

Come si vede dalle immagini dei lobi dell'orecchio reale, i Torino sono stampati con un inchiostro più fluido che mette meglio in risalto la continuità delle linee del disegno. Più fluido significa che si distribuisce meglio sulla superficie di stampa e defluisce un po' sui bordi del tratto.
Per quello che io ho potuto verificare, una cosa è certa il conio di ciascun valore è rimasto lo stesso per tutto il periodo di tiratura (Londra - Torino) ovviamente escluso il 15 c (coni differenti per I II e III tipo) . Le tavole (piombo rivestito di rame) all'inizio della tiratura torinese erano state prodotte a Londra in seguito sono state sostituite con tavole di produzione torinese.
E' indubbio che a Torino i responsabili della qualità della stampa (guardando più con il lentino


Con una maggiore pressione di stampa quello che si ottiene è uno schiacciamento della superficie del rame, che determina l'ispessimento delle linee inchiostrate e la riduzione delle linee bianche (vuoti).
La stessa cura del dettaglio a spinto la produzione delle tavole ad una maggiore pressione nella produzione delle impronte della tavola, con gli stessi effetti sul tratto descritti prima.
Detto questo, per esplicitare un mio pensiero maturato in tante osservazioni e dibattiti precedenti, reputo che lo studio meriti certamente di essere approfondito soprattutto per indagare sulle caratteristiche del disegno e sulle differenze di riporto (quelle sì potrebbero differenziare la produzione londinese da quella torinese, dipendendo dalle tavole e non dai coni).
Su questa serie, grandi errori di riporto non sono mai riuscito a trovarli ma sono convito che con questo studio si potranno trovare caratteristi del disegno e variazioni di posizione che potrebbero rilevarsi molto interessanti filatelicamente.
Siccome sono abituato a parlare con le immagini a titolo di esempio vi mostro due varietà di riporto su Fb ottocenteschi (segnatasse da 5 Lire) che sono riuscito ad individuare.
Ovviamente qui si tratta di una variazione macroscopica, penso che noi possiamo certamente trovare sui DLR variazioni più piccole ma ripetitive ed altrettanto interessanti.

