Per la Svizzera con Soldi 10: fascetta o raccomandata?
Moderatore: fildoc
Per la Svizzera con Soldi 10: fascetta o raccomandata?
Mi piacerebbe ricevere commenti riguardo questa fascetta, che è abbastanza nota, soprattutto riguardo al fatto che sia stata affrancata con 10 soldi e tassata in arrivo (ma per quale importo?) . Cordiali saluti a tutti .
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
A completamento di quanto postato desidero aggiungere le mie considerazioni che potrebbero anche essere erronee .Le circolari a stampa e gli stampati per la Svizzera erano sottoposti alla tariffa di 3 soldi per ogni lotto (viennese) + 2 soldi per l'eventuale instradamento per gli Stati Sardi . La fascetta in questione va a Zurigo quindi sarebbe da escludere l'instradamento via degli stati sardi , inoltre non compare alcun bollo di transito . Propenderei per una tariffa di tre porti pari a 9 soldi, pagata in eccesso di un soldo . Il segno di tassazione in realtà dovrebbe essere semplicemente l'annotazione di quanto di spettanza delle poste svizzere, altrimenti se fosse stata una tassazione a carico del destinatario avrebbe dovuto essere manoscritta in rosso . Il punto è che non so quanti rappen spettavano alle poste svizzere ogni 3 soldi o, in precedenza , 10 centesimi/ 2 kreuzer . Questo dato, unitamente alla corretta lettura della cifra manoscritta (forse 03 rappen?), potrebbe aiutare a chiarire questa rara affrancatura .
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
secondo me potrebbe non essere una fascetta.....
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
E' una fascetta, sicuro, il pezzo era di mia proprietà, lo conosco bene . Ha tutte le caratteristiche di una fascetta per stampati . E' anche descritto su un numero del Vaccari Magazine e sul libro di Vito Salierno sui rapporti postali Italia Svizzera .
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Per carita' io non la ho mai avuta in mano per giudicarla....
Ma quella copertina del libro di Salierno mi ha fatto sempre dubitare!
Perchè?
1 un timbro di milano usato generalmente sulle raccomandate
2 un francobollo che coincide , guarda caso, con la tariffa delle raccomandate
3 il timbro che finisce parzialmente fuori dalla busta (possibile ma non comune)
4 il timbro di arrivo a Zurigo che generalmente era posto al retro che è sul davanti...
5 una tassa illeggibile in azzurro, quando gli elvetici scrivevano quasi sempre in rosso
6 l'indirizzo senza l'indicazione completa della destinazione....
Vien da pensare ad una lettera piu' grande tagliata con sagacia sopra e sotto per trasformarla senza i lembi sup e inf in una fascetta ,
che a quel punto presenta anche dei problemi per interpretarne la tariffa....
Ti ripeto
dico solo questo perchè mi hai chiesto una opinione....
e ti ripeto io non l'ho mai avuta in mano per giudicare con piu' precisione.
I miei dubbi comunque sono molti e messi tutti insieme.....
Ma quella copertina del libro di Salierno mi ha fatto sempre dubitare!
Perchè?
1 un timbro di milano usato generalmente sulle raccomandate
2 un francobollo che coincide , guarda caso, con la tariffa delle raccomandate
3 il timbro che finisce parzialmente fuori dalla busta (possibile ma non comune)
4 il timbro di arrivo a Zurigo che generalmente era posto al retro che è sul davanti...
5 una tassa illeggibile in azzurro, quando gli elvetici scrivevano quasi sempre in rosso
6 l'indirizzo senza l'indicazione completa della destinazione....
Vien da pensare ad una lettera piu' grande tagliata con sagacia sopra e sotto per trasformarla senza i lembi sup e inf in una fascetta ,
che a quel punto presenta anche dei problemi per interpretarne la tariffa....
Ti ripeto
dico solo questo perchè mi hai chiesto una opinione....
e ti ripeto io non l'ho mai avuta in mano per giudicare con piu' precisione.
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Fildoc
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Fildoc
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Ti ringrazio per le osservazioni . In effetti decisi di non inserire questo pezzo nella mia collezione di Milano più che altro perché non lo ritenevo in tariffa . Riguardo l'uso dell'annullo non saprei proprio cosa dire, però il bollo d'arrivo di Zurigo apposto sul fronte è uno dei motivi che mi hanno fatto propendere per l'autenticità del pezzo, fosse stata una lettera non ci sarebbe perché veniva apposto al verso...a meno che il timbro sia falso ma non mi sembra . Comunque il nuovo proprietario mi ha chiesto un certificato aggiuntivo...vediamo cosa partorisce il perito (G.C.) .
