Tiratura di Torino50 c. TO part.jpg
Gampers ha scritto: ...

E allora questa sera ti do un pò di materiale su cui poter lavorare
Spero che chi segua questo topic abbia il secondo volume di Piga, in modo che possiamo intenderci meglio tra "noi" e sia capibile anche da altri amici del forum che ci leggono. Purtroppo senza le sue pubblicazioni diventa veramente arduo seguire determinate caratteristiche di queste sovrastampe.
Ritornando al buon titolo di Mikomap su questo argomento "
Colori nei 50 cent fascetti "
Il Piga cita:"
INCHIOSTRO -
Il colore è rosso chiaro acquoso STAMPA -
Lo spessore delle lettere è medio-grosso con forte inchiostrazione, stampa poco curata, con molte sbavature PRESSIONE -
La pressione sul retro è quasi inesistente ( Se poi volete anche la scansione del retro, andrò a riprendere il tutto e ve lo posto o ve lo invio tramite MP )
NOTE -
La caratteristica più evidente di questa tavola sono le gambe della "A" spesso mancanti del tratto finale sia destro che sinistro ( eh fin qui penso ci siamo tutti ).
Si conosce un blocco di 17 francobolli che presenta tutte le caratteristiche di Torino, ha però delle varietà che farebbero pensare ad una seconda tavola."
E qui nascono i miei dubbi che mi hanno portato, più volte nel tempo a studiare e ri-studiare questi esemplari.
Cerchiamo di capire cosa ci dice questo blocco:
INCHIOSTRAZIONE: Inchiostro molto trasparente di cromia rosata o rosso-vermiglio
POSIZIONI : 1 - 2 - 3 - 10 ( parziale ) - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 22 - 23 - 24 - 26 ( parziale ) - ( parziale ) - 50 ( parziale )
Per parziale intendo che la mancanza non è altrettanto evidente come spiegata dal Piga ed inoltre le posizioni 32 su "Repubblica" e 47, 48 su "Italiana", a me risultano completamente mancanti.
Da qui i miei dubbi su questa tiratura, ho associato le mancate posizioni, dove è chiara una certa usura dei clichè, in quanto ritengo personalmente e forse a torto, sulla mia tavola un minore stato di usura o nullo.
Considerate che quando ho iniziato a "lavorare" su questa tavola l'unico mio riscontro erano le DUE, dico 2,

posizioni citate sulla pubblicazione di Raybaudi-Beltrami che citavano la posizione 32 che ho parziale e 70 che addirittura non ho.
Il lavoro di Piga menziona un blocco di 17 francobolli che però non mostra purtroppo e quindi ancora una volta non posso trovare riscontro con il blocco sopra.
Spero di esser riuscito a spiegare tutto chiaramente.

