Calzante mi sembra l'ipotesi di Pasfil di Crocetta posizione n°90,come base dell'"artefatto".
La parte bassa del francobollo è quella che appare come più fantasiosa:
La T di tornese e il 1/2 sono completamente inverosimili.
Non a caso le lettere della dicitura "bollo della posta napoletana" s'inspesiscono e si scostano dall'originale sempre più verso il basso.
Poi la G sotto tornese mi farebbe pensare all'impiego di un 1/2 grano IIa tavola ad integrazione dell"opera".
La cosa in assoluto più incredibile è che possa essere stata plattata come posizione n°31,che non c'entra niente (basta pensare alle linee curve del primo cantone in quella posizione per rendersene conto subito).
Credo che cui ci si sia inoltrati oltre il semplice restauro o ridinpintura ma si sia creata una (cattiva) imitazione di un crocetta impiegando i resti di un pezzo originale ma molto difettoso.
Tra l'altro sarei molto curioso di vedere che filigrana ha (se ce l'ha)...
Per me si può definire un francobollo come riparato se:
-Si richiude uno strappo,
-Si "rattopa" un'assottigliamento,
-Si riattaca un dentello o un angolino
Già il "rifoderamento" è una riparazione pesante.
Ridipingere qualche abrasione,passi...
Ma qui cosa rimane di originale?Una riparazione vale se ridà a un francobollo il suo aspetto originario,non se lo storpia in questa maniera...
Benjamin (7momser)
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Giordano Bruno