Il "Barone pazzo" - Storia di una folle passione

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Cinzia62&
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Il "Barone pazzo" - Storia di una folle passione

Messaggio da Cinzia62& »

E' la storia della stessa "folle" passione che ha colpito irrimediabilmente tutti noi..... :-)


Nel 1856 nella Guyana Inglese i francobolli che l'Inghilterra forniva abitualmente
vennero a mancare e il Governatore fece emettere alcuni francobolli dalle
primitive macchine a stampa del paese per fronteggiare l'ermergenza.
Riportava una barca a vela e il motto della colonia " Damus Petimus Que Vicissim"
" Diamo e chiediamo ci sia ridato".
Questo francobollo scomparve dalla circolazione finchè nel 1872 uno scolaro,
Vernon Vaughan, sfogliando della vecchia corrispondenza di famiglia,
scoprì un esemplare del francobollo della Guyana Inglese che incollò sul suo album di francobolli.
Vendette poi tutta la sua collezione ad un negoziante per sei scellini.

British_Guiana_13.jpg


Cominciò a diffondersi la fama di questo francobollo unico al mondo tanto che il nuovo
proprietario riuscì a venderlo per 155 sterline. E un giorno il francobollo si trovò di nuovo in vendita.
La sala era gremita, nonostante i presenti fossero consapevoli che avrebbero solo assistito senza poter competere.
Si sapeva, infatti, che tra i probabili acquirenti si trovava un gentlemaninglese inviato
dal Re Giorgio V che desiderava quel francobollo per la sua collezione personale.
L'atmosfera si fece più tesa quando si seppe che anche il re di Spagna
Alfonso XIII aveva inviato un suo rappresentante. Fu una lotta epica.
L'Inglese ancora lanciò la sua offerta: " Quattromila sterline".
Il banditore, impressionato nonostante la sua professionale impassibilità
balbettò " Quattromila sterline di..di..diciamo quattromila sterline. Chi offre di più?"
Gli sguardi si rivolsero verso il gentleman spagnolo che non nascose il suo imbarazzo,
segno evidente che le istruzioni ricevute non gli permettevano di rilanciare.
Allora da un angolo si levò una voce stridula che gridò " Cinquemila".
L'Inglese si volse. Chi poteva mai essere quel temerario?. Allora un collezionista presente
si chinò all'orecchio del rappresentante del Re Giorgio V e gli disse: " E' il " barone pazzo".
Inutile proseguire, quando ha posto gli occhi su un francobollo, si spinge fino ai limiti estremi e oltre, non mollerà".
L'inviato del re desistette.
Chi era dunque il compratore? :-)
Alla prossima......
Ciao: Cinzia
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P. Neruda
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Vacallo
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Vacallo »

Philipp la Renotière von Ferrary?
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

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CoguaroB
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da CoguaroB »

Il barone Roman Nicolaus von Ungern-Sternberg, in russo: Roman Fëdorovič Ungern fon Šternberg (Graz, 22 gennaio 1886 – Novonikolajevsk, 15 settembre 1921)?
Ciao: Ciao:
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ulisse
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Ciao a tutti.
Io la storia del 1 cent magenta la conosco così, è in inglese.

