I ricordi di un collezionista: la filatelia può anche far male al cuore...
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
I ricordi di un collezionista: la filatelia può anche far male al cuore...
“LA FILATELIA PUO’ ANCHE FAR MALE AL CUORE”.
Successe in una repubblica centro americana tantissimi anni fa.
In un convegno filatelico, un grande commerciante noto anche come “el bananeiro” chiamò al suo stand un giovane e sprovveduto collezionista che stava faticosamente cercando di mettere insieme una collezione sul 2 grana di Napoli (il francobollo più comune degli Antichi Stati Italiani) e gli propose una striscia verticale di otto, descritta come “non comune striscia verticale nuova della III tavola con margine di foglio a sinistra”.
El bananeiro era famoso per essere abbastanza caro ma soprattutto per non avere un carattere propenso alla cordialità e alla flessibilità quindi la trattativa fu più simile ad un “prendere o lasciare”.
La striscia era molto fresca e quindi il giovane la prese, pagandola una cifra pari a due mesi del suo stipendio.
Quando tornò a casa con il suo acquisto, si preparò a ritagliare una taschina nera ed a montare la striscia su un nuovo foglio da inserire nella sua collezione.
Passò quindi a scrivere la didascalia: “ III tavola, 2 grana rosa brunastro…”. Veramente, pensò, non è proprio brunastro, mi sembra più un rosa chiaro.
Aprì allora la pagina dedicata ai “rosa chiaro” per vedere se lì c’era spazio sufficiente per collocarvela.
Però il colore era diverso anche dai “rosa chiaro” contenuti in quel foglio … e anche la stampa: era più confusa … ed anche i margini: erano più ampi …
Un’improvvisa forte accelerazione del battito cardiaco lo costrinse ad alzarsi dalla sedia; la mano tremava e le dita non volevano allentare la stretta intorno alla pinzetta che stringeva la striscia.
Si impose un attimo di calma ed andò in cucina a bere un sorso d’acqua.
Poi, piano piano, tornò a sedersi nello studio, aprì il suo catalogo e cominciò a sfogliare con una certa agitazione la sua copia de “I francobolli del Regno di Napoli” di Emilio Diena.
Andò alla pagina dedicata alla riproduzione della III tavola del 2 grana, fissando a lungo la prima e l’undicesima colonna: le sole possibili con margine di foglio a sinistra.
Le guardò, le esaminò, le sviscerò con la sua lente d’ingrandimento, le paragonò alla sua striscia.
Escluse subito che si trattasse di francobolli della prima colonna perché non c’era traccia del filetto di contorno con cui il De Masa circondò la sua composizione di duecento esemplari.
Si concentrò allora sull’undicesima colonna ma … nulla; non tornava nulla.
Né gli allineamenti, né le distanze verticali tra i francobolli, né i segni della rulletta.
La pressione oramai aveva raggiunto valori elevati ed il cuore gli pulsava sempre più forte.
Prese allora un piccolo righello e misurò la distanza verticale tra i francobolli della sua striscia.
Non ci riuscì perché le mani tremavano troppo.
Ci riprovò.
Gli esemplari della III tavola distano verticalmente 4 mm l’uno dall’altro ma qui la lineetta che indica il quinto millimetro e che è sempre più alta di quelle vicine “batteva” sempre nel margine bianco tra un francobollo e quello sotto. Qui i millimetri erano 6, non 4.
E la rulletta è in alto – come nella III tavola – ma … molto in alto …. proprio COME NELLA II TAVOLA.
Oddio…
Quello che aveva immaginato, sognato, ipotizzato, sperato era vero: aveva acquistato una striscia di rarissimi esemplari nuovi della II tavola, non della III.
Anzi, aveva in mano il più grande multiplo conosciuto di francobolli nuovi della II tavola!
Forse non era stata individuata anche perché la prima colonna del semifoglio di destra è una delle tre prive del segno caratteristico, quella piccola macchia bianca sotto la “N”.
La storia potrebbe concludersi qui ma ci sono ancora dei dettagli interessanti.
Il giorno dopo porto la striscia dal più grande perito filatelico del luogo: don Enzo De La Jena.
