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sipotràsapere
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BATEKE
E’ stato detto che questo fosse un territorio nell’ Africa Equatoriale Francese, ma non l’ ho mai trovato. Sulle carte geografiche non esiste. Si crede che i suoi francobolli siano u8na creazione di un nobile portoghese tal Senior J. Dors Aujos Tiumè di Lisbona. Raffigurano la testa di un capo locale con un enorme turbante e riportano la scritta CORREIOS BATEKE e ANGELLA (il tipo di moneta) scritto due volte ai lati del valore in cifra. Sono dentellati 11. Se ne ebbe notizia a Lisbona nel 1897, e ancora nel 1908. Si trovano anche con l’ annullo DOKA dell’ Africa Centrale. I valori sono: 2 ½ angella marrone scuro, 5 a giallo, 10 a grigio, 15 a nero, 20 a bruno, 25 a rosso-lilla, 50 a violetto, 75 a arancio, 100 a carminio, 200 a verde.
Bib.:
Philateliste Français, 1898 p 339.
Monthly Journal, 1898, IX p 105.
Philatelist’ Supplement, 1898-9 p 67.
Collectionneur de Timbre-Poste, 1901 pp 119, 149, 1908 p 83.
Vertrauliches Korrespondenz-Blattr, 1908 p 180.
Stamp Collector’s Fortnightly, XIV p 175.
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sipotràsapere
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BAZAAR POST OFFICE

Si tratta di etichette in uso negli uffici postali finti delle fiere sanitarie tenutesi in varie parti degli Stati Uniti durante la guerra civile, per raccogliere fondi per i soldati malati o feriti. Non hanno mai avuto uso postale. Ce ne sono di molti tipi con scritte analoghe: CENTRAL FAIR POSTAGE – TEN (OR TWENTY) CENTS. - U.S. SANITARY COMMISSION, oppure YOUNG LADIES OF BROOKLIYN – BAZAAR POST OFFICE seguito dal valore, oppure STAMFORD SOLDIERS’ FAIR, OPPURE SOLDIERS’ FAIR SPRINGFIELD, oppure BROOKLYN SANITARY FAIR POSTAGE, etc. Una storia di queste etichette è stata pubblicata da C.E. Severn nel suo libretto The Sanitary Fairs and Their Issues (Chicago, senza data).
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BELGIO

All’ inizio della guerra è stato stampato in qualche parte della Francia un francobollo simile ad un commemorativo col valore di 5 cents., ma senza nessuna scritta di tipo postale. Il disegno fa pensare che si trattasse di una etichetta di propaganda patriottica, forse usata per beneficenza, ma sicuramente non per uso postale. Simboleggia la stretta alleanza tra Belgio e Francia nata nell’ agosto del 1914: al centro appare il ritratto del re del belgio, a sinistra il gallo francese e a destra il leone belga.
Bib.:
Stamp Lover, VII p 157.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

Verso la fine del 1914 una tipografia olandese ha emesso dei francobolli di guerra con il ritratto a mezzo busto del re e della regina del Belgio, con la scritta in due lingue BELGIQUE / BELGIE. Furono messi in vendita dicendo che ne erano stati emessi solo 15.000 (o 1.500) e che venivano venduti solo per due giorni nell’ ottobre 1914 nelle Fiandre. I valori sono 5 c verde, 10 c rosso carminio, 20 c porpora. Furono venduti a 70 centesimi a serie, il doppio del valore facciale.
Bib.:
Postage Stamp, 29 dic. 1914.
Stamp Collectors’ Fortnightly, 16 gen. 1915.
Ewen’s Weekly News, 19 dic. 1914.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BELL’S DISPATCH

Si tratta di un francobollo creato molto probabilmente dal falsario S. Allan Taylor. E’ stato descritto nel 1864 come stampato in lilla-beje su bianco, con uno stemma centrale in cui compare la croce di Sant’ Andrea con ai lati la rosa, il cardo, il trifoglio e il castoro, e il motto CONCORDIA SALUS. In alto compare la scritta BELL’S DISPATCH, in basso in un cartiglio MONTREAL e sotto CENTS e ai quattro angoli il valore in cifre. In un primo tempo gran parte dei giornali europei gli dettero importanza, ma successivamente lo Stamp Collector’s Magazine pubblicò la notizia per cui si trattava di un falso. Io ne conosco solo il valore da 2 c porpora su bianco. Ma il francobollo venne successivamente imitato con delle varianti nella tipologia (falso su falso) e nei colori: verde su bianco, nero su verde, porpora su bianco, nero su blu brillante.
Bib.:
Stamp Collectors’ Magazine, II p 185, III p 123, IV p 174, V p 18, VI p 67.
Montreal Philatelist (Sett. 1900), III p 27.
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andrea.marini
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da andrea.marini »

fabiov ha scritto:eh ehhhe sipotràsapere... vedo che hai dei bellissimi reperti a colori!!!!!!!!!!!!!
per quanto riguarda i francobolli dell'Austra (sono quelli che si chiamano "croci di Sant'Andrea"???) non capisco perchè siano offerti alle aste a prezzi elevatissimi...
però so poco di bolli degli Antichi Stati e perciò non mi pronuncio... chi ne sa di più???
ciao fabiov Ciao: Ciao: Ciao: Ciao:


