo ora posso risponderti.
Questa è la lettera che dicevo:
http://img337.imageshack.us/img337/1914/kehl.jpg
da Strasburgo a verona del 28.10.1788 col timbro "DE KEHL".
Mi sono convinto che la tua analisi è giusta; sono timbri di provenienza e perciò sono differenti dai bolli più tardi di scambio di tipo doganale (per es Pont de Beauvoisin ....), resta il fatto che nello specifico Kehl fosse la dogana di Strasburgo nel Baden.
Ma a questo punto (se sbaglio mi aspetto una tua bacchettata....!!!) il significato spicciolo non era quello di quantificare l'importo dovuto a quello stato?

Per cui bolli di provenienza o bolli di scambio avevano poi la stessa funzione (chiedo venia in anticipo se ho detto idozie

Saluti a tutti
Oscar


Revised by Lucky Boldrini - August 2011
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido così in pace. (Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi, 17°)
Colleziono:
Colleziono:
- Lombardo Veneto (antica provincia di Como, anche prefilatelia)
Vie postali Europee