Erano abbastanza in confidenza da potersi definire amici e darsi del “tu” anche se la differenza di età e la grande fama del perito incuteva sempre molto rispetto al giovane collezionista.
Appena vide la striscia, don Enzo si rallegrò che fosse finita nella mani del giovane. Già la conosceva perché l’aveva venduta lui qualche settimana prima al bananeiro, insieme a diverso altro materiale eccedente ai suoi confronti.
Il giovane espose i suoi dubbi circa l’appartenenza della striscia alla III tavola.
Don Enzo aggrottò le sopracciglia, prese una piccola lente d’ingrandimento, chiese scusa e si assentò un momento.
Tornò con un sorriso e si congratulò con il suo giovane amico e con il suo spirito di osservazione.
Imbarazzatissimo, il collezionista si offrì di restituirgli il pezzo che sicuramente Don Enzo aveva venduto ad un prezzo molto inferiore al suo reale valore.
Don De La Jena gli porse la mano, lo ringraziò ma rifiutò la cortesia: aveva venduto quella striscia come una normale III tavola perché era – chissà come e chissà quando – finita tra gli esemplari di quella tavola.
Anzi, volle anche regalare il certificato che compose riempiendolo di aggettivi per lui inusuali come “unica”, “di grande pregio”, ecc.
La striscia finì nella collezione sul 2 grana che venne premiata con la speciale medaglia “per lo studio e la ricerca” che proprio la famiglia del grande perito metteva in palio tra quelle raccolte che, pur non potendo ambire alle medaglie d’oro, erano in grado di testimoniare una passione ed una conoscenza fuori del comune.
Quando, molti anni dopo, la collezione venne ceduta al più grande commerciante filatelico dell’epoca, la striscia – cha manteneva ancor il record di massimo multiplo nuovo di quella tavola -era ancora intatta.
Venne successivamente tagliata per facilitarne la vendita e soddisfare la mancanza di quel francobollo in tante collezioni.
Queste cose potevano avvenire solo tanto tempo fa, in lontane repubbliche centro americane …, forse.
Antonello Cerruti
Successe in una repubblica centro americana tantissimi anni fa.
In un convegno filatelico, un grande commerciante noto anche come “el bananeiro” chiamò al suo stand un giovane e sprovveduto collezionista che stava faticosamente cercando di mettere insieme una collezione sul 2 grana di Napoli (il francobollo più comune degli Antichi Stati Italiani) e gli propose una striscia verticale di otto, descritta come “non comune striscia verticale nuova della III tavola con margine di foglio a sinistra”.
El bananeiro era famoso per essere abbastanza caro ma soprattutto per non avere un carattere propenso alla cordialità e alla flessibilità quindi la trattativa fu più simile ad un “prendere o lasciare”.
La striscia era molto fresca e quindi il giovane la prese, pagandola una cifra pari a due mesi del suo stipendio.
Quando tornò a casa con il suo acquisto, si preparò a ritagliare una taschina nera ed a montare la striscia su un nuovo foglio da inserire nella sua collezione.
Passò quindi a scrivere la didascalia: “ III tavola, 2 grana rosa brunastro…”. Veramente, pensò, non è proprio brunastro, mi sembra più un rosa chiaro.
Aprì allora la pagina dedicata ai “rosa chiaro” per vedere se lì c’era spazio sufficiente per collocarvela.
Però il colore era diverso anche dai “rosa chiaro” contenuti in quel foglio … e anche la stampa: era più confusa … ed anche i margini: erano più ampi …
Un’improvvisa forte accelerazione del battito cardiaco lo costrinse ad alzarsi dalla sedia; la mano tremava e le dita non volevano allentare la stretta intorno alla pinzetta che stringeva la striscia.
Si impose un attimo di calma ed andò in cucina a bere un sorso d’acqua.
Poi, piano piano, tornò a sedersi nello studio, aprì il suo catalogo e cominciò a sfogliare con una certa agitazione la sua copia de “I francobolli del Regno di Napoli” di Emilio Diena.
Andò alla pagina dedicata alla riproduzione della III tavola del 2 grana, fissando a lungo la prima e l’undicesima colonna: le sole possibili con margine di foglio a sinistra.