Ciao: Fabio
prova con gli esperti di Lombardo Veneto presenti qui nel sito, sicuramente ti potranno aiutare.

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fabiov
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da fabiov »

Ciao: Ciao: beh,
mi piacerebbe discutere la croce di Sant'Andrea su questo topic e non altrove... chissà mai che qualcuno dei collezionisti degli Antichi Stati non bazzichi su questo topic!!

bye fabiov Ciao: Ciao:
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da andrea.marini »

Ciao:
non vorrei essere troppo importuno :OOO:
ma qui si può avere qualche informazione sulle croci.
viewtopic.php?f=29&t=11831

Ciao: Ciao: Ciao:

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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da fabiov »

Grazie mille Andrea.marini,
intervento opportuno il tuo per avere qualche chiarimento in più sulle croci di sant'Andrea... perchè proprio di esse si tratta.
Vedo dal topic segnalato che ci sono opinioni differenti sul significato di quella croce utilizzata negli "interspazi". C'è chi lo paragaona ad una bandella... chi la valorizza come un vero francobollo se passato per posta e con tanto di annullo e chi lo vede come una specializzazione da inserire in una bella collezione del Lombardo Veneto per renderla ancora più pregiata.
Ognuno ha le sue motiviazioni e il mio modesto parere è:
-ogni collezionista decide in modo autonomo cosa collezionare e quali siano i confini della propia collezione,
dopo di che ognuno ha DIRITTO A "sbavare" per:
- una croce di sant'Andrea
oppure:
- per una "crocetta"
oppure:
- per il granchio nero di Clipperton...
o per una collezione di bolli di Lady D.
Ciascuno di questi esemplari magari viene sovra considerato da un collezionista e sotto considerato da altri...
dicendo che sono esemplari poco interessanti :bleah: :bleah:
IO COMUNQUE RIVENDICO IL DIRITTO ALLA "SBAVATA!" qualunque essa sia.
Solo il consiglio di non spendere troppi soldi o perlomeno di pensare sempre se "i tuoi soldi spesi li potrai recuperare tutti o almeno in gran parte un domani..."
Ciao ciao fabiov Ciao: Ciao:
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BIKANIR

Nel Catalogue for Advanced Collectors sono elencati 6 francobolli postali emessi dallo Stato di Rajputana, di cui 2 con uso fiscale. In realtà questo stato non ha mai emesso francobolli propri. I due fiscali sono solo in realtà saggi eseguiti 17 anni prima per l’ allora Maharaja Sirdar Singh, che avrebbe voluto dare inizio ad una organizzaizone postale, progetto che non andò in porto, e i due francobolli non vennero mai emessi. Tuttio gli altri francobolli di Bikanir sono fiscali e non postali.
Bib.:
Ph. Journal of India, I p 224.
Philatelic Record, V p 4.
Monthly Journal, X p 105.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BOKHARA

