La serie "Italia al lavoro"

[remo]

In più un gemello assurdo ma che sono riuscito a trovare per caso.
1 novembre 1953 VI periodo tariffario estero – Cartolina illustrata con oltre cinque parole di convenevoli da Alghero – Sassari a Basilea – Svizzera (tariffa 35 lire) affrancata con 10 lire ardesia + 10 e 15 lire Italia al Lavoro.
Il francobollo di Democratica fuori validità dall'1.5.1948 fu correttamente cerchiato con lapis blu dal verificatore che appose la “T” di tassazione. In arrivo in Svizzera applicato correttamente Segnatasse.
Inconsueto utilizzo del 10 lire ardesia così lontano dalla sua validità postale con creazione quindi di una “coppia di gemelli impossibile”.
Gianni

Bellissimo pezzo Gianni, complimenti per averlo scovato.
Remo

[cirneco giuseppe]

Una visita a Milano da un noto perito e la lettura di un catalogo specializzato.

Pino, tocca tirarti fuori le parole con le pinze: per il perito potrei forse capire che non vuoi dircene il nome (ma in realtà non ne capisco la ragione), ma non dirci quale catalogo! E dai, spiffera!
Michele

Naturalmente parlo di Gianni Carraro, penso sia l'unico a conoscere bene questa zona della filatelia.
Ed il catalogo è il Sassone Specializzato delle Repubblica e Trieste ed. 2012.

[bertone]

Anche io considero L'Italia al Lavoro una delle serie più belle mai emessa dalla Repubblica.
Raccolgo l'invito di Cinzia, e nel mio piccolo vi mostro anche io qualche immagine.
Iniziamo dalla serie completa, sia nuova che usata, che mi pare ancora non sia stata postata:

SERIE NUOVA.jpg

SERIE USATA.jpg

Passiamo ora ad un annullo a targhetta di Catania Ferrovia del 13 XII 1951 sul valore da £ 25:

TARGHETTA.jpg

E per finire, annullo 155 (A) Ambulante Siracusa - Messina del 12 4 51 sul valore da £ 6:

AMBULANTE.jpg

Spero che le mie immagini siano di vostro gradimento...
...e complimenti a tutti per le splendide perle postate fino ad ora.

Roberto

[pieropas]

Ed ecco 3 buste con annullo in primo giorno: hanno la quotazione più alta di tutta la Repubblica, perchè davvero molto rare in primo giorno d'uso.

[Marghine]

Una serie completa nuova, senza eccessive pretese di centratura, a che cifra si può trovare?
Non mi dispiacerebbe prenderne una per guardarmela con calma...

La spesa maggiore differenzia le due serie e cioè la Filigrana Ruota nonostante il numero maggiore di esemplari emessi (17)"costa" Euro 115.00 di meno della serie Stelle,(7) Euro 185.00 in quanto vi è il L. 65 che ha un maggior costo di catalogo singolarmente che si aggira intorno ai 50.00 Euro

[mikonap]

Amo molto questa serie, forse perchè siamo coetanei (a dire il vero ho qualche mese in più io ), un po' perchè le scene rappresentate le ho viste dal vero, nei piccoli dettagli e nei colori vividi che solo gli occhi di un bimbetto possono vedere. Questo avveniva vicino casa (il luogo rappresentato nel 20 Lire è ad un tiro di schioppo da dove ancora abito), oppure accompagnando mio padre nei viaggi di lavoro nei paesini delle Regioni del sud (e vi assicuro, in quei paesini assolati, scene come quelle rappresentate le ho viste realmente), o ancora andando a trovare mia nonna (una matriarca - una resdora come dicono lì) che governava una fattoria vicino Reggio Emilia che tanto somigliava a quella rappresenata nel 65 Lire.

Mi piace guardare le date degli annulli ed in collezione cerco di mettere sempre un esemplare con un bel annullo dell'anno di emissione (quando è possibile anche il mese o il giorno). Per questa serie è bello cercare quelli dell'Anno Santo

I L anno santo.jpg

E' una serie ordinaria che è durata relativamente poco, meno di 10 anni, ma se guardiamo i fogli specializzati
(vedi e scarica http://www.ibolli.it/res/album/italia/italavoro-sp.pdf )

italavoro-sp.pdf

ci rendiamo conto che ha avuto molte variazioni nel tempo, tra cui le tante varietà di filigrane e di dentellatura (quest'ultime per gli alti valori calcografici).

Da sola può essere una collezione autonoma, soprattutto documentando proprio le varietà. Tra queste, belle, ma non impossibili, le filigrane Lettere della ruota del I e del III tipo.

1 L I sup F.jpg

1 L I sup R.jpg

25 L III inf F.jpg

25 L III inf R.jpg

I non dentellati (nella foto forse solo una curiosità, tenendo conto del dilemma salto di pettine oppure non dentellato)

100 L SP o ND.jpg

Questa invece è realmente una rarità, 15 L fil. III con una sola ruota in filigrana.