The 1856 one-cent "Black on Magenta" of British Guiana is regarded as the rarest stamp in the world, and until recently the most expensive. It is a rectangular stamp of black ink printed on magenta paper with the corners snipped off. With the corners clipped off, the stamp actually has an octagonal shape.
In the nineteenth century, the stamps of British Guiana were printed by a British printer, Waterlow & Sons. In early 1856, the stock of stamps was sold out before the fresh shipment from England arrived. The postmaster of British Guiana E.T.E. Dalton, needed stamps in a hurry so he asked the firm of Joseph Baum and William Dallas, publishers of the Official Gazette in Georgetown, to print an emergency issue. Dalton printed one-cent and four-cent stamps; the one-cent stamps were for newspapers and the four-cent stamps were for letters. On these stamps were printed the existing designs "the name British Guiana, the seal of the colon" a ship, and the Latin motto of the colony, "Damus Petimus que Vicissim", (translated as "We give and we seek in return"). Usually, stamps of different values of the same design were printed in different colours, but the printing firm did both values in black ink on coloured or "magenta" paper. Since the quality was very poor the postmaster, to prevent forgery, asked the post office workers to initial each stamp before selling it. Thus, as a security measure each stamp was initialed by a post office employee. (Known initials are "E.T.E.D." for Dalton, "E.D.W" for Wight, "W.H.L." for Lortimer and "C.A.W."for Watson).
In 1873, Vernon Vaughan, a 12-year-old Scottish schoolboy collector living in Georgetown, discovered the octagon-shaped one-cent "Black on Magenta", postmarked April 4, 1856, among some family papers. It was in poor condition, ink-smudged and slightly damaged and bore the initials "E.D.W". He soaked out the stamp and kept it in his album with his other stamps.
Shortly thereafter, Vaughn decided to sell it in order to purchase foreign stamps. He sold it to N. R. McKinnon, a local collector, for six shillings, which at that time was less than one US dollar. Five years later, McKinnon sold his entire collection to his friend Wylie Hill who lived in Glasgow, Scotland. Some time later, a London stamp dealer, Edward Pemberton, studied the collection and identified the one-cent Black on Magenta as a rare stamp. Hill later sold it to Thomas Ridpath, a dealer in Liverpool, England, for 120 British pounds.
In the early 1900s this dealer then sold it to the Frenchman Count Philip La Renotiere Von Ferrari, the most well-known stamp collector at that period, for 150 pounds. After Ferrari's death in 1917, his collection was auctioned in Paris between 1921 and 1925. In one of these auctions, the stamp was purchased in 1922 by millionaire Arthur Hind of Utica, New York, for 7,343 British pounds. Around that time, rumours circulated that because Hind was obsessed with the stamp, he had bought a second one-cent Black on Magenta and destroyed it so that his remaining one- cent Black on Magenta would remain as the only one in the world.
Arthur Hind died in 1933 and left his stamp-collection as a part of his estate. His widow, however, claimed that the one-cent British Guiana stamp had been given to her by her husband. The court upheld her claim and in 1940 the stamp was sold to Frederick Small, an Australian living in Ft. Lauderdale, Florida, for a price ranging between US$40,000 to US$75,000.
In an auction held by Robert Siegel Galleries in 1970, the stamp was sold for $240,000 to Irwin Weinberg and a group of investors from Wilkes Barre, Pennsylvania. The one-cent Black on Magenta remained in their collection for ten years when John E. du Pont of Philadelphia, Pennsylvania, bought it at an auction for $935,000.
Meanwhile, the four-cent British Guiana magenta stamp, printed in the same batch in 1856, ranges in value from $7,500 to $60,000.


:cof: :cof:
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Marino

Sostenitore dal 2010

Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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maupoz
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da maupoz »

Cinzia62& ha scritto:
Cominciò a diffondersi la fama di questo francobollo unico al mondo tanto che il nuovo
proprietario riuscì a venderlo per 155 sterline. E un giorno il francobollo si trovò di nuovo in vendita.

Chi era dunque il compratore?

Alla prossima......
Ciao: Cinzia



Ciao: Ciao:


riempiamo la storia con un qualche immagine ??



In the early 1900s this dealer then sold it to the Frenchman Count Philip La Renotiere Von Ferrari, the most well-known stamp collector at that period, for 150 pounds

Agli inizi del 1900 il concessionario poi lo ha venduto al conte francese Filippo La Renotiere Von Ferrari, il collezionista di francobolli più conosciuto in quel periodo, per 150 sterline


A quanto leggo ......

di chi era


von FERRARI.JPG





.... e non era l'unico .... che avesse.....



clik sull'immagine per ingrandire

collezione FERRARI.JPG






MA CHI L'HA COMPERATO ..................


Ciao: Ciao:
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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Cinzia62&
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Cinzia62& »

:-) :-) :-)

Eh eh.... chi l'avrà comprato?? Non linciatemi... :-))
Era proprio lui. :clap: :clap: .. Philip la Renotière von Ferrary
Purtroppo in rete si trovano pochissime notizie. Wikipedia
stessa come Ulisse riporta dice che comprò il francobollo per 150
sterline ma non specifica in quale circostanza avvenne la vendita. Non
vi sembra strano che un francobollo acquistato presumibilmente tra il
1905 e il 1910 , già da tutti conosciuto come unico al mondo, potesse
essere venduto per soli 150 pounds, la cifra della transazione
precedente.? Inoltre non si dice nulla neppure sulla questione molto
controversa della sua enorme eredità ...sicuramente la vita di questi
personaggi è sempre avvolta nel mistero e nella leggenda, ma noi
vogliamo scoprirne qualcosa di più...


