Aggiungo un breve OT a quanto già scritto giustamente da Massimiliano che ha individuato nelle forniture milanesi, viennesi e negli interventi locali una delle cause della diversa costruzione dei tipari.
Ecco l'elenco degli uffici che ricevettero sicuramente il timbro direttamente da Vienna:
Busto Arsizio,Canneto,Casalpusterlengo,Clusone,Gandino,Gonzaga,Robecco,Trescorre cui va sicuramente aggiunto Moglia che dato che aveva il mese di dicembre scritto DIZ (non è neppure tedesco dato che sarebbe stato DEZ). Le carte in archivio confermano questo elenco.
Sono uffici il cui timbro è caratterizzato da alcuni mesi in italiano e altri in tedesco. E'possibile che ve ne siano altri in veneto e altri ancora in cui i mesi vennero scritti tutti correttamente e quindi bisogna vedere se in archivio ci sono notizie a riguardo.
Un caso anomalo è poi l'ufficio di Gravedona che utilizzò fino al periodo filatelico il tipario a data del 1832 del tipo simile a quello usato a Milano da fine '700. Nessun timbro venne fornito nel periodo 1838-1840. Probabilmente tale ufficio rivestiva particolare importanza per le comunicazioni con l'estero essendo tappa delle barche corriere che risalivano il lago di Como e di qui raggiungevano l'Austria e la Svizzera. Avere un tipario a data come quello già in uso a Milano e Como poteva essere
un elemento distintivo.
Secondo me si tratta comunque di un timbro bipartico in cui la parte intercambiabile è solo quella del giorno. Di conseguenza ci dovevano essere 12 tipari, uno per mese, distinguibili per il fatto che non tutti i mesi avevano gli stessi caratteri e, mi sembra di ricordare, sia quindi possibile solo trovare invertito il giorno e mai il mese.
Il motivo del passaggio dal timbro bipartico al tripartico è di natura economica: un set di 12 timbri arrivava a costare 250 lire, un timbro innovativo totalmente intercambiabile del 1838 nella forma "lusso" in acciaio solo 50.

Francesco