Province Napoletane - Le tariffe postali

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Roscianum
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Province Napoletane - Le tariffe postali

Messaggio da Roscianum »

Ciao: a tutti, probabilmente mi ripeterò ma non mi è chiara ancora la tariffazione in periodo Regno d'Italia. Dunque come sappiamo per agevolare la popolazione delle Province rimase in vigore la tariffazione in grana con la lettera semplice a 2 grani.
Dove mi impiccio è per i porti superiori:
periodo borbonico scatti "in fogli" (2gr. un foglio, 3 gr. un foglio e mezzo, 4gr. due fogli)
periodo italiano scatti "per peso" (2gr. lettera 1° porto fino a 10 grammi) ma poi? come procedeva la tariffazione?
Per capirci vi posto due esempi:
a)
Cosenza 1 gr. n°19c nero intenso + 2 gr. n°20b azzurro, cerchio piccolo ripetuto del 02 Dic. 1861 e bollo Tassa per insuf. affranc. cerchio piccolo e segno di tassazione.jpg

lettera affrancata per 3 gr. e tassata per 1 gr. (totale 4gr.) se fossimo in periodo borbonico la risposta sarebbe stata semplice: lettera due fogli, ma essendo in periodo italiano i 4gr. a che corrispondono (lettera 2° porto? quanti grammi o 3° porto?);
b)
Cosenza 2 gr. coppia n°20 azzurro chiaro, doppio cerchio ripetuto del 02 Ago. 1861.jpg

lettera affrancata per 4 gr. stesso dubbio di cui sopra.

Sono sicuro di essermi incasinato e forse di non essere riuscito ad esprimere chiaramente i miei dubbi, nel caso qualche lungimirante amico riuscisse a disincasinarmi :-)) gliene sarei grato.
Ciao: Nilo
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pasfil
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Re: Considerazioni sulle tariffe in periodo PN

Messaggio da pasfil »

Roscianum ha scritto:Ciao: a tutti, probabilmente mi ripeterò ma non mi è chiara ancora la tariffazione in periodo Regno d'Italia. Dunque come sappiamo per agevolare la popolazione delle Province rimase in vigore la tariffazione in grana con la lettera semplice a 2 grani.
Dove mi impiccio è per i porti superiori:
periodo borbonico scatti "in fogli" (2gr. un foglio, 3 gr. un foglio e mezzo, 4gr. due fogli)
periodo italiano scatti "per peso" (2gr. lettera 1° porto fino a 10 grammi) ma poi? come procedeva la tariffazione? Dall'1 marzo 1861 scorda la questione del foglio, foglio e 1/2, 2 fogli,etc..., considera lettere sino a grammi 10=2 grana; sino a grammi 20=4 grana, etc...
Per capirci vi posto due esempi:
a)
Cosenza 1 gr. n°19c nero intenso + 2 gr. n°20b azzurro, cerchio piccolo ripetuto del 02 Dic. 1861 e bollo Tassa per insuf. affranc. cerchio piccolo e segno di tassazione.jpg
lettera sino a 20 grammi (doppio porto) tassata per grano 1 a completamento della tassa mancante, perchè come detto del peso sino a grammi 20=4grana
lettera affrancata per 3 gr. e tassata per 1 gr. (totale 4gr.) se fossimo in periodo borbonico la risposta sarebbe stata semplice: lettera due fogli, ma essendo in periodo italiano i 4gr. a che corrispondono (lettera 2° porto? quanti grammi o 3° porto? è ancora più semplice perchè non dobbiamo considerare più l 1/2 foglio, quindi raddoppia di 2 grana per ogni 10 grammi in più e sino al max di grammi 50 di peso );
b)
Cosenza 2 gr. coppia n°20 azzurro chiaro, doppio cerchio ripetuto del 02 Ago. 1861.jpg

lettera affrancata per 4 gr. stesso dubbio di cui sopra. (come detto: lettera doppio porto, sino a 20 grammi di peso).
Sono sicuro di essermi incasinato (Nilo, anche qualche autore ha scritto cose diverse e se l'hai letto, ti copisco) e forse di non essere riuscito ad esprimere chiaramente i miei dubbi, nel caso qualche lungimirante amico riuscisse a disincasinarmi :-)) gliene sarei grato.
Nilo_.jpg