Bokhara, nell’ Asia centrale, è stato fin dal 1873 uno stato vassallo della Russia governato da un Amir. La moneta corrente è il rublo, ma c’ è ancora in uso il tenga d’ argento valutato 5 d. i francobolli, che comparvero nel 1886, avrebbero valuta in pouls, ognuno dei quali vale 1/65 di tenga. Il disegno dei francobolli (illustrati) è rozzo, stampato a mano, nei valori: 11 pouls rosso vermiglio, 22 puls verde bronzo, 65 pouls lilla. I francobolli sono stati pubblicati sul Der Philatelist e su Le timbre-Poste nel 1886, e nel gennaio 1887 il Le Timbre Poste ha pubblicato la traduzione delle iscrizioni fatta dall’ orientalista Mr. M. Rodeth. In alto TCHÂPÂRH HÂMÉ, cioè ufficio postale, nel centro PUL, cioè la valuta di Bokhara, e in basso BOKHÂRA.
Nell’ agosto 1887 il corrispondente Mr. De Semenoff scriveva dalla Persia che, benché in Bokhara non ci fosse un servizio postale governativo, l’ emiro aveva autorizzato un mercante ad organizzare un servizio postale per l’ interno che collegava Bokhara a Khiva, a Kavta-Kourghan, e a Tschurdjouy. Ma successivamente il Journal de St. Petersbourg dichiarò che non esisteva nessuna posta ufficiale il Cancelliere di Stato Dr. Heyfelder, attachè dell’ agenzia politica russa a Bokhara, scrisse il 13 giugno 1888 che i francobolli non appartenevano a Bokhara, dato che in questo luogo non era mai stato stampato nulla che assomigliasse ad un francobollo. E che quindi il francobollo era stato creato furoi dal paese, e che i segni sopra di esso non facevano parte di nessuna lingua. Anche l’ agente governativo russo a Bokhara, M. W. O. Klemm, esperto di lingue orientali, dichiarò che non si trattava né di un francobollo né di un sigillo, e che una cosa simile non era mai esistita a Bokhara.
Ma alla esposizione filatelica di Vienna del 1890 questi francobolli furono messi in mostra da Herr Sigismund Friedl attaccati alle buste originali, e queste buste furono tenute in mostra a lungo anche al Friedl Postal Museum di Vienna, dove nel 1892 Charles J. Phillips le potè vedere. Egli scrisse sul Mounthly Journal, II p 369 che si meravigliò di vedere una busta con questi francobolli inviata dal famoso viaggiatore George M’Keannon a Mr. Friedl, datata Bokhara 10 settembre 1886, su cui appariva che questi francobolli erano usati per la posta trasportata con i cammelli. La busta è affrancata con i francobolli Bokhara rosso e verde, spedita da Bokhara a Vienna, a dimostrazione dell’ uso postale di questi francobolli. Anche nel Monthly Circular si dice che non ci sono dubbi sulla genuinità di questi francobolli per uso postale. Il volume di F. Schuller sui francobolli di Persia e di Bokhara contiene la riproduzione delle lettere e delle buste suddette, e mostra anche un’ altra busta con due dei francobolli indirizzata a Ms. mottes a Teherean, ma il “Maggiore” Mottes era un famoso commerciante di falsi francobolli persiani. Ed anche la lettera inviata dal noto viaggiatore George M’Keannon a Mr. Friedl è invece un falso, scritta non da un gentiluomo quale il viaggiatore era, ma da chi conosce pochissimo l’ inglese.
Bib.:
Die Persische Post und die Postwerthzeichen von Persien und Buchara, Friedrich Schuller, Vienna 1893.
Le Timbre-Poste, 1886 p 78, 1887 pp 4, 84, 1888 pp 92, 100.
Philatelic Record, IX, pp 44, 107, X p 176.
Smith’s Monthly Circular, 1887 pp 26, 587.
2 American Journal of Philately, III p 386.
Stanley Gibbons’ Monthly Journal, IV pp 97, 143.
Stamp News, VI p 222.
Der Philatelist, 1888 pp 98, 157, 170, 171.
Illustriertes Briefmarken Journal, XV p 10.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BOLIVIA

Si era pensato che il francobollo non dentellato rappresentante la montagna e il llama fosse un falso, ma non si era certi. Recenti ricerche eseguite in Sud America hanno portato a pensare che questi francobolli siano stati emessi nel 1863, quando le poste boliviane erano state create da un certo Justiniano Garcia, ed è stato trovato un decreto datato 21 febbraio 1863 con le tariffe postali di 1 real per 5 adarmes (5/16 oz) di peso, 1 ½ real per 1 ½ oz, 2 reals per 1 oz, ed infatti questi francobolli sono stati emessi proprio in questi 4 valori. Quando il Sig. Gibbons ne ha ricevuti alcuni esemplari blu annullati, ha pensato dall’ aspetto che effettivamente potessero essere autentici. Personalmente possiedo tutti e 4 i valori di colore blu-prussia ed anche il ½ real in nero e l’ 1 e 2 reals in nero bronzato. Essendo stati stampati tutti i valori in un unico foglio, essitono tutti in nero e in nero bronzato, ma in molti esemplari la bronzatura è sparita col tempo.
Molto probabilmente questi francobolli derivano da un precedente francobollo falso senza il lama, con la montagna in posizione diversa e con iun vetta a questa il cappello frigio; non vi sono presneti le scritte PORTE ed il valore facciale, il colore di stampa è rosso-bruno. Sono descritti nel 1867 nel Philatelis, quattro anni dopo che il contratto col Sig. Garcia era scaduto, contratto che è durato pochissimo,dal 18 al 29 aprile 1863.
Bib.:
The Philatelist, I p 40.
Stamp Collectors’ Magazine, V p 25.
Monthly Journal, III p 84.
Bazaar, Exchange and Mart, 2 giugno 1916, ristampato in Postage Stamp, 17 giugno 1916.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