Tiratura di TorinoDopo la pausa dedicata al falso, reputo importante, per quanto stiamo discutendo, riprendere la strada maestra delle tirature ufficiali, in particolare riprendere il discorso della tiratura di Torino che personalmente conosco poco perchè nei miei archivi - per il momento - ho rintracciato solo questa quartina, identificata più per la caratteristica del difetto occasionale che per le altre caratteristiche.
quartina.jpg
La presenza, costante o meno, di tutte le varietà di posizione sui fogli è stata discussa in questo interessante topic (che consiglio di leggere dall'inizio).
viewtopic.php?p=220485#p220485In particolare rispetto a questa problematica analoga cito delle risposte autorevoli che confortano e danno senso al lavoro di approfondimento che si sta facendo all'interno delle grandi potenzialità offerte dal Forum.
Piga Antonio ha scritto:...
Per venire al quesito posta da Demon. devo precisare che TUTTA la tiratura di Roma è la più "ermetica" e difficile da studiare fra le sei tirature.
E' quella che presenta ancora troppe lacune e troppe incognite da chiarire, noi abbiamo segnalato tutto quello a nostra conoscenza, ben consci dei nostri limiti (d'altra parte qualcuno lo deve fare per provocare il dibattito e stimolare la ricerca).
Il fatto che nella scheda diciamo che proviene dal foglio destro, non deve essere preso come verità assoluta, infatti a pag. 7 precisiamo che ciò e quello che al momento conosciamo ma non esclude che possano esistere anche sul foglio sinistro o viceversa.
Per ciò che riguarda le varietà occasionali, come precisato a pag. 6 e 7, esse sono innumerevoli. alcune sono state riscontrate solo una o due volte.
Nella prima stesura del libro, dove avevamo segnalato anche le minime varietà, avevamo raggiunto la considerevole mole di 800 pagine, è stato quindi necessario, nostro malgrado, eliminare quelle varietà che non erano determinanti all'individuazione della tavola.
Per concludere, sapendo di deludere Demon, non dò una risposta al suo quesito, ma invito nuovamente tutti a collaborare assieme, se è possibile, alla ricerca di una risposta condivisibile e plausibile.
Antonio Piga
giorgiobifani ha scritto:Ciao a tutti, le soprastampe dei "fascetti", ed in modo particolare le tirature più corpose, come Roma e Verona, vanno valutate in maniera diversa rispetto alle altre.
Migliaia di battute tipografiche sui fogli hanno originato delle varietà dovute all'usura. Volendo essere pignoli, ogni foglio differisce da un altro in virtù dell'usura della lastra di soprastampa. Ora è chiaro che non sarebbe possibile evidenziare TUTTE le varietà di TUTTI i fogli, l'impresa sarebbe impossibile proprio in virtù del fatto che ad ogni battuta tipografica la lastra si usurava sempre di più. In qualche caso è stato possibile evidenziare la stessa lastra che nel caso di continue soprastampe si sia usurata ( Milano ), in altri casi la cosa non è stata possibile in virtù del grande quantitativo di fogli soprastampati. Nessun lavoro, nel campo delle soprastampe, si può considerare completo al 100%, anche se ci si può avvicinare ( anche di molto ) alla realtà.
Il lavoro di Antonio Piga sui fascetti, ed il mio sulla GNR, prendono in considerazione fogli esaminati che possono essere stati soprastampati in tempi diversi, nei quali alcune varietà tendono a sparire ed alcune tendono ad originarsi proprio in virtù del consumo e dell'usura delle lastre soggette a migliaia di battute tipografiche.
Credo che anche Antonio Piga sia d'accordo con me su quanto affermato. Esistono lastre "giovani" e lastre "vecchie", con tutta una serie di vie di mezzo. Le scoperte di fogli di GNR o Fascetti che si discostino ( anche sensibilmente) dalle canoniche varietà finora riscontrate, non gettano ombre su tali lavori e studi, costituiscono invece, come dice Antonio, un punto di partenza ed anche di riscontro che, grazie all' attenzione ed al contributo dei collezionisti ed esperti in questo settore, può portare ad uno studio sempre più completo di tale periodo. Un cordiale saluto a tutti.
Piga Antonio ha scritto:Caro Bifani, ai centrato perfettamente il problema, solo censendo tutte le (migliaia?) di varietà che ad oggi si possono riscontrare si può in teoria arrivare ad un lavoro quasi completo, questo si potrebbe fare con la collaborazione di tutti.
Ho detto "quasi completo" perchè non ci dobbiamo dimenticare che i fogli di cui oggi disponiamo provengono dalle ultime tirature, mentre quelli delle prime tirature sono andati dispersi e smembrati durante l'uso quotidiano.
Esaminando infatti francobolli usati, si possono trovare delle varietà che non si riscontrano nei fogli oggi conosciuti.
Cordiali saluti
Piga Antonio
E' inutile dire che condivido pienamente quanto autorevolmente detto e che questo mi spinge ad approfondire questo affascinante argomento
michele
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.