Secondo me vanno ben distinti i due discorsi.
Il primo: sono collezionabili? Ovviamente si, ed a parer mio sono anche gradevoli.
Il secondo: ha un senso spendere 100 Euro per sette comunissimi francobolli del 2008 per un totale valore facciale di meno di 8 Euro? A meno che non si collezionino codici a barre (e visti i prezzi sto cominciando a ritagliare quelli delle merendine e dei succhi di frutta di mie figlie) è sinceramente ridicolo.
Come ho già detto in precedenza, la filatelia cinese, da questo punto di vista, è un "mercato maturo" in quanto da anni sono collezionati gli "imprint".
Bene, su questa buona serie del 1964 la presenza dell'imprint dà un pluvalore di almeno il 100%:
imprint 1964.jpg
Su quest'altra del 2002 il plusvalore è pari a zero (e ne sono certo, dato che il commerciante cinese da cui ho acquistato l'annata me l'ha mandata praticamente tutta con gli imprint, nonostante avessi pagato per una normale):
imprint 2002.jpg
La conclusione, secondo me ovvia per un collezionista filatelico, è che questo tipo di cose possono aggiungere valore ad un francobollo di per sé non comune; quando si vuole aggiungere plusvalore ad un francobollo comunissimo, con una caratteristica che nulla ha di filatelico, evidentemente si sta collezionando qualcos'altro (nello specifico, codici a barre).
Comunque, data la numerosità degli esemplari esistenti, i prezzi attuali non possono che essere frutto di speculazione.

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