Giorgio,
Non può essere così!
Una simile lettera,di piccolo formato non poteva essere pesante e se avesse ecceduto i 17,5 grammi sarebbero stati gli austriaci a tassarla.
Non si poteva spedire dal Lombardo Veneto all'Austria franco fino a destino,per mancanza di convenzione.
Abbiamo visto su tutti i documenti coevi che i napoletani consideravano sempre busta (anche piccola)+foglio interno come due fogli,quindi tassata 23 grana.Questa busta,ripetiamolo,non poteva viaggiare franca.
Fino al suo arrivo a Napoli,la sua storia è lineare.
Per i tempi dell'epoca 5-6 giorni sono congrui.E' impensabile che sia partita da Venezia il 30 gennaio ed arrivata a Napoli il 3 marzo!
C'è un bollo "partenza da Napoli" leggibile che non può che essere la partenza da Napoli verso Manfredonia,appunto il 3 marzo.
E la tassa doveva essere integrata per il percorso all'interno del regno di Napoli.Quindi,appunto,4 grana.
Il bollo "corretta" è esclusivamente napoletano e non può esser stato messo a Manfredonia.E testimoniava l'avvenuta modifica della tassa iniziale.
L'arrivo a Napoli,che leggi come 5 aprile,è un 5 febbraio (congruo col percorso Venezia-Napoli).
Come la mettiamo con "l'arrivo a Napoli" di settembre???
Nella ricostruzione che ho fatto tutto torna perfettamente,tranne la giacenza a Napoli dal 5 febbraio al 3 marzo (ma una spiegazione l'avrei anche trovata).
Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
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"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
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