I ricordi di un collezionista - Le aste viste da...dentro!

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Antonello Cerruti
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Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

I ricordi di un collezionista - Le aste viste da...dentro!

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ricordate il film di Chaplin “Tempi moderni”?
I veri interpreti erano un insieme di macchinari fantastici che lavoravano incastrati uno nell’altro, perfettamente integrati e finalizzati allo scopo.
Gli stessi automatismi quasi irreali vengono messi in moto più volte l’anno per “costruire” un’asta filatelica.
Nel momento stesso il cui il banditore mette fine all’asta di primavera con la rituale frase “….l’appuntamento è per la prossima asta che si terrà nel mese di giugno...”, inizia la preparazione della nuova tornata di vendita.
Si comincia col verificare, in base ai realizzi, l’andamento del mercato e dei prezzi; poi ci sono già da descrivere i lotti arrivati tardi e che non hanno trovato posto nella vendita appena conclusa.
Intanto bisogna contattare i clienti che hanno manifestato l’intenzione di vendere le loro collezioni e andarli a visitare in tutta Italia.
Questo mentre il lavoro per la consegna e la spedizione delle migliaia di lotti venduti nell’asta appena terminata si incrocia con i pagamenti da incassare e con i conteggi a beneficio dei venditori.
E, sempre contemporaneamente, c’è la partecipazione ai più importanti convegni filatelici italiani e stranieri dove si incontrano collezionisti vecchi e nuovi e si stabiliscono con essi contatti e accordi.
I nuovi conferimenti cominciano ad arrivare quattro mesi prima dell’asta e, mentre i telefoni annunciano senza interruzione nuovi conferimenti e si iniziano le descrizioni.
C’è chi cataloga i lotti degli Antichi Stati, chi prepara i cartellini dei francobolli del Regno, chi è specializzato nella prefilatelia e chi passa settimane e mesi a valutare il lotti voluminosi, sommerso da albums, raccoglitori, pacchi e scatoloni, collezioni polverose e archivi sigillati dalle ragnatele.
Dapprima lentamente, poi con un incedere via via sempre più rapido, il grande lago del nuovo catalogo viene riempito da mille fiumi e fiumare, rivoli e ruscelli, torrenti e cascate di lotti di ogni tipo, paese e valore. Il materiale di decine e poi di centinaia di clienti viene raccolto, descritto, valutato, comparato, fotografato, elencato, ordinato, inserito nei computer e impaginato.
E l’asta assume la sua forma e la sua dimensione.
Un settore è troppo ricco? Si cerca di rinviare all’asta successiva una parte del materiale preparato.
Un altro capitolo può invece essere incrementato? Si contattano gli eventuali possibili venditori di francobolli di quel settore.
Manca il mandato del conferente X? E’ in amministrazione perché servivano dei dati! Dov’è finito il lotto 2527? Lo stanno fotografando di nuovo perché la foto era venuta scura! Il lotto 3680 è descritto male, manca il prezzo del catalogo.
Mattone dopo mattone, cioè lotto dopo lotto, l’edifico della nuova asta continua a crescere. Dapprima è un appartamento, poi una villa, poi un condominio e quindi un castello.
E la data dell’asta con le sue scadenze si avvicina in maniera sempre più veloce, alla reale velocità dei neutrini, quasi come una conferma della teoria della relatività.
Fra una settimana stop alle descrizioni, fra due settimane si va in stampa, fra un mese deve essere pronto il catalogo che deve poi essere spedito per corriere a migliaia di clienti in Italia e nel mondo.…..
Nel frattempo, si predispongono tutte le operazioni per organizzare al meglio la visione dei lotti: vengono studiati lo stivaggio dei lotti e la posizione dei tavoli che ospiteranno i clienti impegnati nel loro esame; si scelgono gli assistenti incaricati dei controlli di sicurezza; si organizzano i rinfreschi, i pranzi e le cene che, tradizionalmente, vengono offerti ai partecipanti alle vendite.
Il tutto in un andirivieni sempre più frenetico di incaricati, esperti, fotografi, dattiloscritte, impiegati, fattorini, consulenti, contabili, assistenti, ecc.
Come in un formicaio, tutti corrono senza fine e, solo apparentemente, senza uno scopo.
Poi, come per magia, ecco…. il catalogo è stampato e spedito; gli ordini – per posta, per telefono, per fax e per email – arrivano sempre più numerosi. E arrivano anche gli acquirenti, da tutt’Italia e passa ed essi la parola, anzi la paletta. Ma questa è un’altra storia che vi racconterò...

Antonello Cerruti

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