Cortesemente: è possibile avere informazioni riguardo questo valore di cui era programmata l'emissione ma che poi non vide la luce?
I clichè vennero preparati e poi destinati ad altri tagli cambiando il valore nel cartiglio? Lo schizzo veramente ben fatto da Massimiliano nel topic sulla massima distanza del c.45 mi ha fatto tornare in mente questa vicenda di cui ho letto qualcosa a riguardo nella notte dei tempi: ora penso sia più facile avere informazioni precise in questa sede
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Il 60 centesimi era nei programmi di emissione del 1850, poi a causa di una modifica nelle tariffe e la sua riduzione a 45 centesimi il francobollo da 60 cent venne cassato. I 60 centesimi furono inceneriti totalmente. Esistono solo delle ristampe (piuttosto difficili da trovare in vendita): Ne mostro una rara immagine in bianco e nero:
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Ci sono alcuni esemplari originali del 12 kreuzer superstiti,uno nuovo,alcuni nuovi annullati a penna o con la dicitura "FRANCO" (uno era in una recente asta Corinphila).Alcuni con probabili annulli di favore postumi (all'epoca si "nobilitavano" i francobolli con gli annulli).Comunque,in tutto,poche unità.
Il 60 centesimi non è giunto ai giorni nostri.
(Fonte Ferchenbauer).
B.
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Io ho letto questa notizia nel catalogo Vaccari, che riferisce che non tutti i fogli del 60 cent sono andati bruciati, ma che pochissimi esemplari (mi sembra di ricordare 100 fossero rimasti integri)si siano salvati. Se è vera questa notizia prima o poi usciranno, come con il foglio del 20 baj di Stato Pontificio. All'epoca la collezione di francobolli era molto in voga
Ho cercato quanto scritto in proposito nel catalogo Vaccari:
Scrive:"Con Decreto del 3.6.1850 la tiratura del 60 centesimi venne quasi completamente distrutta (499.920 esemplari).
Un modesto quantitativo di rimanenze della prima emissione (valore in centesimi) venne venduto per scopi collezionistici nel 1863/1864...
Quest'ultima frase si riferisce ai cinque valori ufficiali.
La dicitura "quasi completamente distrutta",lascia il tempo che trova.
Quanto ad un fantomatico mezzo foglio di 60 centesimi,visto l'immenso valore,il felice possessore l'avrebbe tirato fuori dal cassetto da tempo per realizzare,non pochi soldi...
Ci sono in giro delle ristampe del 60 centesimi,seppur rare.
Ad ogni modo,le informazioni riportate nel Ferchenbauer sono molto più affidabili di quanto scritto nel Vaccari.
B.
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Avete fatto una confusione terribile!!!!!! Il 60 centesimi fu distrutto e credo totalmente ancora nell'aprile\maggio del 1850 499.920 esemplari è un multiplo di 240 ! Non se ne è salvato nessuno!
La nota del Vaccari si riferisce alle rimanenze della prima emissione, erano queste 39 casse piene di francobolli ritirati in occasione della nuova emissione in soldi, esse vennero bruciate totalmente nel 1859.
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E' Vaccari che fa confusione:parla proprio di valori in centesimi (non della 5a emissione in soldi) nuovi venduti per scopi collezionistici e di parte della tiratura del 60 cent. che si sarebbe salvata. Magari,dovresti segnalargli l'errore.
img717.jpg
E' palese che Ferchenbauer la racconta giusta.
Ho solo ripreso quanto scritto da Vaccari per capire a cosa si riferisse Federico.
B.
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Ultima modifica di Tergesteo il 29 maggio 2012, 19:01, modificato 1 volta in totale.
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La decisione di eliminare il taglio del c.60 a favore del c.45 è sicuramente anteriore al 23 marzo 1850 dato che una istruzione ministeriale di quel giorno menziona già quest'ultimo. Il 23 aprile successivo una nuova circolare confermerà quanto sopra mentre i giornali del maggio 1850 continueranno a scrivere di taglio da c.60.
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