Le guardò, le esaminò, le sviscerò con la sua lente d’ingrandimento, le paragonò alla sua striscia.
Escluse subito che si trattasse di francobolli della prima colonna perché non c’era traccia del filetto di contorno con cui il De Masa circondò la sua composizione di duecento esemplari.
Si concentrò allora sull’undicesima colonna ma … nulla; non tornava nulla.
Né gli allineamenti, né le distanze verticali tra i francobolli, né i segni della rulletta.
La pressione oramai aveva raggiunto valori elevati ed il cuore gli pulsava sempre più forte.
Prese allora un piccolo righello e misurò la distanza verticale tra i francobolli della sua striscia.
Non ci riuscì perché le mani tremavano troppo.
Ci riprovò.
Gli esemplari della III tavola distano verticalmente 4 mm l’uno dall’altro ma qui la lineetta che indica il quinto millimetro e che è sempre più alta di quelle vicine “batteva” sempre nel margine bianco tra un francobollo e quello sotto. Qui i millimetri erano 6, non 4.
E la rulletta è in alto – come nella III tavola – ma … molto in alto …. proprio COME NELLA II TAVOLA.
Oddio…
Quello che aveva immaginato, sognato, ipotizzato, sperato era vero: aveva acquistato una striscia di rarissimi esemplari nuovi della II tavola, non della III.
Anzi, aveva in mano il più grande multiplo conosciuto di francobolli nuovi della II tavola!
Forse non era stata individuata anche perché la prima colonna del semifoglio di destra è una delle tre prive del segno caratteristico, quella piccola macchia bianca sotto la “N”.
La storia potrebbe concludersi qui ma ci sono ancora dei dettagli interessanti.
Il giorno dopo porto la striscia dal più grande perito filatelico del luogo: don Enzo De La Jena.
Erano abbastanza in confidenza da potersi definire amici e darsi del “tu” anche se la differenza di età e la grande fama del perito incuteva sempre molto rispetto al giovane collezionista.
Appena vide la striscia, don Enzo si rallegrò che fosse finita nella mani del giovane. Già la conosceva perché l’aveva venduta lui qualche settimana prima al bananeiro, insieme a diverso altro materiale eccedente ai suoi confronti.
Il giovane espose i suoi dubbi circa l’appartenenza della striscia alla III tavola.
Don Enzo aggrottò le sopracciglia, prese una piccola lente d’ingrandimento, chiese scusa e si assentò un momento.
Tornò con un sorriso e si congratulò con il suo giovane amico e con il suo spirito di osservazione.
Imbarazzatissimo, il collezionista si offrì di restituirgli il pezzo che sicuramente Don Enzo aveva venduto ad un prezzo molto inferiore al suo reale valore.
Don De La Jena gli porse la mano, lo ringraziò ma rifiutò la cortesia: aveva venduto quella striscia come una normale III tavola perché era – chissà come e chissà quando – finita tra gli esemplari di quella tavola.
Anzi, volle anche regalare il certificato che compose riempiendolo di aggettivi per lui inusuali come “unica”, “di grande pregio”, ecc.
La striscia finì nella collezione sul 2 grana che venne premiata con la speciale medaglia “per lo studio e la ricerca” che proprio la famiglia del grande perito metteva in palio tra quelle raccolte che, pur non potendo ambire alle medaglie d’oro, erano in grado di testimoniare una passione ed una conoscenza fuori del comune.
Quando, molti anni dopo, la collezione venne ceduta al più grande commerciante filatelico dell’epoca, la striscia – cha manteneva ancor il record di massimo multiplo nuovo di quella tavola -era ancora intatta.
Venne successivamente tagliata per facilitarne la vendita e soddisfare la mancanza di quel francobollo in tante collezioni.
Queste cose potevano avvenire solo tanto tempo fa, in lontane repubbliche centro americane …, forse.
Antonello Cerruti
- valerio66vt
- Messaggi: 5628
- Iscritto il: 3 ottobre 2007, 19:36
- Località: TARQUINIA VT
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Piacevolissimo racconto.....
Buon ferragosto
Valerio



