Nei miei precedenti viaggi non avevo mai trovato l'occasione per visitare il Museo Postale che si trova all'Avana, ma stavolta sono riuscito a ritagliarmi un po' di tempo e così ho potuto finalmente togliermi questa curiosità.
Quello che segue è un breve resoconto della visita: magari qualcuno, complice il periodo vacanziero, avrà piacere di passare qualche minuto leggendolo


Il Museo Postal Cubano si trova in Avenida Independencia y 19 de Mayo, al pianterreno del Ministero delle Comunicazioni. Praticamente a un passo (anche meno...) dalla famosa Plaza de la Revolución:
Il Museo è intitolato a José Luis Guerra Aguiar, importante studioso di storia postale cubana, che ne fu fondatore nel 1965 e primo direttore:
Il Museo non è tanto grande, ma è abbastanza ben organizzato e contiene materiale interessante.
È aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17:30 (il venerdì fino alle 16:30) ed il biglietto di ingresso costa 1 cuc (al cambio attuale circa 0,70 euro).
Di seguito le foto di alcuni dei reperti conservati nel Museo.
Il primo timbro conosciuto del servizio postale cubano, del 1760. Ad oggi se ne conosce un solo esemplare:
e questa è la riproduzione della lettera con l'unica impronta conosciuta:
L'istituzione della Posta Marittima dello Stato per la Spagna e le sue colonie, nel 1764, portò all'introduzione dei timbri di provenienza: ESPAÑA, YNDIAS e ISLAS DE BARLOVENTO:
Il timbro ESPAÑA segnalava le lettere provenienti dal territorio metropolitano, YNDIAS quelle provenienti dal continente americano e ISLAS DE BARLOVENTO quelle provenienti dalle Grandi Antille. Le lettere provenienti da Cuba si trovano sia con il timbro ISLAS DE BARLOVENTO che con quello YNDIAS:
I primi timbri con datario (chiamati "Baeza", dal nome del loro incisore) ed i primi francobolli usati a Cuba:
Questo signore ha avuto un ruolo "abbastanza" importante nella storia postale di tutto il mondo (il Museo espone anche un esemplare del Penny Black che non ho fotografato per decenza, viste le condizioni pietose in cui si trova...

Il primo Amministratore Generale delle Poste di Cuba fu Don José Antonio de Armona y Murga, che assunse la sua funzione a partire dal 1° marzo 1765. Questo è il suo libro di contabilità ed inventario utilizzato a partire da quel giorno:
Esempi di timbri manuali e meccanici utilizzati in epoca coloniale:
Un volantino dei vapori postali della Compagnia Transatlantica:
Un frammento del primo cavo telegrafico sottomarino installato tra l'America e l'Europa da parte della Compagnia Telegrafica Atlantica. Il servizio fu attivato il 5 agosto 1858:
Una circolare del Direttore Generale delle Poste di Cuba del 14 febbraio 1899, periodo in cui l'isola si trovava sotto occupazione statunitense:
Una pietra litografica per la stampa di francobolli di inizio '900:
Il famoso Razzo Postale Cubano. Il 15 ottobre 1939 a Cuba si realizzò, per la prima volta in America Latina e tra le prime nel mondo, un esperimento con un razzo postale per ottenere una maggiore rapidità nell'invio della corrispondenza. Per tale avvenimento venne emesso un apposito francobollo, ottenuto soprastampando una precedente emissione con la dicitura "EXPERIMENTO DEL COHETE POSTAL AÑO DE 1939". I documenti relativi a questo esperimento sono ricercati dagli appassionati di tutto il mondo di tematiche "cosmiche":
Lastre incise in acciaio con relativo saggio di stampa e busta primo giorno firmata dall'incisore del foglietto emesso nel 1964 per commemorare il 25° anniversario del Razzo Postale Cubano:
E, naturalmente, c'è anche "lui": il Razzo!
La lastra usata per la stampa del primo francobollo "rivoluzionario", celebrante appunto il Triunfo de la Revolución, con il relativo primo foglio completo stampato (notare in alto a destra il numero progressivo 000001):
Trovandoci a Cuba, non poteva mancare una cosa del genere: il tavolo e gli strumenti usati da Fidel Castro per l'annullamento speciale della serie emessa il 26 luglio 1983 per commemorare il 30° anniversario dell'assalto al cuartel Moncada a Santiago de Cuba, atto iniziale della Rivoluzione:
Ed ecco il Comandante en Jefe in persona intento ad annullare francobolli:
Per quanto riguarda la mia tematica preferita non ho trovato molto, solo questo:
Il Museo possiede un'importante collezione specializzata di filatelia e di storia postale cubana, esposta in 300 pannelli estraibili. Ecco qualche esempio dei pannelli relativi alle emissioni più antiche:
C'è anche una vecchia conoscenza per i collezionisti italiani, almeno per quelli che collezionano San Marino:
La vetrina dedicata al francobollo per il Triunfo de la Revolución, che abbiamo incontrato anche sopra:
In altri 525 pannelli sono esposti i francobolli di un considerevole numero di Paesi di tutto il mondo. Ecco alcuni dei pannelli dedicati all'Italia:
Il Gronchi Rosa non c'è

La visita al Museo è terminata, ma c'è un'appendice. Su indicazione della gentilissima custode del Museo sono andato alla ricerca della più antica buca delle lettere dell'Avana e di Cuba, risalente al XVIII secolo. Si trova nel cuore della città vecchia, nella splendida piazza della Cattedrale:
incastonata nella parete di quello che fu il primo ufficio postale dell'Avana, in uno degli edifici che fanno da contorno alla piazza:
Per concludere, la visita al Museo è davvero interessante. Certo, non è il caso di farci un viaggio apposta


