Vedo un centinaio di accessi ...
Allora il Farmacista della farmacia di San Sebastiano in Verona in seguito ad eredita' deve corrispondere alla pretore di Volta Mantovana circa 6 lire.
A suo dire la spedizione di denaro
con una lettera con gruppo in territorio sardo deve ancora passare per la via di Svizzera.
Pertanto decide di comunicare al pretore di Volta che intende lasciare le sei lire presso la pretura di Verona a disposizione per il ritiro senza fare il giro postale
vizioso della Svizzera.
Probabilmente la pratica era andata per le lunghe e non sapeva che la convenzione era stata ripristinata dal 15 maggio....
Pertanto scrive una lettera per posta scusandosi per la procedura anomala il 12 agosto 1862 e la spedisce il giorno successivo il 13 agosto, affranca fino a confine con 5 soldi pensando che poi la lettera sarebbe stata tassata in automatico per 20 centesimi.
Ma nel frattempo le cose sono cambiate

e in Lombardia si aspettavano dieci soldi per una spedizione A1 S1 ovvero dalla prima distanza Austriaca alla prima distanza Sarda; e pensare che Volta era per Villafranca addirittura considerata raggio limitrofo.....
La lettera caricata sul treno va a Brescia il giorno stesso e di qui portata a Volta il giorno 14, ma....
Il pretore era stato trasferito a Bozzolo!
Pertanto la busta viene rispedita colà....
Ricaricata sul treno va fino a Milano per il 15 agosto, poi a Cremona in giornata e infine arriva a destinazione a Bozzolo il 16 agosto.
E la tassazione?
Dopo cotanto viaggio l'affrancatura insufficiente viene considerata non valida e viene tassata per l'intera tariffa di 20 centesimi...
ma
2 e 1\2 indica 25 centesimi...
Perchè?
Dopo la nuova convenzione 1 soldo era pari a 2,5 centesimi
pertanto i 10 soldi sono trasformati in 25 centesimi....
Insomma i sardi hanno tribolato per recapitare la lettera al pretore....
ma se la sono fatta pagare!!!
Chissa' se poi il pretore avrà recuperato le sei lire a Verona e si sara' fatto rifondere l'esosa tassa....
Chissa'
