Moduli di servizio a stampa completati a mano

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno d'Italia e del periodo di luogotenenza.

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andy66
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Moduli di servizio a stampa completati a mano

Messaggio da andy66 »

Vi sottopongo questa lettera spedita l'8 Agosto 1945 da Campo SanMartino PD a Piacenza e affrancata con 50 c. Imperiale P.A. singolo.
Ora io non riesco a racapacitarmi con la tariffa. Teoricamente dal 1.7.45 doveva essere applicata la tariffa luogotenenza (3° periodo tariffario) per Stampe fra sindaci, come indicato sul timbro in basso a sx "Mod. di servizio e stampa completati a mano e equiparato a stampa". Ma in questo caso doveva essere affrancata con 20 cent., oppure al massimo 40 cent. se fosse considerata stampa normale. Anche considerando il documento fosse stato affrancato ancora con le tariffe della RSI, le suddette erano di 10 e 20 cent.
A questo punto, andando a controllare tutte le tariffe che prevedevano 50 cent. nel periodo, in Luogotenenza non c'è nessuna corrispondenza mentre in RSI ci sarebbe la lettera fra sindaci.
La mia teoria è questa: essendoci nel periodo molta confusione tra vecchi e nuovi regolamenti, la lettera è stata affrancata come tale anzichè come stampe con la vecchia tariffa. Probabilmente all'arrivo non è stata tassata poichè è stata considerata effettivamente stampa e l'importo era comunque coperto.
Vostri pareri?
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Andy66

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cesare
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da cesare »

Nel periodo tariffario in questione la tassa postale dovuta per i moduli di servizio compilati a mano........ era come per le stampe , appunto, di 40 centesimi.
Erroneamente, a volte, i Sindaci o Enti statali similari applicavano una indebita autoriduzione del 50 %.
Non inconsueto trovare oggetti similari affrancati per 20 centesimi.
Personalmente, non ne ho mai vista una di tassata, ma questo è altro discorso.

Nel Veneto i valori di luogotenenza arrivarono con il contagocce.
I bassi valori reperibili, non ovunque, erano senz'altro il 20 centesimi dell'emissione romana del giugno '45.
Scarsi i valori da 30 cent, poco reperibili i valori da cent 10 e 20 di Novara.
Spesso utilizzati i valori della vecchia imperiale e i residui valori della ex RSI monumenti distrutti, tollerati nell'uso almeno per tutto l'anno in corso.


Il cent 50 pegaso aveva poi anche il pregio di non recare il simbolo del decaduto Regime.

A mio parere si tratta di una semplice fisiologica affrancatura in eccesso.
maurizio
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andy66
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da andy66 »

Quindi non doveva essere affrancata 20 cent. come per le stampe tra amministrazioni pubbliche? In questo caso è facile come tu dici che sia stata affrancata in eccesso per mancanza fb adeguati.
Il documento non è certo una rarità, l'ho preso più che altro perchè mi piaceva l'annullo azzurro!
Andy66

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cesare
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da cesare »

La tariffa dimezzata delle stampe, riconosciuta ai carteggi tra Comuni per questioni di leva, di stato civile o statistica era soggetta a precise e ristrettive condizioni, descritte minuziosamente nel Regolamento postale ma di tutt'altro che univoca interpretazione.

Secondo me, i Sindaci, ovviamente, interpretavano a loro favore; gli impiegati postali, nella loro funzione di controllo,invece, erano molto più rigidi e restrittivi.
Fatto stà che nelle corrispondenze tra Sindaci per le motivazioni di servizio cui sopra, troviamo le tariffazioni più disparate.
Nello stesso modulo affrancato e inviato quale stampato a tariffa ridotta, possiamo trovare la rispedizione con affrancatura e tariffazione come per manoscritto ridotto.
Difficile stabilire quanto ciò sia nel pieno rispetto del Regolamento, errata interpretazione o semplicemente dettato dalla tollerata consuetudine.

Il Testo della Circolare del 1929, cui fa riferimento il bollo a tampone apposto sui pieghi in oggetto, è senz'altro riportata nei Bollettini Postali dell'anno VII°.
Se interessa, nei prossimi giorni, cercherò di riportarla integralmente.

Un caro saluto a tutti.
maurizio
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andy66
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da andy66 »

Infatti, confermo che tutte le volte che mi ritrovo davanti un documento postale spedito tra amministrazioni pubbliche, capirne la tariffa applicata è sempre un rebus! Stampe, stampe a tar. ridotta, lettere e cartoline postali normali e a tar.ridotta, manoscritti normali e a tar.ridotta... tutte queste combinazioni mi sono capitate, senza capirne bene il motivo. L'unica cosa di cui sono certo è che non ho mai trovato uno di questi documenti tassato dall'aministrazione postale per errata tariffazione.


bye
Andy66

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cesare
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da cesare »

Buona giornata a tutti.
Riprendo il tema del carteggio tra Sindaci che ritengo possa essere argomento di un certo interesse a cui mi auguro altri amici vorranno portare il loro contributo attivo.