Buon ferragosto
Valerio
- gianni tramaglino
- Messaggi: 984
- Iscritto il: 1 novembre 2007, 16:28
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
hola, soy un filatelista dominicano y yo era consciente de esta hermosa historia .I tuve la suerte de conocer a este joven y talentoso filatélico, su nombre es Antonito Delacerruta, Gracias por recordar este episodio. Juan Delotramaglio
Vi piacciono i cruciverba: diventate fan di Gente Enigmistica in Facebook.
http://www.facebook.com/home.php?#/page ... 614?ref=nf
http://www.giocando.com

http://www.facebook.com/home.php?#/page ... 614?ref=nf
http://www.giocando.com

- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Aquí es el agente secreto Dominicana. Pero ¿por qué no ir a la mar en agosto?
Saludos.
Antonello Cerruti
Saludos.
Antonello Cerruti
- mestrestamps
- Messaggi: 2018
- Iscritto il: 25 gennaio 2009, 23:18
- Località: mestre
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"

Grazie Antonello!

Buon Ferragosto!


andreafusati@gmail.com
prefilateliche della Repubblica di Venezia
storia postale del Regno Lombardo Veneto
annullamenti di Lombardo Veneto su Italia
http://www.museodeitasso.com
SOSTENITORE dal 2009 al 2022
" Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore. " (Oscar Wilde)
visita il mio negozio su delCampe http://www.delcampe.net/negozi/mestrestamps
prefilateliche della Repubblica di Venezia
storia postale del Regno Lombardo Veneto
annullamenti di Lombardo Veneto su Italia
http://www.museodeitasso.com
SOSTENITORE dal 2009 al 2022
" Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore. " (Oscar Wilde)
visita il mio negozio su delCampe http://www.delcampe.net/negozi/mestrestamps
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Bella storia
Due cose mi hanno colpito:
la prima la genorisità di Don Enzo nel rifiutare la striscia e di lasciarla al giovane
la seconda, visto l'errore madornarle,e che veniva considerato il miglior perito del luogo







Due cose mi hanno colpito:
la prima la genorisità di Don Enzo nel rifiutare la striscia e di lasciarla al giovane






la seconda, visto l'errore madornarle,e che veniva considerato il miglior perito del luogo







Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Ma sai, un perito centroamericano potrebbe avere qualche difficoltà, con francobolli di area italiana...





Alberto Fiorentini
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
- doppioking
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 1 marzo 2013, 17:52
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Bellissima storia e complimenti al giovane studioso, se non sbaglio studio' talmente bene che trovo' per primo una nuova rara tinta di quel francobollo da 2 grana.
Buon Ferragosto a tutti e grazie ad Antonello per condividere con noi questi piacevolissimi aneddoti.
Michele
Buon Ferragosto a tutti e grazie ad Antonello per condividere con noi questi piacevolissimi aneddoti.


Michele
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
doppioking ha scritto:Bellissima storia e complimenti al giovane studioso, se non sbaglio studio' talmente bene che trovo' per primo una nuova rara tinta di quel francobollo da 2 grana.
Buon Ferragosto a tutti e grazie ad Antonello per condividere con noi questi piacevolissimi aneddoti.
![]()
![]()
Michele
Questo io non l'ho scritto

Dove lo hai saputo?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Antonello Cerruti ha scritto:doppioking ha scritto:Bellissima storia e complimenti al giovane studioso, se non sbaglio studio' talmente bene che trovo' per primo una nuova rara tinta di quel francobollo da 2 grana.
Buon Ferragosto a tutti e grazie ad Antonello per condividere con noi questi piacevolissimi aneddoti.
![]()
![]()
Michele
Questo io non l'ho scritto![]()
Dove lo hai saputo?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
E' molto ferrato sul centro America...




Alberto Fiorentini
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
- doppioking
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 1 marzo 2013, 17:52
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Antonello Cerruti ha scritto:Questo io non l'ho scritto![]()
Dove lo hai saputo?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Se non ricordo male lo hai scritto qualche tempo fa in un altro piacevole aneddoto. Se ben ricordo dicesti di essere corso da Mondolfo che osservato il francobollo riconobbe la nuova rara tinta e l'anno successivo la introdusse nel catalogo Sassone.
A proposito di Mondolfo (non ho avuto il piacere di conoscerlo), ma vorrei raccontare un gradevole aneddoto che mi è stato raccontato di recente.
Sono di Roma e fra le altre cose mi piace giocare a bridge, così quando incontro qualche altro bridgista romano che viene a sapere della mia passione per la filatelia mi viene spesso raccontato di Renato Mondolfo ( detto "il re del francobollo").
Era la fine fine degli anni '70, o giù di lì, Mondolfo amava fare la sua partita settimanale di Bridge in un club situato nel cuore dei Parioli (uno dei quartieri più eleganti di Roma), un giorno un mio amico ( al tempo direttore del circolo) trovò alla chiusura serale del club una cartellina su uno dei tavolini dimenticata da uno dei giocatori. L'aprì e dentro trovò un foglio completo di francobolli, non un foglio qualsiasi ma un foglio completo del Gronchi Rosa!!! La cartellina era senza nome e poteva appartenere a chiunque, ma dato il contenuto il mio amico pensò subito a Mondolfo.
Data l'ora tarda il mio amico andò a dormire. Di buon mattino, al risveglio, telefonò subito a Mondolfo chiedendogli se per caso avesse dimenticato qualcosa il giorno prima al circolo. Mondolfo confessò che non riuscisse più a trovare una cartellina contenente un foglio del Gronchi Rosa e il mio amico prontamente gliela riconsegnò. Mondolfo offrì al mio amico, a sua scelta, come ricompensa o una quartina d'angolo del foglio o un milione di Lire, il mio amico non essendo collezionista accettò contento il milione.


Michele
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 7184
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: I RICORDI....: La filatelia può anche far male al cuore"
Tra l'altro, Renato Mondolfo era uno dei titolari del "Clubino" ed in quel periodo sponsorizzava il celebre "blue team", la squadra nazionale di bridge di Garozzo, Belladonna ecc. che resto' ai vertici mondiali per anni, almeno sono a che..
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Revised by Lucky Boldrini - June 2016
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Revised by Lucky Boldrini - June 2016