Ancora non si erano conclusi i festeggiamenti per la fine della Grande Guerra
che la stampa diffuse una notizia

"In un appartamento parigino situato in Rue de la Varenne a Parigi è
stata scoperta la più ricca e perfetta collezione di francobolli del
mondo. Essa riunisce più di 120000 pezzi e, secondo quanto
affermano gli esperti in materia, sarebbe assolutamente completa. E'
risaputo che il primo francobollo è stato emesso a Londra il 6 Maggio
1840 e che valeva un penny. Da questo primo francobollo agli ultimi
messi recentemente in circolazione, nessuno manca in questa
eccezionale collezione. Il più straordinario è che nessun erede si è
ancora presentato per reclamare un simile tesoro. Il suo proprietario, il
barone Philip La Renottière von Ferrari, è morto durante la guerra e
precisamente nel 1917 in una casa di salute svizzera e da allora la
collezione non appartiene a nessuno. Il barone non ha lasciato
testamento e tutte le ricerche di probabili eredi, compiute fino ad ora,
sono rimaste infruttuose
"

Una tale notizia provocò una grande emozione nel mondo dei filatelici
dove il " barone pazzo" era conosciutissimo.
Beh credo che un pò pazzo lo fosse....scopriremo il perchè..... :-)
Ciao: Cinzia
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P. Neruda
P.Sandro
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Iscritto il: 14 luglio 2007, 10:49

Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da P.Sandro »

Successivamemente il francobollo della Guinea Inglese passò di mano ad Arthur Hind (industriale americano).
P.S. Informazione letta dalla stessa fonte.

Complimenti Cinzia, i tuoi topis sono sempre interessanti.


Ciao:
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parma63
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da parma63 »

Ciao
a proposito di ..... leggendo da Wikipedia troviamo questa frase

Ferrary started collecting in his youth, then inherited a great fortune of approximately 120,000,000 French francs, which he dedicated to the purchase of rare stamps and coins.

Ora vi chiedo : 120 Milioni di Franchi Francesi (siamo nel 1870 , piu' o meno) a quanti Milioni (o Miliardi) di Euro potrebbero corrispondere oggi ?

a presto

Ciao: Ciao: Ciao: Ciao:

Danilo

Ps scusate l'OT
Bolognesi Danilo Ciao: Ciao: Ciao: Ciao: Ciao:
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Andrea61
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Andrea61 »

Nel 1870 c'era la parità monetaria tra Lira Italiana e Franco Francese (e altre monete).

Considerando che nel 1870 la lettera per l'interno costava 20 cent e oggi 60 cent, in primissima approssimazione potremmo dire che 1 Lira nel 1870 aveva il potere d'acquisto di 3 euro di oggi. Naturalmente avere un'equivalenza reale è un'operazione più complessa, ma questo tanto per endere un idea.
Andrea

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parma63
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da parma63 »

Andrea61 ha scritto:Nel 1870 c'era la parità monetaria tra Lira Italiana e Franco Francese (e altre monete).

Considerando che nel 1870 la lettera per l'interno costava 20 cent e oggi 60 cent, in primissima approssimazione potremmo dire che 1 Lira nel 1870 aveva il potere d'acquisto di 3 euro di oggi. Naturalmente avere un'equivalenza reale è un'operazione più complessa, ma questo tanto per endere un idea.



Grazie Andrea !
Quindi , per approssimazione, potrebbero corrispondere a 360 milioni di Euro ... non male, come eredita' , per un ventenne !!

Danilo
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maurino
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da maurino »

Sono d'accordo con Andrea,ma solo in buona approssimazione, perché il potere d'acquisto era notevolmente inferiore. Secondo questo sito http://numismatica-italiana.lamoneta.it/sval.php 120.000.000 ( centoventi milioni ) di lire nel 1947, quando si era già vista una certa inflazione, corrispondono a lire 4.576.035.346 (quattro miliardi e seicento milioni più o meno). Paragonarlo alla lira del 1870 penso che sia qualcosa di mostruoso.

