Ciao a tutti Quasi quotidianamente leggiamo post di nuovi iscritti che si avvicinano alla filatelia perchè hanno ereditato una collezione; molti "ereditieri" pensano di vendere il lascito; moltissimi sperano di avere ereditato chissà quale fortuna; alcuni (pochi ?? ) abbandonano i progetti speculativi e si lasciano ammaliare dal fascino dei francobolli e della storia postale.
Mi chiedo allora: quanti di noi hanno cominciato a collezionare "insieme" al proprio padre o al proprio nonno ??? Quanti hanno proseguito la collezione (magari dopo avere abbandonato, disillusi, il progetto di vendita dell'eredità) per un sentimento di amore e rispetto del parente scomparso e poi sono stati travolti?
Io mi iscrivo ad una terza categoria: il nucleo originario della mia collezioncina (ina ina) risale di certo all'adolescenza di mio nonno (fine '800); poi ci fu la (grande) guerra, poi le nozze, poi i figli. Quella che ora chiamo la "mia" collezione è la collezioncina (ina ina) messa insieme da mio padre (1921-2001). Mi chiedo chi potrebbe non appassionarsi in un contesto così ??
S T A F F Letizia Magnini
Colleziono: "I gatti nei francobolli d'Europa"
"Illustrazione per bambini e fumetti nei francobolli d'Europa"
Ho ereditato una bella collezione di Italia Regno e Repubblica http://www.delcampe.it/negozi/lisas
Ciao, io ho iniziato a collezionare per caso, un pomeriggio a casa di mia nonna paterna è saltato fuori un bustone di plastica in cui mia nonna teneva tutta la posta che le era arrivata a casa dal dopoguerra a quel momento ( autunno 1982 ). Il primo mio atto di aspirante filatelista fu farmele dare e lavare il tutto per recuperare i francobolli. Ho distrutto poco meno di quarant'anni di storia postale di famiglia per accatastare Castelli, Siracusana, Michelangiolesca e Italia al lavoro ( forse anche qualche Democratica ). In anni successivi ho, purtroppo, trovato cose di famiglia che si erano scritti i miei genitori ........ lavato anche quello. Se le avessi trovate ora non le avrei di certo toccate, sarebbero restate com'erano. Nessun familiare si era mai interessato alla filatelia, fatta eccezione per un mio zio ( figlio di questa mia nonna ). Mio padre mi ha sempre lasciato molta libertà di azione in filatelia dandomi modo di collezionare come preferivo, sebbene lui stesso non arrivasse dal collezionismo. Quando questo mio zio è mancato, il materiale che aveva l'ho avuto io ma si trattava di cose di poca importanza, tuttavia mi ha fatto piacere averle come ricordo.
La mia storia da filatelista è iniziata così, trent'anni fa, nell'82 quando avevo 12 anni.
Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo. Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Mi sono avvicinato alla Filatelia da bambino, ho iniziato a raccogliere fb dei più disparati, e per essere sicuro di non perderli li ho anche incollati al mio primo raccoglitore.... poi, la morosa di mio zio che colpo di fortuna, ha parenti che collezionano francobolli, quindi diventa mia fornitrice ufficiale, con i doppi dei famosi parenti ! Alla soglia degli "anta" un pausa di riflessione per vari motivi, come forse accade per parecchi di noi, infine decisa ripresa della passione, fino ad oggi in cui passate varie fasi inizia finalmente il mio periodo di maturità ( filatelica ) !
PS : leggendo di tutte 'ste eredità, una domanda ed una preoccupazione aleggia sopra i miei pensieri .... ma ... per uno che eredita, mi risulta ce ne sia uno che ... parte Ragazzi , tocchiamo tutto quello che c' è da toccare
Adriano
Se in un momento de sconforto te vien da ceder, xe megio che ti cambi subito idea
Io appartengo alla categoria dei collezionisti ''ereditari'': non tanto perche' mio padre mi abbia lasciata chissa' quale collezione, ma perche' , senza neppure volerlo, mi ha ''esposto'' al virus filatelico. Mio padre (1915-2010), infatti, aveva collezionato francobolli da ragazzino formando una collezioncina poi dispersa; ma negli anni dell'immediato secondo dopoguerra aveva ripreso a raccogliere (rigorosamente usati) i francobolli italiani e quelli di tutto il mondo con scambi con corrispondenti in numerosi paesi. Cosi' io, all'eta' di 4 o 5 anni, lo vedevo lavare i francobolli, dividerli, montarli su degli album fatti in casa con linguelle ottenute ritagliando i rotolini di ''carta gommata'' (niente a che vedere con il futuro scotch), formare mazzette, e la cosa mi aveva affascinato. Ma continuavo a preferire le biglie, i soldatini e soprattutto i tappetti delle birre.....Ma il fascino di quei pezzetti di carta colorati non svani' mai del tutto. Poi ci trasferimmo da Milano a Roma e mio padre abbandono' il collezionismo: i vecchi album home-made ci seguirono pero' nei traslochi, insieme a scatole di latta o cartone che contenevano mucchi di comunissimi doppioni della Democratica o dell'Italia al lavoro. Inoltre per anni mio padre aveva continuato a ritagliare la corrispondenza che riceveva (allora la posta affrancata era copiosa) mettendo i frammenti in grosse buste. Quando avevo 12 anni questo insieme di materiale giaceva in fondo ad un armadio collocato proprio nella stanza che condividevo con mio fratello: facevo la terza media (ero un ''pierino'' - come diceva Don Milani - e avevo saltato la quinta elementare); a scuola studiavamo il Risorgimento e il libro di scuola aveva tra le illustrazioni alcuni francobolli classici con le effigi di Vittorio Emanuele II, Napoleone III, Francesco Giuseppe. Non ci avevo fatto molta attenzione, ma un giorno in cui mi annoiavo un po' ho preso in mano quei vecchi album e, zac...! compare un 40 centesimi della IV di Sardegna, molto malconcio ma con ben riconoscibile l'effigie di Vittorio Emanuele II, un pezzo tale e quale quello del mio libro di scuola. Cercando ancora scovai vari (comunissimi) francobolli con l'effigie di Napoleone III ed anche un francobollo di Lombardo Veneto. La storia (anzi la Storia) era fisicamente tra le mie mani...Una sensazione straordinaria. E da allora non c'e' stato piu' nulla da fare: sono caduto nel vizio e non sono mai veramente riuscito a disintossicarmi.