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Comunque mi hai dato degli spunti di riflessione e concordo con te che vi siano delle anomalie da approfondire . Credo che un punto essenziale sia decifrare la cifra manoscritta in blu e capire se siano spettanze svizzere relative ad una lettera o ad uno stampato . Non può essere una tassazione a carico del destinatario altrimenti sarebbe manoscritta in rosso .
- francesco luraschi
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Visto sul frontespizio del catalogo l'oggetto sembra originale, come per altro suggellato dalle due firme. Le date 18-21 di partenza e arrivo sono possibili su quel percorso.
Non capisco poi perchè nella scan postata qui una delle due firme sia sparita.
Io penso che il mittente abbia pagato in contanti allo sportello 30 centesimi del vecchio conio. In un secondo tempo poi è corrisposta l'apposizione del francobollo con facciale nella nuova valuta da parte di un ufficio diverso, quello delle raccomandate e/o dell'UE, che ha pure provveduto all'annullamento con il timbro in uso.
Praticamente è stato effettuato un controllo incrociato contante-bollino da lettere.
Detto questo il Salierno ipotizza una spedizione franca confine, difficile!, come pure è difficile un instradamento via Sardegna visto che siamo in periodo di II Guerra d'Indipendenza.
Tra l'altro sulle spedizioni verso la Svizzera insufficientemente affrancate veniva apposto l'ovale BOLLO INSUFFICIENTE che qui non c'è.
Non si può neppure tralasciare che effettivamente l'indirizzo è monco.
Si tratta, come per tanti giornali, di frammentoni. Una volta separata la fascetta e il contenuto diventa difficile capire l'origine.
Francesco
Non capisco poi perchè nella scan postata qui una delle due firme sia sparita.
Io penso che il mittente abbia pagato in contanti allo sportello 30 centesimi del vecchio conio. In un secondo tempo poi è corrisposta l'apposizione del francobollo con facciale nella nuova valuta da parte di un ufficio diverso, quello delle raccomandate e/o dell'UE, che ha pure provveduto all'annullamento con il timbro in uso.
Praticamente è stato effettuato un controllo incrociato contante-bollino da lettere.
Detto questo il Salierno ipotizza una spedizione franca confine, difficile!, come pure è difficile un instradamento via Sardegna visto che siamo in periodo di II Guerra d'Indipendenza.
Tra l'altro sulle spedizioni verso la Svizzera insufficientemente affrancate veniva apposto l'ovale BOLLO INSUFFICIENTE che qui non c'è.
Non si può neppure tralasciare che effettivamente l'indirizzo è monco.
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Francesco
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Effettivamente l'indirizzo incompleto dà molto da pensare...
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Vedi io ho una visione della filatelia olistica, scusa il termine medico;
sostanzialmente un metodo ampiamente interdisciplinare o multidisciplinare.
Straordinario è il lavoro di censimento di Salieno, ma in altri campi non è approfondito.
Alcuni esperti di storia postale sanno tutto sui regolamenti, ma ignorano le caratteristiche proprie dei francobolli (qualita' della stampa, emissioni, colori...).
Certi marcofili san tutto dei timbri, ma conoscono poco cio' che viene annullato.
Certi filatelici classici ti classificano la piu' piccola varieta', ma nulla sanno sull'annullo che oblitera il bollo.
Altri ancora ignorano le caratteristiche documentarie (tipi di inchiostro usato, tipologia dei documenti spediti, tipologia delle matite usate dagli impiegati nei vari uffici)
Altri ancora non hanno una vasta esperienza sulla tipologia della posta spedita e sulle abitudini di una determinata epoca, anche al di la' dei regolamenti ufficiali.
C'è chi ritiene la filatelia un singolo capitolo della storia postale e chi considera la storia postale un'appendice della filatelia....
Io non discuto di chi sia la ragione....
mi limito sempre pero' a giudicare un documento su tutti gli aspetti che conosco, pronto ad imparare anche nuovi parametri.
Ecco perchè a volte dissento dai pareri di certi certificati anche prestigiosi e non mi accontento che un pezzo finisca sulla copertina di una rivista o di un libro....
Ma sia ben chiaro non critico, mi limito ad avere un giudizio libero, avvalendomi anche di componenti nuove e prima non valutate.
sostanzialmente un metodo ampiamente interdisciplinare o multidisciplinare.
Straordinario è il lavoro di censimento di Salieno, ma in altri campi non è approfondito.
Alcuni esperti di storia postale sanno tutto sui regolamenti, ma ignorano le caratteristiche proprie dei francobolli (qualita' della stampa, emissioni, colori...).
Certi marcofili san tutto dei timbri, ma conoscono poco cio' che viene annullato.
