Posta Partigiana: Alto Varesotto

[el che]

Dell'Alto Varesotto sono state emesse due serie.

La prima non dentellata, del Settembre (?) 1944 ebbe qualche rarissimo utilizzo postale clandestino effettuato in quel periodo (buste conosciute della posta partigiana "COMANDO VALTRAVEGLIA LIBERATA" dei primi di Ottobre 1944). L'intera tiratura (4.000 serie) venne quasi del tutto distrutta dopo il rastrellamento nazi-fascista del 7 ottobre 1944. Rimanenza presunta di sole 400 serie complete. Non sono gommati e presentano al verso (nota comune in molte emissioni CLN) un ramo di quercia in violetto come timbro di controllo.

La seconda dentellata, emessa il 25 Aprile 1945 (?) ed anch'essa con tiratura di sole 400 serie, venne realizzata soprastampando i francobolli della RSI (Monumenti distrutti in coppie) e il c. 35 della Posta Pneumatica del Regno (Galilei). Di questa seconda emissione non si conoscono usi postali genuini.

Ovviamente non esistono decreti di emissione e l'unico documento conosciuto in proposito è un memoriale della Banda Partigiana Lazzarini operativa nella zona e reso pubblico nel 1946.

Per entrambe le emissioni falsi a go-go

[Fagios]

Anche se con un po' di ritardo, ringrazio moltissimo Virgilio per le informazioni veloci e precise.

Revised by Lucky Boldrini - November 2008

[Massimo Roma]

Sono indeciso se acquistare questa emissione di posta partigiana, secondo voi sono originali?
Grazie per le risposte

[arperm]

Ciao Massimo.
Di norma i francobolli CNL ,senza certificato sono al 90% falsi,comunque dall'immagine non è possibile capirlo,i falsi di questa emissione sono molti.e alcuni fatti abbastanza bene,perciò se il costo e minimo dubito dello loro bonta,se è un costo elevato,allora ci vuole il certificato.
Tra l'altro questa emissione al verso dovrebbe avere un timbro di controllo violetto,un ramo di quercia,anche se ciò non ne prova assolutamente l'autenticità.
Ciao Ermanno.

[somalafis]

Ma sei proprio convinto che queste etichette (secondo me largamente ''postume'') abbiano qualcosa a che vedere con la posta???

[Massimo Roma]

avevo già delle perplessità che grazie a voi sono divenute certezze, per cui desisterò dall'acquisto

[arperm]

Queste "etichette" secondo il catalogo Raybaudi-Errani,sono una delle poche emesse prima della Liberazione,non esiste nessun decreto,ma un memoriale della Banda Lazzarini(che operò nella zona)del 30 maggio 1946 che indica le tirature e le rimanenze dopo il rastrellamento nazi/fascista del 7 ottobre 1944.
Tanto per la precisione.
Poi ovviamente il valore postale delle stesse è tutto da dimostrare ,aimè vecchia diatriba.
ciao Ermanno.

[somalafis]

Queste "etichette" secondo il catalogo Raybaudi-Errani,sono una delle poche emesse prima della Liberazione,non esiste nessun decreto,ma un memoriale della Banda Lazzarini(che operò nella zona)del 30 maggio 1946 che indica le tirature e le rimanenze dopo il rastrellamento nazi/fascista del 7 ottobre 1944.
Tanto per la precisione.
Poi ovviamente il valore postale delle stesse è tutto da dimostrare ,aimè vecchia diatriba.
ciao Ermanno.

Caro Ermanno, so benissimo che chiunque e' libero di considerare valido cimelio da collezione quello che preferisce, ma nel caso specifico una volta tanto non sono riuscito a ''controllarmi''. Il fatto e' che, con il passare dei decenni, i testimoni diretti di quel periodo drammatico della storia d'Italia tendono a scomparire e cosi' vengono presi per buoni testi e affermazioni scritti ben dopo la Liberazione con finalita' di evidentissima ispirazione ''filatelica''. Non per nulla ''l'unico documento conosciuto e' un memoriale della Banda partigiana Lazzarini del 30 maggio 1946'', cioe' ben un anno dopo la Liberazione, nel periodo in cui - grazie ad alcune iniziative filateliche - si cerco' di legittimare a posteriori un sacco di bizzarre ''invenzioni''. Mio padre e' stato resisternte e partigiano e queste presunte emissioni le ha sempre guardate con il piu' totale scetticismo. La ''Banda Lazzarini'' era un piccolo gruppo di persone (una trentina) che vivevano e agivano alla macchia: ve li immaginate all'epoca organizzare una ''posta partigiana'', con tanto di francobolli clandestini e di timbri annullatori? E a quale scopo? Guardate la busta che e' fotografata sul catalogo Errani-Raybaudi, che dovrebbe essere stata spedita il 2 ottobre 1944 e si presenta bella pulita che sembra una FDC...Con tanto di timbro esplicativo a sancire la validita' dell'emissione (che bisogno ci sarebbe stato all'epoca?) e di nome e cognome del destinatario (roba da finire ipso facto dinanzi ad un plotone di esecuzione...). Il catalogo Errani-Raybaudi ricorda poi la data del 7 ottobre 1944 quando la formazione fu sorpresa quasi al completo e molti furono catturati e uccisi. Ma secondo lo stesso memoriale, i sopravvissuti sarebbero stati in grado nel 1946 di indicare ''le tirature e le rimanenze presunte'' dell'emissione...Francamente questo tipo di oggetti puo' essere testimonianza non tanto del periodo della Resistenza ma solo del clima e delle iniziative ''collezionistiche'' realizzate nei mesi successivi alla fine della guerra...

