paolo ha scritto:Passata la nottata e fatta una chiacchierata con un amico molto più esperto di me su Pisa, precisando che entrambi non siamo certo di quelli che quando vedono un'inedito dicono subito che è falso, in attesa che il propositore ci dica qualcosa in merito, sono venute fuori queste considerazioni pro e contro:
PRO
- Pisa in qualità di direzione postale di 1° livello il PD inscritto nel cerchio grande poteva avercelo benissimo, però non dimentichiamoci che doveva anche pagarselo il bollo! Dico questo perché ci sono casi documentati di Uffici che rinunciano a farsi il "corredo nuovo" proprio per mancanza di fondi...
- l'impronta del bollo SV è assolutamente compatibile, per non dire identica, con quelle presenti su altre lettere (che sono certamente originali)...
CONTRO
- possibile scoprire "oggi" un inedito di un Ufficio grande come Pisa, soprattutto se appartenente ad una tipologia di bolli usati teoricamente con frequenza, che tutte le altre Direzioni principali hanno continuato a usare per anni anche in periodo filatelico?
- questo PD sarebbe l'unico con ornato di questa categoria (nessuno degli altri ha rosette o puntini vari) e tutti gli altri sono stati fatti a Firenze (si vede che per i pisani hanno fatto un'eccezione)...
- guarda caso la lettera è pasticciata e il PD è cancellato. L'errore ci poteva stare, però.... è pasticciata alla rovescia! La cifra 2 sembrerebbe cancellata e corretta con la doppia diagonale, allora perché hanno cancellato il PD? doveva essere il contrario... e poi, perché non c'è il 2 piccolino in alto a sinistra, come dovrebbe esserci (magari cancellato proprio per il "ravvedimento")...
- non s'è mai vista una cifra 2 di quelle fattezze (e anche di quel colore, in quegli anni)... per Barga, Ufficio piccolino, potrebbe esser comprensibile, ma per Pisa, di cui si conoscono centinaia e centinaia di documenti... via!
TIRANDO LE SOMME
i falsi non si giudicano da lontano, ma la cosa puzzicchia un tantino...
Esprimo anche io il mio giudizio, sottolineando e rimarcando quello che ha detto Paolo, se non si vede dal vivo un oggetto "prefilatelico" è impossibile dare giudizi; al di la di questo ecco le mie considerazioni:
1)Pisa questo bollo poteva avercelo, è gia' stato riscontrato neggli uffici di Firenze, Siena (in quantità industriale), Livorno (in non molti esemplari), Lucca (in pochissimi esemplari) il fatto che abbia dei fiorellini è vero lo distinguerebbe dagli altri, inoltre bisognerebbe vedere dal vivo la grandezza e confrontarlo con gli altri esistenti.
2)l' impronta Sv sembra originale al 100% e del medesimo inchiostro del bollo PD (questo almeno e' quello che sembra dalle scan dove vengono messi in evidenza il bolli visti dal retro della pagina su dove sono stati emessi.)Inoltre questi bolli PD si trovono spesso in corrispondenza dei bolli SV.
3)Un bollo PD è sempre un bollo non comune, se da una parte e' giusto pensare che Pisa avesse una buona affluenza di corrispondenza è giusto sottolineare che certi bolli che hanno avuto una simile durata di tempo di utilizzo sono stati riscontrati in pochissimi esemplari. (vedi il bollo a Dc di pisa aspot n.9 in uso dal 1842 al 1844 al quale e' stata attribuita una R conosciuto in solo 2 esemplari
4)Da un punto di vista di postalizzazione la lettera potrebbe tornare:il due piccolo in alto che dice Paolo non sempre veniva messo, il fatto della cassazione del PD ci stava e si è riscontrato anche su altri documenti, alla fine chi ci dice che la cifra 2 sia cancellata dalla diagonale? Dopotutto la cifra della tassa veniva messa sempre (o quasi) centralmente, poteva essere benissimo sucesso l' inverso o meglio: inizialmente e' stata messa la diagonale a titolo di lettera franca ma successivamente ricorretto con il 2 che proprio per questo motivo viene messo su una parte laterale della lettera.
5)il colore del due e della diagonale e sopratutto quella sbavatura andrebbe vista dal vivo, dalla scan mi sembra quasi fatta con il pennarello, ma ripeto una scan non rende giustizia. Il 2 è un po' di fattura strana e il colore idem ma la lettera va a Barga (provincia di Lucca) e' in quella zona si usavano quei colori.
6)se la lettera fosse stata comperata fuori italia, l' avrei visto difficile un falso del genere. Visto che la lettera è locale tutto ci starebbe. Se fosse un falso, non sarebbe certo un falso antico! I bolli PD in passato sono sempre stati giudicati pochissimo per lo scarso mercato e per i punteggi bassi, quando si falsifica si cerca di falsificare oggetti di prestigio. Se fosse un falso attuale, saremmo di fronte ad un falsario che meriterrebbe una nomination!!!!!!!!!!! Sarebbe infatti intanto esperto di prefilatelia, tanto da creare un bollo nuovo mai riscontrato in un periodo che poteva esistere e non solo, si sarebbe divertito a cassarlo e a motivare da un punto di vista postale la lettera!Assolutamente BRAVO e assolutamente diverso dai falsi che ho riscontrato io in questi anni!
Allego per finire due lettere una con un PP cassato (idem poteva succedere con pd), ed una con una tassazione con quel colore violetto e due anomalo, a dimostranza delle mie considerazioni fatte.Ciao
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