Ciao: Ciao: Ciao: Ciao:
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eugenioterzo
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da eugenioterzo »

Questo signore ( Philip La Renotiere Von Ferrari) era il figlio del Duca e della Duchessa di Galliera, famiglia ricchissima, che donò il loro patrimonio alla città di Genova (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e tutti gli arredi oggi valutati miliardi di euro), il Duca regalò nella seconda metà dell'ottocento 20 milioni in oro per la costruzione della diga del porto, oggi alcuni dei lasciti sono in condizioni pietose (Villa duchessa di Galliera con un parco in condizioni da farci vergognare) mentre l'Ospedale Galliera ancora funziona.
Il monumento al Duca smontato alcuni anni fà, per i lavori della metropolitana oggi è nei magazzini in attesa di essere ricollocato.
Scusate se approfitto dell'argomento per citare questa grande e generosa famiglia.
Eugenio
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Cinzia62&
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Cinzia62& »

Aiuto, aiuto...... :-)) credo che ci stiamo incamminando su un terreno a dir poco minato, pieno di buche, anzi di voragini :-) Dico questo perchè ho provato a confrontare le notizie che ho raccolto con quello che si trova in Google che è pochissimo e anche quel poco spesso si contraddice..pare ci siano dubbi anche sulla sua data di nascita, e viene dipinto come un uomo del mistero. E' graditissimo, qualsiasi contributo che non compare su Internet e che possa aggiungere dei puzzles a questo quadro molto scomposto. Un grazie di cuore, quindi ad Eugenio.
Addirittura viene considerato di nazionalità francese, mentre visse si a Parigi, ma di fatto era suddito dell'Impero Asburgico. I misteri sono molti e con un mistero finirà questa storia... il mistero di un francobollo greco che cercò per molti anni alla fine della sua vita e del quale non ho trovato traccia .
A domani
Ciao: Cinzia
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P. Neruda
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eugenioterzo
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da eugenioterzo »

Il nostro personaggio ebbe attriti enormi con la propria famiglia, a tal punto che decise di assumere il nome la Rènotier e prese la cittadinanza francese staccandosi dalla famiglia.
Dopo la sua morte il Governo francese intervenne per questioni di tasse le sue collezioni andarono vendute all'asta.
Ricordo queste notizie, perchè le ho lette da qualche parte.
Collezionava di tutto, aveva a disposizione un'intero piano del palazzo di Parigi e comprava in continuazione, sono famosi i francobolli falsi che gli affibiarono, ma come sempre la fortuna aiuta gli audaci, anche i suoi falsi ottennero alle aste prezi favolosi.
Eugenio
Ultima modifica di eugenioterzo il 19 settembre 2012, 23:54, modificato 1 volta in totale.
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eugenioterzo
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da eugenioterzo »

Aggiungo qualche particolare:
Nel 1878 a Liverpool acquistò il leggendario One Cent carminio e nero, l'unico esemplare superstite di una serie provvisoria per l'affrancatura di giornali, emessa nel 1858 nella Guyana Britannica.
Gli costò 3750 fr., somma mai pagata sino ad allora per un singolo francobollo: quando andò all'asta nel 1922, fu "battuto per 300 mila franchi, mentre nel 1980 in un'asta battuta al Waldorf-Astoria di New York, il francobollo passò di mano ad un acquirente innominato per la somma di 850,000 Dollari ( 1105 milioni al cambio di 1300).
Nel suo testamento aveva valutato la collezione di francobolli 20 milioni di franchi mentre la collezione di monete di pari se non addirittura di superiore valore.
Sulla vita di Filippo ho altre notizie ma credo non servano.
Eugenio
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Cinzia62&
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Cinzia62& »

Caro Eugenio
le notizie conosciute sono molto discordanti, come si può notare. Gli elementi che ho raccolto convergono affinchè si collochi la famosa asta ai primi del Novecento. Nel 1878 erano passati troppo pochi anni dalla scoperta del francobollo perchè se ne potesse conoscere il valore e pagarlo cifre considerevoli. Non poteva essere cittadino francese poichè scappò dalla Francia durante la guerra proprio perchè Tedesco.
Nel 1914, infatti, Philipp riusci fuggire a Zurigo e anche le circostanze della fuga sono legate alla ricerca di un francobollo, un raro francobollo greco
Morì nel 1917 in una clinica.

