Guardo i miei raccoglitori, ed ogni tanto tiro un grosso sospiro.

Mi spiego:
Non mi dilungo sul fatto che una collezione sia di per sè infinita, senza limiti. Nel sottoporvi questo mio quesito non mi soffermo neanche sugli sviluppi orizzontali che questa può avere (gli interessi aumentano, i settori della collezione, pure, nessuno lo sa meglio di me).
Tralascio fino ad un certo punto invece,nel sottoporvi questa mia curiosità, i "paletti" legati alla qualità della propria collezione che ognuno di noi si impone, adeguando il livello di questa alle proprie possibilità, esigenze o quant'altro. Quest'ultimo aspetto è quello che evita che molti di noi riempiano le taschine così, tout court, con francobolli danneggiati, tagliati, o di infima qualità con il fine del "completamento".
Detto questo, credo che molti collezionisti abbiano degli obbiettivi legati a una finitezza della collezione stessa (per la storia postale questi confini, spesso non esistono o sono molto più dinamici se vogliamo), e che quindi si possa fare anche un punto della situazione ogni tanto, e vedere quanto lontana è la "luce", l'uscita dal vortice della ricerca dei pezzi mancanti etc.
Stringendo: a che punto siete? La vedete o intravedete la luce

ps: Pino puoi anche non rispondere, so perfettamente che tu, collezionando praticamente ogni francobollo esistente, o non esistente dell'area italiana, sei da considerare "Hors catégorie", per dirla alla francese.


pps: ho appena riletto quanto scritto, e come l'ho scritto. Spero di essermi spiegato, anche se a sto punto possiamo pure fare il funerale alla sintassi della lingua italiana
Un saluto