[Massimo Roma]

Molto interessante questo dibattito, concordo con Riccardo circa l'impossibilità di usare per posta queste etichette con tanto di nome del destinatario, non ci avevo mai pensato, anche se rimangono comunque affascinanti e testimoni di un periodo molto importante storicamente anche se drammatico...

[arperm]

Ciao Riccardo.
Guarda che sono d'accordo sulle tue considerazioni,questo periodo storico è talmente "incasinato"che qualsiai considerazione in merito ha la sua giustificazione.
Io da tempo mi sono messo "l'animo" in pace,ritenendo valido (anche se non certo)ciò che Errani/Raybaudi scrivono sui loro testi,d'altronde visto che nel campo sono(almeno per me) i massimi esperti in materia(se non gli unici),ritengo doveroso,anche per rispetto del loro imponente lavoro di studio/ricerca,seguire le loro indicazioni.
ciao Ermanno.

[marcadabollo]

Riccardo ha fatto un'analisi esemplare: è impensabile che i partigiani si mettessero ad organizzare qualcosa che immediatamente avrebbe palesato mittente, vettore e destinatario come "banditi". E poi questa posta dove sarebbe stata portata? Da un cascinale periferico d'un paese di alta valle ad una baita in alpeggio? Questi "cosi" poi in particolare potrebbero essere figli di quello stesso filatelista che per tutto il periodo bellico ha creato corrispondenze a bizzeffe e che, guarda un po', era proprio dell' Alto Varesotto!
Michele

[luciano garagnani]

Di norma i francobolli CNL ,senza certificato sono al 90% falsi

spesso anche quelli con certificato...

[Massimo Roma]

Michele chi era questo filatelista di cui parli? Ricordo di aver sentito qualcosa in merito, hai qualche notizia?
grazie

[marcadabollo]

Michele chi era questo filatelista di cui parli? Ricordo di aver sentito qualcosa in merito, hai qualche notizia?
grazie

Non sono in grado di risponderti su due piedi e ritrovare i riferimenti non mi è particolarmente facile. Ricordo però che molta della sua "corrispondenza provocata" era indirizzata ad una casa editrice di Dumenza, nell'Alto Varesotto.
Michele

[somalafis]

Non so se i personaggi sono gli stessi cui si riferisce Michele, ma basta sfogliare il catalogo Errani-Raybaudi per cogliere la ''parentela'' che lega molte emissioni e l'intensita' (perlomeno curiosa) della produzione di ''francobolli'' nell'area varesina che si affaccia sul lago Maggiore: oltre alle emissioni dell'Alto Varesotto ci sono quelle di Cuvio (con un timbrino di controllo che ricorda da vicino quello dell'Alto varesotto), quelle di Maccagno, quelle della Bassa Veddasca (''documentate'' sempre dallo stesso rapporto postumo della Banda Lazzarini) e quelle della ''DISPA'' (Zenna-Luino) e della ''Sacpi'' (Dumenza).....

Revised by Lucky Boldrini - February 2013

[ecas]

a tutti. Questa serie dell'Alto Varesotto potrebbe essere autentica, ma non ho confronti e pertanto vi chiedo come vi sembra. Al verso ha anche la stampa in violetto della foglia di quercia di prammatica. Una opinione?. Grazie.
Ezio

[cirneco giuseppe]

Ne ho anche io un paio di serie, con il timbrino dietro, però le ho sempre considerate non originali.
Un giorno o l'altro le manderò allo studio Raybaudi, così mi tolgo il pensiero.

[4_mori]

Ne ho visto un paio originali (perizia ray e caffaz, ma vado a memoria perché passati alcuni anni) ma le tonalità erano diverse, ricordo colori smorti/spenti.

[ecas]

Ne ho anche io un paio di serie, con il timbrino dietro, però le ho sempre considerate non originali.
Un giorno o l'altro le manderò allo studio Raybaudi, così mi tolgo il pensiero.

Ciao Giuseppe, al di là della originalità, voglio dire ammettendo che lo siano, che valore possono avere, visto che non le ho viste quotate da nessuna parte?
Grazie, Ezio

[ecas]

Ne ho visto un paio originali (perizia ray e caffaz, ma vado a memoria perché passati alcuni anni) ma le tonalità erano diverse, ricordo colori smorti/spenti.

Ciao Antonio e grazie per le notizie. In realtà solo il rosso ha un colore più vivo, le altre sono colori "tranquilli",