Ciao Eugenio,
interessante la normativa sulle disposizioni relative alla riattivazione di interscambio epistolare con il Vietnam dopo la fine del conflitto avvenuta il 30 aprile del 1975, qui comunque credo che si parli di un ripristino alla normalità delle regolamentazioni UPU tra i due paesi con riferimento alle norme di Tokio, però nelle noticine viene menzionata la dicitura "Ufficio di Scambio di Milano e Roma", e non nego di rimanere un pò perlplesso e sorpreso sul significato di attribuzione, in quanto (fino ad ora) detti uffici con tanto di FIGURA POSTALE rimanevano confinati attraverso la prassi degli inoltri ferroviari inerenti alla lavorazione dei dispacci come riportato ad inizio dello scritto nel primo post della pagina iniziale di questo topic :
LA CONSEGNA E LA RICONSEGNA DEGLI EFFETTI POSTALI (DISPACCI, BUSTE FUORI SACCO, PACCHI, ETC ) NELLE STAZIONI FERROVIARIE E NELLE LOCALITA' DI SOSTA DEGLI AUTOSERVIZI, TRA PIU' PROCACCIA CHE VI CONVERGONO, E IL PASSAGGIO DI QUESTI OGGETTI DA UN TRENO AD UN ALTRO O A PIU' CONVOGLI COINCIDENTI, E VICEVERSA, COSTITUISCE IL SERVIZIO DI SCAMBIO DEGLI EFFETTI POSTALI. GLI ADDETTI AL SERVIZIO PRENDONO IL NOME DI "SCAMBISTI".
Ora i casi di possibile interpretazioni sono essenzialmente due, la prima è quella che detta corrispondenza dovesse passare PER FORZA DI COSE attraverso questi canali di inoltro, la seconda è quella che il significato "Ufficio di Scambio" sia stato in qualche modo interpretato e paragonato alla precedente funzione, ma in realtà si voleva intendere con la parola "Scambio" la normale procedura e riattivazione delle corrispondenze tra i due paesi.
Difficile dare un giudizio, vediamo se altre persone esprimano le loro impressioni e pareri.
Grazie per aver postato l'articolo.