15 L III una ruota FR.jpg

alla prossima, cercando nuovi spunti di ricerca e nuova conoscenza.
michele

[Cinzia62&]

Tutti dei gran bei pezzi, alcuni anche molto rari
Credo che questa serie possa dare
molte soddisfazioni, ed essere oggetto di interessantissimi studi
Ogni francobollo è una miniatura, un piccolo gioiello,
testimonianza di un tempo passato, ma che ancora alimenta le nostre radici....



Cinzia

[maurino]

Anche io sono di reggio emilia Mikonap...

Scusate l'offtopic

Comunque veramente una bellissima serie..mi piacerebbe postare qualche documento, ma sono tutti comuni..

[Cinzia62&]

Nulla è comune in filatelia....questa serie poi rende stupendi tutti i documenti e le buste
Perciò......sotto con lo scanner Caro Maurino



Cinzia

[mikonap]

Anche io sono di reggio emilia Mikonap...

Maurino cme 'ndòm-ja? (A’s dîṣ acsé?) Se vuoi puoi parlarmi tranquillamente in dialèt arzân. Quando sono su dai miei loro parlano sempre in dialetto e non ho nessun problema a capirli, ma se provo a rispondere, in dialetto, ridono tutti.

Tornando all'Italia al lacoro, il bello di questa serie è che, con qualche decina di Euro, ti compri una scatola di scarpe piena di frammenti e non di rado esce qualche gioiellini, basta saperlo cercare e riconoscere.

michele

[Cinzia62&]

Vorrei spendere due parole sui soggetti che raffigurano le donne al lavoro,
si proprio nella settimana in cui si ricorda il sacrificio delle 129 donne che hanno lottato
e perso la vita per rivendicare i propri diritti.....
Ecco allora il sei lire ambientato nell'Abruzzo Molise che hanno formato un'unica
regione fino al 1963. Sono due donne nei costumi tipici: una ricamatrice al tombolo
e una massaia che porta un'anfora con l'acqua. Sullo sfondo, Scanno

doc766.jpg

Nel valore da dieci lire dedicato alla Calabria, la tessitrice, come Penelope....siamo
sul Golfo di Gioia sulla costa di Bagnara Calabra

doc765.jpg

Il 25 lire è dedicato alla raccolta delle arance nella dorata Sicilia

doc762.jpg

Il francobollo dedicato alla Puglia è davvero molto bello, la vendemmiatrice porta
sul capo una cesta ricolma d'uva . Sullo sfondo si distingue il Castel del Monte,
gioiello dell'architettura sveva . Fu fatto costruire da Federico II come ritrovo di caccia

doc769.jpg

In Basilicata , nei pressi del tempio greco di Metaponto alcune donne raccolgono le olive

doc767.jpg

Nel valore da sessantacinque lire viene raffigurata una raccoglitrice di canapa
dell'Emilia Romagna: sullo sfondo l'Abbazia di Pomposa

doc768.jpg

In Friuli Venezia Giulia due contadine preparano le pannocchie
nella cucina di una casa colonica

doc763.jpg

Cinzia

[marcadabollo]

Amo molto questa serie, forse perchè siamo coetanei (a dire il vero ho qualche mese in più io ), un po' perchè le scene rappresentate le ho viste dal vero, nei piccoli dettagli e nei colori vividi che solo gli occhi di un bimbetto possono vedere. Questo avveniva vicino casa (il luogo rappresentato nel 20 Lire è ad un tiro di schioppo da dove ancora abito), oppure accompagnando mio padre nei viaggi di lavoro nei paesini delle Regioni del sud (e vi assicuro, in quei paesini assolati, scene come quelle rappresentate le ho viste realmente), o ancora andando a trovare mia nonna (una matriarca - una resdora come dicono lì) che governava una fattoria vicino Reggio Emilia che tanto somigliava a quella rappresenata nel 65 Lire.

Non vorrei aver dato l'impressione che questa serie non mi piaccia. Sono più vecchio di questi francobolli, nipote di contadini della collina novarese e cresciuto poco lontano dal Castel dell'Ovo (nel golfo successivo, scendendo). Anch'io quindi ho visto da vicino il mondo rappresentato da Mezzana, anzi alcune cose le ho fatte, sia pure per il diletto del ragazzetto curioso o dell'adolescente volenteroso: ho vendemmiato (servivano tutte le mani disponibili per farlo velocemente prima che un temporale o, peggio, una grandinata decimassero i grappoli) e ai vigneti ci si andava su un carro tirato da un cavallo; ho aiutato a sgranare a mano le pannocchie di scarto per darne i chicchi alle galline; ho raccolto da terra le arance che qualche sventolata furiosa aveva fatto cadere nell'aranceto dietro casa a Salerno e che il contadino praticamente regalava a chi se le raccoglieva (gli bastavano 10 lire al chilo!); ho tirato la sciabica sulla spiaggia di Vietri (agg' sciavcat' , per dirla in buona lingua). Puoi ben immaginare quindi con quanto affetto (e nostalgia?) guardo queste scene che mi sono più che familiari, avendole vissute in prima persona. Già allora però qualcosa non mi quadrava: era il francobollo da 1 lira, con la sua officina piemontese. La mia percezione di un'officina, per giunta piemontese, già nei primi anni cinquanta era estremamente diversa: macchinario da lavorazioni meccaniche come torni, frese, brocciatrici, trapani a colonna erano quello che vedevo nell'officina davanti casa di mio nonno ad Omegna (aveva lasciato la campagna per fare il commerciante, di vino naturalmente): insomma, ben più che lima e morsa, e stiamo parlando di un'officina che operava nell'indotto dell'industria locale, non di quella di un' Olivetti, per rimanere in Piemonte. Questa sensazione di antiquato che mi dava il francobollo da una lira è stata poi ben descritta (da Franco Filanci?) molti anni dopo in un lavoro di analisi: ed è questo parere che, condividendolo, ho voluto trasmettere.
Michele