Nel 1865 Mr. Overy Taylor scrisse allo Stamp Collector’s Magazine descrivendo una nuova emissione della Bolivia di 5 valori stampati in nero su carta colorata (verde, rosa, grigia, bianca-azzurrina, blu scura). Nel centro compare uno scudo con all’ interno un lama e una montagna, alla sua destra un albero, lo scudo è sormontato dal cappello frigio. Mr. Taylor ha scritto che ha avuto notizia che si tratta di saggi probabilmente stampati a Parigi da Mr. Riester, stampatore anche dei saggi di S. Marino e della moldavia, solo per il mercato collezionistico.
Bib.:
Stamp Collectors’ Magazine, III pp 47, 57, 137.

La prima emissione dei francobolli boliviani con l’ aquila ebbero una grande quantità dio falsi prodotti in America, e furono addirittura aggiunti due valori inesistenti nella serie originale, cioè il 2 centavos e l’ 1 peso. Io posseggo il 2 c in beje (Mr. Earee nell’ Album Weeds lo cita in giallo chiaro) e l’ 1 peso in blu.
Bib.:
Stamp Collectors’ Magazine, VII p 116.
Album Weeds, I p 103.

Ho trovato due francobolli, entrambi da 10 centavos, del centenario di Colombo emessi dalla Bolivia, riportanti le date 1492-1892. Nella vignetta appare Colombo con una bandiera nella mano destra mentre con la sinistra agguanta un selvaggio seduto. Sul mare, a sinistra, ci sono le caravelle e a destra la foce di un fiume con delle palme. La scritta è REPUBLICA DE BOLIVIA / DIEZ CENTAVOS. Sono in verde e in marrone-rosso, dentellati 11 ½ . Non sono riuscito ad averne notizie.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

Una delle più belle truffe filateliche è stata quella dei cosiddetti “francobolli ferroviari” venduti in grande numero nel 1892. Nella diagonale appare un treno con la locomotiva fumante. Sono stati emessi 11 valori stampati in litografia su carta colorata, da ½ centavos a 10 bolivares, dentellati 11. Sono stati eseguiti abilmente e stampati a Parigi. Furono esibiti per la prima volta nella sezione della Bolivia della mostra internazionale di filatelia di Parigi del settembre 1892, accompagnati da una circolare in cui si diceva che erano stati emessi il 15 maggio 1892 dalla Bolivia nella stessa data dell’ inaugurazione della ferrovia. Ma in bolivia non furono mai né usati né visti. Quelli annullati circolanti sul mercato filatelico e ricevuti anche da Mr. Gibbons, hanno lp’ annullo falso.
Furono respinti platealmente dal governo Boliviano tramite il consolato della Bolivia a Parigi, e con l’ aiuto anche dei maggiori commercianti europei di francobolli fu possibile riavere parte dei soldi spesi nel loro acquisto. La serie completa (escluse le molte varianti di dentellatura) è composta dai valori: ½ centavo rosso su giallo, 1 c rosa su rosa carne, 2 c violetto su blu, 5 c blu su blu, 10 c arancio su giallo, 20 c verde su verde, 50 c rosso su rosa, 1 boliviano giallo su giallo, 2 b marrone su grigio, 5 b nero su bianco, 10 b lilla su lilla.
Bib.:
Stamp News, IX p 125.
Monthly Journal, III p 64, 84, 234.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da fabiov »

Ciao a tutti!
Per i francobolli di Bukhara vi suggerisco di leggere il mio articolo su: "Uzbekistan e i misteriosi francobolli di Bukhara" apparso il mese scorso su Il Collezionista.
Il link è: http://www.fabiovstamps.com/forum165.html#uzbekistan
così ne saprete un pò di più su un famoso falsario... :$$: :$$:
Ciao ciao fabiov Ciao: Ciao:
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

Ciao Fabio,
i Bukhara sono introvabili?
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