Anche se non collezionò mai a tempo pieno francobolli,era animata da un vero spirito filatelico. Riteneva poi,giustamente,che i francobolli fossero un formidabile veicolo di conoscenza della geografia e della storia e quindi particolarmente adatti all'educazione di un bambino.
Comprava le novità di quei anni e questa fu la base della mia colezione.
Bisogna anche dire che le radici filateliche in famiglia erano molto antiche:
Mio nonno materno era collezionista e si è rammaricato per tutta la vita dell'aver dovuto cedere la sua collezione quando rientrò a casa dalla prima guerra mondiale nell'attesa di ritrovare un lavoro (era nato nel 1886,quindi penso avesso iniziato a collezionare già alla fine dell'800).
Uno dei miei zii era anche un appassionato.
Un vero virus in famiglia!
Me lo tengo gioia,sperando che contaminerà anche la prossima generazione!
Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
materiale ereditato Zero 0, ho iniziato da solo ....e mi sa che continuero' da solo
Gianluca, Collezionista Filatelico
Area - Italia
Germania reich
------------------------- La filatelia è una seria passione,
Noi sostenitori facciamo il meglio per dimostrarlo.
Gianluman non piangere siamo sulla stessa barca, anch'io nessuno mi ha lasciato in eredità niente, ho inziato da solo quando avevo 13 anni poi ho smesso con la maggior età, poi da marzo di quest'anno ho ripreso. L'unica soddisfazione per ora è quella che sto facendo appassionare mia figlia che ha 12 anni a questo mondo, se son fiori fioriranno. ciao a tutti
Sicuramente se avessi ereditato una collezione oggi mi sarei impegnato per continuarla. Invece, non solo ho ereditato debiti, ma ne ho iniziata una da zero. Purtroppo anche io porto dietro il peccato di avere distrutto lettere di mio nonno (anni 50) e dei miei genitori (anni 70) per staccare francobolli che oggi non valgono che pochi centesimi.
Non saprei quando ho iniziato a collezionare, perché ero troppo piccolo per ricordarmelo con precisione... l'unica cosa certa è che a nove anni, quando passai a comunione, mi regalarono alcuni raccoglitori (e, per inciso, un paio di quelli nemmeno mi piacquero perché scadenti) perché la mia passione era già nota al mondo circostante... avevo iniziato con i francobolli di Repubblica nuovi presi alla posta man mano che uscivano (me li metteva da parte la direttrice che era amica di mia mamma, poi quando andò in pensione, molti anni dopo, ero io che andavo a comperarli anche per lei), ma non disdegnavo quelli di tutto il mondo, questi ovviamente usati... però non mi sono mai, e sottolineo mai, messo a staccarli da cartoline e lettere: forse il virus della storia postale che mi colpì molti anni dopo già incubava... quest'andazzo, compreso il passaggio anche al Regno, Colonie, Uffici all'estero, Vaticano, San Marino, Somaila afis, Germania III Reich, durò fino al ritorno dal servizio militare quando, per mia somma fortuna, un amico che aveva capito la mia predilezione per le lettere più che per i soli quadrettini di carta, mi fece conoscere il mitico Dottor Beppe Pallini e da lì, ormai più di venticinque anni or sono, non sono più guarito... mia mamma non mi ha mai ostacolato (nemmeno quando mi doveva accompagnare dai commercianti a spendere tutti i miei risparmi o, addirittura, ce la mandavo direttamente da sola) perché da piccola piacevano anche a lei, pur non avendone in realtà conservati nessuno... mio padre non credo abbia mai capito cosa ci trovassi d'interessante, ma anche lui, finché è stato fra noi, non ha mai fatto niente per fermarmi...
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi... SOSTENITORE DEL FORUM per il 2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017-2018-2019...
Io sono "l'erede" di una collezione arrivata ormai alla terza generazione. Non potrei mai venderla c'è la storia di mio nonno mio padre e un giorno ci sarà qualche cosa di mio.
Devo dire che non ho una passionaccia per i francobolli. O meglio mi piace da matti recuperare buste e francobolli usati ma molto meno acquistare il nuovo come se fosse il pacchetto di figurine panini. Mentre una volta la collezione veniva pian piano recapitata a casa o in ufficio oggi si deve andare allo sportello filatelico per acquistare la miriade di foglil minifogli stemmi e diavolerie varie che mai uno riceverà incollati ad una busta Con la poca corrispondenza che ricevo(solo raramente affrancata con un francobollo) la mia collezione è rimasta molto indietro. Ogni tanto guardo con invidia gli album del nonno con francobolli di posti incredibili tutti rigorosamente usati non so proprio come ha fatto a procurarseli.