[Giovanni Piccione]

Scusa Cinzia sulla base di cosa affermi che il francobollo della Calabria raffiguri il "Golfo di Gioia sulla costa di Bagnara Calabra"?
Sono due posti distanti tra loro... ed a me sembra più la costa bagnarese che non quella di Gioia.

[mikonap]

Michele sono contento che queste piccole vignette, anche con te, riescono a superare le barriere del tempo proiettandoti in un'atmosfera in cui i la luce è più brillante, i colori più tersi e i profumi più intensi.

Dovevano avere una colla speciale che ti si appiccica all'anima legandosi ai ricordi più profondi.

Ho notato che questo avviene spesso per molti amici coetanei, i cui interessi sono lontanissimi dal mondo dei francobolli e degli annulli. Quando sanno che mi appassiana questo mondo la prima cosa che mi chiedono è se ho un Gronchi rosa . Io gli dico di no. Subito dopo si ricordano e mi chiedono come si chiamava quella bellissima serie dai colori sgargianti in cui si vedevano le Regioni d'Italia e vogliono sapere se l'ho ancora. Io apro un paio di grossi cassetti pieni e comincio a raccontare mentro li vedo attenti guardare ad uno ad uno, sotto la lente, quei pezzettini di carta colorata, presi anche loro nella macchina del tempo.
michele

[Ellas]

Scusa Cinzia sulla base di cosa affermi che il francobollo della Calabria raffiguri il "Golfo di Gioia sulla costa di Bagnara Calabra"?
Sono due posti distanti tra loro... ed a me sembra più la costa bagnarese che non quella di Gioia.

Secondo me siamo Attorno a Bagnara, ma in alto, non al livello del mare. Sullo sfondo si intravvedono 2 lingue di terra quella più lontana è la Sicilia, quella più vicina è Scilla.
Voglio rimarcare che avvicinandosi a Scilla, già dall'autostrada si gode un panorama unico. Forse è il più bel pezzo di costa che abbiamo in Italia. D'estate, nelle giornate limpide, vedere lo stretto fa girare la testa. Letteralmente.

[mikonap]

Scusa Cinzia sulla base di cosa affermi che il francobollo della Calabria raffiguri il "Golfo di Gioia sulla costa di Bagnara Calabra"?
Sono due posti distanti tra loro... ed a me sembra più la costa bagnarese che non quella di Gioia.

Secondo me siamo Attorno a Bagnara, ma in alto, non al livello del mare. Sullo sfondo si intravvedono 2 lingue di terra quella più lontana è la Sicilia, quella più vicina è Scilla.
Voglio rimarcare che avvicinandosi a Scilla, già dall'autostrada si gode un panorama unico. Forse è il più bel pezzo di costa che abbiamo in Italia. D'estate, nelle giornate limpide, vedere lo stretto fa girare la testa. Letteralmente.

Bagnara.jpg

michele

[mikonap]

10 L vista da Palmi.jpg

michele

[Cinzia62&]

Straordinario Michele !! Che meraviglia, è proprio la stessa vista!!

Lo ammetto la Geografia non è il mio forte e il mio proverbiale non senso
dell'orientamento è stato già largamente sperimentato da qualcuno del Forum
E allora??...ieri sono andata subito a controllare se Bagnara Calabra è dove mi ricordavo che fosse,
nel golfo di Gioia.....meno male è ancora lì, non l'hanno spostata
Sono davvero felice che questa serie riscuota tanto interesse, con interventi tutti molto
stimolanti. Chi dice mai che la filatelia è moribonda??? Io la vedo molto rosea... anche se
non troppo florida....



Cinzia

[maurizio]

Bel topic. Allora passiamo dall'altra parte della penisola, nelle Dolomiti con le Torri del Vajolet (M. 2821) nel gruppo del Catinaccio/Rosengarten in Trentino Alto Adige.

italiaallavoro_200_torri_del_vajolet.jpg

Dal Rifugio Re Alberto.

maurizio

[mikonap]

Questo gioco mi piace, così vediamo tutti i colori di cui vi parlavo, studiandoci nei dettagli le vignette.
Ribatto con quello vicino casa mia.

20L vig 2.jpg

vista aerea.jpg

20 L donn'Anna.jpg

michele