Ciao: Nilo
Ciao: Ciao: Ciao: pasfil
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Roscianum
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Re: Considerazioni sulle tariffe in periodo PN

Messaggio da Roscianum »

Ciao: Come sempre un sentito grazie a Pietro che anche stavolta mi ha disincasinato. Ho provveduto per bene ad appuntarmi il tutto in modo da non ricadere più nello stesso dubbio.
Dubbi che credo avevano anche gli utenti del tempo, infatti la prima lettera (quella affrancata con 3 grani) credo sia stata di un foglio e mezzo (o foglio + allegato) ed il mittente attenendosi alla tariffazione borbonica l'abbia affrancata per 3 grani non considerando il peso che doveva essere superiore ai 10 grammi. Giusta questa ricostruzione?
Un saluto a Pietro ed a tutti.
Ciao: Nilo
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Roscianum
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Re: Considerazioni sulle tariffe in periodo PN

Messaggio da Roscianum »

Ciao: a tutti
ci risiamo, credevo che Pietro mi avesse sciolto gli ultimi dubbi sulle tariffe in periodo Regno d'Italia ed invece un caro amico mi ha postato l'immagine di questa splendida lettera
Rogliano 43.jpg

Scontando i 10 grana per l'assicurazione avremo 33 grana per il peso, che applicando la tariffa agevolata per corrispondenze all'interno delle Province dovrebbe corrispondere ad un 16° porto (peso tra 550 e 600 grammi) che però dovrebbe scontare 32 grana (fino al 5° porto scatti di 10 grammi e dal 6° porto in poi scatti di 50 grammi, mentre lo scatto della tariffa era sempre di 2 grana) spero di non aver detto fesserie e quindi se questa è la progressione della tariffazione non dovrebbero esistere tariffe con numero finale dispari :mmm:
Attento Vostre opinioni in merito.
Nilo
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apache
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Re: Considerazioni sulle tariffe in periodo PN

Messaggio da apache »

Ciao: Nilo

essendo un involucro di plico spedito alla cancelleria di una corte civile, è possibile che si accompagnasse a voluminosi allegati ( anche stampe) di cui non sappiamo il peso. E’ possibile che sia stata affrancata insufficientemente di un grano e non tassata all’arrivo, oppure che nelle lettere per l’interno dell’ex Regno gli impiegati postali applicavano ora la tariffa borbonica,
ora quella sarda a seconda della convenienza, e quindi consideravano anche il “mezzo porto”, con cui spesso si giustificano le tariffe di 9 o 7 grana.

Ciao: Ciao: Ciao: Apache
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Roscianum
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Re: Considerazioni sulle tariffe in periodo PN

Messaggio da Roscianum »

apache ha scritto:Ciao: Nilo

essendo un involucro di plico spedito alla cancelleria di una corte civile, è possibile che si accompagnasse a voluminosi allegati ( anche stampe) di cui non sappiamo il peso. E’ possibile che sia stata affrancata insufficientemente di un grano e non tassata all’arrivo, oppure che nelle lettere per l’interno dell’ex Regno gli impiegati postali applicavano ora la tariffa borbonica,
ora quella sarda a seconda della convenienza, e quindi consideravano anche il “mezzo porto”, con cui spesso si giustificano le tariffe di 9 o 7 grana.

Ciao: Ciao: Ciao: Apache



Grazie ad Apache per la spiegazione dell'importo della tariffa e della modalità "mista" degli impiegati di usare a discrezione sia la tariffazione Italica che quella Napoletana.
La storia postale del Regno di Napoli ha un quid in più rispetto agli altri antichi stati: la fantasia :-)) che la rende imprevedibile ed affascinante.
Ciao: Nilo

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