"Le autorità avevano messo i sigilli all'appartamento parigino al numero 37 di Rue de Varenne appena dichiarata la guerra ed effettivamente i beni del barone erano considerati come proprietà appartenente ad uno straniero di nazionalità nemica. Dopo la guerra, non presentandosi il barone a reclamare i propri beni, si procedette ad un inventario e si scoprì la famosa collezione. Allora vennero pubblicati molti annunci allo scopo di trovare figli o eredi, ma nessuno si presentò.
Giunse a Parigi un inviato del governo tedesco : secondo un testamento redatto dieci anni prima il Barone aveva legato la sua collezione all'amministrazione delle poste tedesca. Si era venuti a conoscenza della morte del testatore, da ciò l'invio del delegato per prendere possesso della collezione.
Ma le cose non erano così facili. Secondo la legge francese tutti i beni requisiti durante la guerra non dovevano più uscire dalle mani del governo francese . Quindi la collezione venne messa in vendita dal Governo francese stesso. Tra il 1921 e il 1925 si sussegguirono diverse aste e vennero raccolti 100 milioni di franchi che la Francia accreditò alla Germania. L'esemplare della Guinea Inglese venne acquistato da un industriale americano, Arthur Hind per 7343 sterline".




Philipp fin da bambino era cagionevole di salute, sempre ammalato e costretto a letto. La madre gli comprò una piccola collezione di francobolli e a dieci anni cominciò ad occuparsi tutti i giorni della raccolta. La passione e l'ossessione per essa crebbero a tal punto che già da adolescente il mondo esterno per Philipp non esisteva più.
Alla morte del padre, ancora giovane, ereditò una cospicua fortuna e alla morte della madre divenne ricchissimo. Nonostante fosse spesso costretto alla sedia a rotelle, cominciò ad intraprendere lunghi viaggi alla ricerca dei francobolli mancanti: dall'estrema Russia ai confini della Cina, dall'Australia all'Africa, viaggiava accompagnato dai domestici personali e da due filatelici sempre alle sue dipendenze. Naturalmente prendeva parte a tutti gli avvenimenti filatelici, specialmente alle vendite. Stava seduto in un angolo sulla sedia a rotelle pronto a rilanciare sul pezzo ambito. Si racconta fosse introverso, scostante, non parlava d'altro che di francobolli e quando non viaggiava, passava tutta la giornata chiuso nello studio a leggere e a informarsi sulle novità filateliche dei singoli Stati e preparava i viaggi o raccoglieva informazioni per poterli reperire...spinto da una mania ossessiva e aiutato dall'enorme fortuna stimata in più di 500 milioni di franchi, comprò tutti i singoli francobolli fino allora emessi comprese le rarità . Nel 1914 era sulle tracce di un raro francobollo Greco. Viaggiò i primi mesi dell'anno in Grecia ma tornò con le pive nel sacco e per questo si chiudeva imbronciato e intrattabile nel suo studio. Non si curava di ciò che succedeva nel mondo, degli eventi tragici che avrebbero portato alla guerra, viveva solo per i suoi francobolli, soprattutto per quelli che gli mancavano........
Ciao: Cinzia
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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Plinio Richelmi »

Siete sicuri che ne esiste un solo esemplare ?

:-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))

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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Plinio Richelmi »

BR GUYANA 04.jpg


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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da Plinio Richelmi »

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Re: Il " Barone pazzo" storia di una folle passione

Messaggio da giannicarraro »

Buongiorno Cinzia,
complimenti per i suoi articoli (sempre interessanti e ben documentati). Per quanto riguarda l'ultimo (il"Barone pazzo") se può interessarle posso prestarle il catalogo di tutte le vendite della collezione del Barone Ferrarì con tutte le foto e i relativi realizzi. Se verrà a FilateliCa la settimana prossima sarà per me un piacere conoscerla e portarle il libro. Mi faccia sapere. Cordiali saluti Gianni Carraro.
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