Certi filatelici classici ti classificano la piu' piccola varieta', ma nulla sanno sull'annullo che oblitera il bollo.
Altri ancora ignorano le caratteristiche documentarie (tipi di inchiostro usato, tipologia dei documenti spediti, tipologia delle matite usate dagli impiegati nei vari uffici)
Altri ancora non hanno una vasta esperienza sulla tipologia della posta spedita e sulle abitudini di una determinata epoca, anche al di la' dei regolamenti ufficiali.
C'è chi ritiene la filatelia un singolo capitolo della storia postale e chi considera la storia postale un'appendice della filatelia....
Io non discuto di chi sia la ragione....
mi limito sempre pero' a giudicare un documento su tutti gli aspetti che conosco, pronto ad imparare anche nuovi parametri.
Ecco perchè a volte dissento dai pareri di certi certificati anche prestigiosi e non mi accontento che un pezzo finisca sulla copertina di una rivista o di un libro....
Ma sia ben chiaro non critico, mi limito ad avere un giudizio libero, avvalendomi anche di componenti nuove e prima non valutate.
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Fildoc
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Fildoc
- francesco luraschi
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Il pezzo è equivoco, trattandosi di un frammento. Non sono neppure certo che un perito, pur bravo che sia, riesca a risolvere la questione.
Mi chiedo piuttosto perché una firma sia sparita.
Detto questo ricordo che la posta era un ramo della finanza e i francobolli valori di Stato approntati in un'apposita sezione della Stamperia di Vienna insieme a marche da bollo e banconote.
Il Regolamento postale subì notevoli variazioni in base all'evolversi del servizio e a casi impossibili da prevedere a tavolino (francobolli come obbiadini per esempio) cui si rimediò con una serie infinita di disposizioni che andavano via via a risolvere i vari casi. In questo cono d'ombra si vanno a collocare i casi tanto amati dai collezionisti, vista la rarità che possono assumere. A cui si vanno ad aggiungere determinati fattori che assumono significato solo oggi ma che all'epoca significavano nulla (stratificazione delle impronte e dei francobolli).
Per capirne il funzionamento ed evitare di scrivere imprecisioni è quindi necessario conoscere le dispo iniziali del 1850, per ciò che riguarda il periodo filatelico, e il Manuale delle Ordinanze dal 1838 che sicuramente tutti i cultori di storia postale del LV conoscono a memoria.
Altrimenti capita di leggere di tipari in legno, corso particolare quando era ormai vietato di decenni e ...che la postacavalli veicolava le corrispondenze di valori! Quest'ultimo scritto nei cataloghi, ovviamente!
Francesco
Mi chiedo piuttosto perché una firma sia sparita.

Detto questo ricordo che la posta era un ramo della finanza e i francobolli valori di Stato approntati in un'apposita sezione della Stamperia di Vienna insieme a marche da bollo e banconote.
Il Regolamento postale subì notevoli variazioni in base all'evolversi del servizio e a casi impossibili da prevedere a tavolino (francobolli come obbiadini per esempio) cui si rimediò con una serie infinita di disposizioni che andavano via via a risolvere i vari casi. In questo cono d'ombra si vanno a collocare i casi tanto amati dai collezionisti, vista la rarità che possono assumere. A cui si vanno ad aggiungere determinati fattori che assumono significato solo oggi ma che all'epoca significavano nulla (stratificazione delle impronte e dei francobolli).
Per capirne il funzionamento ed evitare di scrivere imprecisioni è quindi necessario conoscere le dispo iniziali del 1850, per ciò che riguarda il periodo filatelico, e il Manuale delle Ordinanze dal 1838 che sicuramente tutti i cultori di storia postale del LV conoscono a memoria.
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Sono assolutamente d'accordo, in genere sono sempre molto critico verso quanto mi viene proposto soprattutto quando la tariffa non quaglia, ma in questo caso le firme di Vaccari e Diena ......e poi le dimensioni del pezzo, la chiusura verticale in una posizione che mal si accorda con una sguardia laterale ritagliata, la mancanza di qualsiasi traccia di impronta al verso (se fosse stata una lettera ritagliata strano che in quella porzione non ci sia nessun bollo) . Un altro punto sarebbe verificare l'indirizzo per vedere se sia a Zurigo o no (per escludere che il bollo di Zurigo sia di transito sebbene io li abbia sempre visti al verso) . Poi rimane la questione base, cosa è stato annotato a penna blu? Nello scambio delle circolari/stampati quanto erano le competenze svizzere ? Una risposta a queste domande penso chiarirebbe definitivamente la questione . Comunque mi è saltata la mosca al naso e andrò a fondo della faccenda, ti farò sapere in caso di sviluppi .
