
Dunque, sappiamo tutti che dopo l'annessione della Lombardia al regno sabaudo il muto di Chiavenna (come quello di Bergamo) venne usato per cancellare lo stemma asburgico sulle ricevute di impostazione.
Ne ho appena comprato una, essendo questo l'unico modo - per me - di mettere in collezione questa impronta altrimenti inavvicinabile:
Mi son però chiesto cosa ci faccia il muto di Chiavenna su una ricevuta usata a Cremona:
L'unica "spiegazione" che ho ipotizzato (spero non sia troppo risibile) è che, al momento di ricevere i nuovi bolli sardo-italiani, tutti gli Uffici postali abbiano inviato alla Direzione di Milano gli annulli "austriaci" ancora esistenti (magari per la distruzione), e che qui il muto in questione sia stato utilizzato per cancellare lo stemma sulle ricevute nuove che venivano poi inviate a tutti gli Uffici dipendenti.
Probabilmente su qualche testo che a me manca c'è la risposta, ma non avendo in proposito altro che la telegrafica nota dell'Alianello chiedo al forum di aiutarmi a capire.
Grazie fin d'ora a chi vorrà rispondere.


Corrado