
a tutti, se mi chiedete se sono soddisfatto, vi rispondo di no!!
In Germania non ho visto tutta questa organizzazione perfetta:
per arrivare alla manifestazione si doveva conoscere le bandiere del comitato, altrimenti eri tagliato fuori, ed infatti inizialmente sono finito in un'altra manifestazione. Non un'indicazione di dov'era questa piazza ed essendo in zona pedonale, non era indicata sul mio navigatore, comunque una volta arrivati l'allocation era da
oltretomba, poca luce e tanti "loculi" che si districavano a raggiera, non so infatti se sono riuscito a vedere tutti gli ambienti che erano inerenti a Iphla.
Se volevi vedere le opere a concorso e non si sapeva il tedesco, era davvero ardua l'impresa, perche' il personale addetto conosceva solo il tedesco.
I risultati del concorso non sono stati sviluppati con il nome dell'opera, ma con il codice assegnato, quindi la nostra che era contrassegnata con la sigla A.155 aveva a fianco un'altra sigla VG, della serie "ci piace complicarci la vita, perche' siamo belli e bravi".
Quindi se si voleva sapere che medaglia aveva preso un'altra opera a concorso, si doveva avere l'elenco delle opere con il codice assegnato e poi andare a vedere in un altro elenco a cosa corrispondeva come medaglia, sicuramente "non molto immediato".
Il clou è stato pero' la cena del Palmares, dove anche i responsabili della manifestazione hanno protestato nei confronti della direzione dell' Hilton Mainz, code infinite al buffet e se non ci si sbrigava a mettersi in coda si rimaneva a mani vuote (anzi a piatto vuoto), e poi la comica del "bere", sappiate che la cena del Palmares era a prezzi da "urlo" solo 68 euro, bevande escluse, e li che viene da ridere, perche' il pagamento era da fare al tavolo e non c'erano le carte che funzionavano, quindi discussioni con il personale di sala (pagato a cottimo) che piantonava i commensali per avere il dovuto ed i commensali che non avevano i contanti per poterli soddisfare, veramente una bella scenetta ripetuta in una trentina di tavoli da nove.
Veniamo alle cose positive: la letteratura filatelica tedesca è decisamente "fiorente", anzi direi sicuramente "non appassita".
Un convegno commerciale con una cinquantina di banchi, quasi tutti tedeschi, unica rappresentanza italiana quella di Vaccari, molto ben assortita, uno dei migliori banchi.
Al tavolo del Palmares ho avuto l'onore di sedermi con Giancarlo Morolli (accompagnato dalla moglie) e Bruno Crevato Selvaggi, oltre che allo staff di Vaccari e ai presidenti delle federazioni argentina e greca (una tavolata con un altissimo spread, mancava solo che sedessero anche lo spagnolo ed il portoghese e poi avremmo completato l'opera

).
Una chicca che è venuta fuori dalla chiaccherata con Giancarlo (molto considerato nei lunghi discorsi fatti durante le premiazioni) è che la manifestazione Iphla 2012 è stata interamente sponsorizzata da privati e quindi la grande Germania della signora "Merkel" non ha tirato fuori un centesimo.
Questo è un avvertimento per il "carrozzone" filatelico italiano, che quando finiremo in mani tedesche, non ci sara' piu' trippa per i gatti

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Altra gradita sorpresa è stata l'affluenza all'asta Koelher di sola letteratura filatelica, dove c'erano una cinquantina tra commercianti e collezionisti, provenienti da tutto il mondo, molto combattuta.
Durante la cena del Palmares ho fatto alcune domande a Giancarlo, tra cui quella sul perche' della profonda crisi della filatelia italiana, in particolare sui convegni commerciali e la risposta è stata: "In America a New York esiste un solo negozio "sulla strada", tutti gli altri sono in studi ma non sulla strada; i convegni commerciali si tengono nei weekend in hotel ( che durante la settimana lavorano con i businnesman) che offrono il salone per gli stand e che cosi' riescono ad occupare le camere anche nei giorni dove i businnesman non lavorano, ai commercianti ed ai visitatori.
Il vantaggio per i commercianti è quello di avere il costo dello stand pressoche' a zero (che in Italia incide in maniera considerevole), e quello dei visitatori che possono fare amicizia anche nel dopo convegno, un po' come succede a Verona tra noi forumisti".
Infine le mie considerazioni sul risultato del "vermeil grande" del nostro libro sul 10 CENTES, se fosse stato scritto anche in tedesco, avremmo puntato ad un gradino piu' alto, essendo scritto solo in italiano e inglese secondo me siamo stati penalizzati

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Mario Serone