Perlomeno una delle persone implicate nella truffa dei francobolli Boliviani fu coinvolto in un’ altra truffa filatelica: si tratta del tedesco Sig. S. Gainsborg, tramite il quale la metà dell’ emissione di un altro francobollo bogus venne usato in Bolivia come francobollo regolare.
Questi francobolli vennero ordinati nel 1894 alla ditta Bradbury, Wilkinson & Co. di Londra attraverso il ministero boliviano di Parigi il cui segretario Jose Manuel Paz con l’ impiegato Simon Gainsborg intercettarono e bloccarono una consegna di 1.650.000 francobolli ufficiali veri dando istruzioni al tipografo di impossessarsi delle matrici di stampa, con cui ne fecero stampare 6.600.000 farlocchi a Parigi su carta spessa, con dentellatura 13 ½ invece che 14 – 14 ½ che tennero per se, trovandosi quindi ad avere 1.650.000 francobolli veri stampati a Londra e 4.975.000 francobolli farlocchi stampati a Parigi. Successivamente cedettero alle poste boliviane la maggior parte di quelli farlocchi, che entrarono nel normale circuito postale, diventando quindi francobolli regolari. E una parte di essi fu messa in vendita a Parigi per il mercato filatelico. Fu anche stampata tra i farlocchi una variante di colore, cioè il 10 c. stampato col colore blu del 20 c., che non venne consegnato alla posta boliviana. Questo è quindi da considerarsi l’ unico bogus della serie. Ci sono anche dei francobolli non dentellati su carta grossa, anche questi bogus in quanto quelli passati per la posta boliviana furono tutti dentellati.
Bib.:
Ph. Journal of Great Britain, XXVII p 126.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da fabiov »

Ciao Ferdinando,
molto interessante! Non ricordavo tutti questi dettagli!
Di fatto abbiamo dei pahntom che interessano i collezionisti ASFE quando i "francobolli" sono relativi ad una Entità/locazione che magari NON ha mai emesso francobolli veri in proprio, e poi dei phantom che sembrano francobolli di un certo Stato ma che magari hanno un facciale "inesistente" nella serie ufficiale. Si tratta di falsi veri e propri e molto anomali.. è come vedere in giro una banconota da 37 euro :-)) :-)) .
Naturalmente ci si può limitare a prendere 1 phantom per ogni Entità "strana" e lasciar perdere i phantom di solo "facciale".
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
P.S. ricordiamoci che i phantom di Melville sono i cossidetti "pahntom classici" e che alcuni di essi sono introvabili e costosi.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BOYD’S CITY EXPRESS MESSENGER CO.

E’ un agenzia che operava a Melbourne in Australia col nome di “Boyd’s American Express Messenger Service” con l’ ufficio principale in Elizabeth Street 114. L’ agenzia usava come pubblicità un’ etichetta formato francobollo col disegno di un commesso che corre e la scritta CITY EXPRESS MESSENGER CO. LTD / DESPATCH STAMP, che non era un francobollo ma solo un’ etichetta pubblicitaria per far conoscere l’ agenzia al destinatario delle lettere recapitate. Successivamente il capo dell’ agenzia, Sig. Boyd, si mise in proprio creando un’ altra agenzia. Nel 1902 questa etichetta venne sostituita da un’ altra etichetta più grande, rossa, con sopra le bandiere americana e inglese, ma che non somigliava più ad un francobollo.
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Re: Gli Spy Stamps

Messaggio da sipotràsapere »

BRASILE

Durante la guerra tra il Brasile e il Paraguay dal 1865 al 1870, una cartoleria di Rio stampò un certo numero di etichette in Type-set con la scritta EXERCITO (o ARMADA) EM OPERACOES CONTRA O PARAGUAY all’ interno di una semplice cornice lineare. Vennero date gratuitamente alle truppe, e il governo autorizzò i soldati e i marinai brasiliani ad usarle per affrancare la posta all’ interno del Brasile. L’ etichetta, che quindi diventò un francobollo postale, stampato in nero su carta gialla lucida, non dentellato fu recensito nel Philatelist del maggio 1869. Quelli con la scritta EXERCITO stampati su carta di colore blu, verde, arancio, giallo e rosa sono anche catalogati dal Gibbons, mentre quelli stampati su carta di altro colore sono dubbi, e ancora si sa poco di quelli con la stampa ARMADA (cioè Marina). Ci sono anche sigilli usati dagli squadroni e dalle forze navali brasiliane di stanza a La Plata in Paraguay con la scritta ESQUADRA BLOQUEADORA AO PARAGUAY. Durante la guerra durata più di cinque anni e che portò il Brasile ad occupare parte del Paraguay, furono prodotte delle cartoline e delle buste per posta da campo, ma non è possibile sapere quali sono originali o quali sono state falsificate, così come per le etichette-francobolli sopradescritti: nel Philatelic Journal of America C. Ottoni Vieiro ne classifica più di 15 tipologie su carte colorate.
Bib.:
Philatelis III, p 55.
Catalog Gibbons, edizione del 1917, II parte p 98.
Philatelic Journal of America, XI p 208.
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