I pieghi dei carteggi tra sindaci, muniti di contrassegno, dovevano essere consegnati aperti all'impiegato dell'ufficio postale, il quale provvedeva alla verifica dei requisiti normativi che abilitavano, eventualmente, l'Ente mittente ad usufruire della tariffa più conveniente.
La responsabilità dell'operazione, quindi, gravava “gerarchicamente” sull'ufficio postale di partenza
e in subordine sull'impiegato responsabile materialmente, che nella nella pratica pagava l'errore di persona, di solito con ammenda.
(Sarebbe interessante reperire un modello di ammenda al personale cui si facesse esplicito riferimento all'infrazione cui accenniamo).
Non escluderei comunque, in particolar modo nei piccoli comuni, una sorta di “solidarietà” dell ' impiegato postale con l'Ente locale.

Riguardo l'eventuale tassazione, mai riscontrata, ritengo probabile, nell'ignoranza delle precise normative, che si provvedesse alla restituzione del piego all' Ente mittente per l'adeguamento tariffario, nel caso fosse passato “inosservato” al preventivo controllo dell'ufficio di partenza.
Di contempo la multa al personale responsabile, oltre che deterrente, serviva anche al “rimborso” del danno arrecato alle finanze postali.
L'eventuale tassazione al Comune destinatario, per insufficiente francatura, sarebbe stata ben difficilmente esigibile. Scontato il rifiuto, certo l'ulteriore gratuito carico di lavorazione postale.

Che ne pensate?
maurizio
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andy66
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da andy66 »

Sì, secondo me bisognerebbe approfondire l'argomento riguardo alle corrispondenze tra uffici pubblici. Anche se sono oggetti del tutto comuni e sicuramente un pò snobbati o ignorati dai più


Ciao: Ciao:
Andrea
Andy66

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cesare
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Re: Luogotenenza, quesito tariffa

Messaggio da cesare »

La Rassegna delle Poste dei Telegrafi e dei Telefoni – fascicolo 3 - 1929

104. Carteggio dei Podestà (Circolare n. 477675/697 S.I.C. del 14 febbraio 1929, VII, diramata dalla Sez.IV, Div I, Sez I)

“Pervengono frequenti reclami da parte dei Podestà perché gli uffici postali rifiuterebbero di riconoscere il carattere di stampe ai certificati elettorali e ai moduli di servizio predisposti a stampa e riempiti a mano con le indicazioni consentite.
Si ritiene, pertanto, opportuno rammentare, ancora una volta, che le eccezioni di cui all' articolo 78 del Regolamento generale, riprodotto agli articoli 126 e 127 dell'istruzione per il servizio delle corrispondenze postali, riguardanti le stampe in genere spedite dai privati, sono ugualmente applicabili agli stampati spediti dai Podestà.
In conseguenza, a norma delle lettere a) e c) del detto articolo 127, i certificati elettorali, come pure i diplomi, i certificati e gli atti in genere rilasciati in forma autentica su moduli a stampa completati a a mano da enti morali e da uffici e istituti cui sono affidati pubblici servizi, debbono sottoporsi al trattamento delle stampe purchè le aggiunte siano limitate a quelle strettamente necessarie alla completa intelligenza del testo e non abbiano carattere di corrispondenza epistolare.
A maggior chiarimento, si avverte che la disposizione di cui alla lettera c) concerne soltanto i documenti aventi carattere di pubblica attestazione, come sarebbero gli atti di nascita, di morte, di matrimonio, le carte d'identità, le tessere di riconoscimento, i libretti ferroviari, ecc., purchè spediti senza lettera di accompagnamento .
I moduli, invece, riferentesi alle relazioni di servizio fra uffici diversi, quando le aggiunte e le modificazioni apportatevi non siano consentite dai citati articoli 126 e 127 , debbono, a seconda dei casi, sottoporsi al trattamento delle lettere o a quello dei manoscritti.
Pregasi di dare precise disposizioni ai dipendenti uffici, con diffida che le trasgressioni alle norme che precedono saranno punite con ammende non inferiori a L.2”
-----------
Nel sito http://www.postaesocieta.it, a riguardo, c'è un riferimento al 1928, data in cui, con l'istituzione del Podestà, furono compresi nella riduzione i manoscritti ed eliminati i moduli a stampa completati a mano,..........tutte le precedenti disposizioni sono abrogate.

Manca, purtroppo il preciso riferimento normativo......

Revised by Lucky Boldrini - October 2013
maurizio
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