- francesco luraschi
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
La spiegazione del segno 30 l'ho cercata fin da subito. Tuttavia non ho trovato la legge relativa. Le competenze per le lettere si sanno, quelle per il RL pure (erano tutto a favore dell'amministrazione mittente).
Mi mancano gli stampati.
Francesco
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- francesco luraschi
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Da un controllo sui nomi, mi pare che l'ipotesi più giusta sia che si tratti di una porzione del retro di una raccomandata, uno dei tanti insidiosi frammentoni che decorano il LV filatelico.
Il nome a penna è "Imhoff e Gessener", ditta di commercianti di seta in "Contrada del Lauro 2", come si vede anche in rete. Nome messo dietro, come d'uso all'accettazione delle raccomandate.
La cifra 30 scritta al verso apre un capitolo appena sfiorato in questo forum ma che arrovella la mente degli storici della posta: "possibile che (quasi) mai i clienti sbagliassero ad apporre il francobollo della raccomandazione al verso?"
Francesco
Il nome a penna è "Imhoff e Gessener", ditta di commercianti di seta in "Contrada del Lauro 2", come si vede anche in rete. Nome messo dietro, come d'uso all'accettazione delle raccomandate.
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Ti ringrazio per aver recuperato il nome dei destinatari, questo ci permette di dire che il bollo di Zurigo era indubitabilmente di arrivo . L'ipotesi che sia il verso di una raccomandata è senz'altro plausibile però permettimi due considerazioni . La cifra manoscritta in blu che rappresenta le competenze svizzere di solito veniva apposta al recto . A questo proposito ricordo una lettera che faceva parte di una mia collezione di Stato Pontifico che venne dispersa in varie tornate d'asta . Andava in Danimarca e recava in blu la cifra manoscritta 7 , al recto . Ne ho viste altre, sempre con l'annotazione in blu al recto . riguardo alla cifra si può leggere 30 oppure 03, se segui con attenzione il modus scrivendi direi che 03 è la più probabile . Venendo a i diritti svizzeri, sappiamo che per Zurigo da Milano, per una lettera, parlando in kreuzer, erano 3 kreuzer per l'amministrazione austriaca e 6 kreuzer per quella svizzera . Al cambio fanno 30 cent. o 10 soldi per gli svizzeri . Se però la cifra manoscritta è 03 allora non poteva essere una lettera...
- francesco luraschi
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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
L'indirizzo che compare sul pezzo è del mittente, non del destinatario.
Inoltre le tasse solitamente venivano espresse in carantani. Qui 30 sembrerebbero centesimi.
Francesco
Inoltre le tasse solitamente venivano espresse in carantani. Qui 30 sembrerebbero centesimi.

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Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
L'indirizzo milanese rafforza molto i miei dubbi e la mia ipotesi.....
la tesi che la lettera manipolata fosse una Raccomandata per Zurigo diventa piu' plausubile di una tariffa cervellotica.
magari la manipolazione fu solo parziale, il frammento ritrovato mancava già di una parte dell'involucro, forse l'affrancatura era stata ritagliata da un topo d'archivio, forse l'azienda svizzera aveva tenuto allegata alla documentazione d'archivio solo la parte con l'indirizzo del mittente....
hai per caso una immagine del retro seppur bianco?
la tesi che la lettera manipolata fosse una Raccomandata per Zurigo diventa piu' plausubile di una tariffa cervellotica.
magari la manipolazione fu solo parziale, il frammento ritrovato mancava già di una parte dell'involucro, forse l'affrancatura era stata ritagliata da un topo d'archivio, forse l'azienda svizzera aveva tenuto allegata alla documentazione d'archivio solo la parte con l'indirizzo del mittente....
hai per caso una immagine del retro seppur bianco?
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Fildoc
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Fildoc
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
Due domande probabilmente banali: siamo sicuri che il "ghirigoro" tracciato con l'inchiostro blu sia coevo? Non si potrebbe chiedere a Vaccari, che alcuni di voi conoscono abbastanza bene, se per caso ci può spiegare perché la sua firma è stata cancellata? Quella che rimane a me personalmente non dà grandissimo affidamento.
Roberto
Roberto
S T A F F
Re: Fascetta per la Svizzera con 10 soldi
A questo punto non ci sono dubbi direi . Era proprio una raccomandata . Naturalmente ritirero' il pezzo e lo ridaro' a chi me lo aveva venduto....Per sdebitarmi posterò qualche annullo di Milano che manca nel catalogo . Grazie per l'aiuto . Cordialissimi saluti a tutti .
Revised by Lucky Boldrini - December 2016
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