I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili, quello del raccoglitore fa una splendida eccezione a questa regola generale.
I piaceri sono più intensi quanto più costa fatica a raggiungerli e quanto più lunga è la strada che ad essi conduce.
I desideri devono essere proporzionati alla forza di ciascuno. Chi troppo desidera non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere.
La pazienza deve essere una delle doti indispensabili del raccoglitore. Chi non è paziente rinunci alle collezioni.
Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo.
Se si può fare a meno dall'acquistare una moneta di lusso è indispensabile provvedersi di tutti i libri che trattano od illustrano le monete che si vogliono raccogliere.
Non si deve calcolare che i figli abbiano a continuare la propria collezione. E' troppo difficile che il figlio abbia le inclinazioni del padre. Non avviene un caso su cento di un poeta figlio di poeta, di un raccoglitore figlio di raccoglitore.
Le collezioni private sono irrevocabilmente destinate ad essere disperse, e le monete, dopo aver errato per secoli in questa od in quella collezione, non trovano posa se non nelle pubbliche.
Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola collezione che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni.
Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi rimarrà sempre e questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere per il raccogliere.
Memmo Cagiati, 1926.

sergio