I quiz di F&F - Da Thiene a Brescia: una tassazione da interpretare

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fildoc
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I quiz di F&F - Da Thiene a Brescia: una tassazione da interpretare

Messaggio da fildoc »

Stamattina in fiera questo è stato il mio ultimo acquisto.....
Sapreste interpretare i segni di tassazione?
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valerio66vt
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Re: quiz di storia postale

Messaggio da valerio66vt »

Ciao Massimiliano

Potrebbe essere 1 e 1/2?

Valerio
Clathrus Ruber

Re: quiz di storia postale

Messaggio da Clathrus Ruber »

Bello l'annullo in corsivo "Tiene". Ultimo periodo prima del successivo annullo "Thiene".
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Tergesteo
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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

L'interpretazione più ovvia della tassazione di questa bella lettera :clap: :clap: :clap: sarebbe:

5 soldi coprivano il tragitto austriaco T(h)iene-confine italiano di Desenzano (stiamo nella prima distanza per il rotto della cuffia).

A Desenzano, fu tassata per 15 centesimi (1 1/2).

Con la nuova tariffa italiana da 15 centesimi, in vigore dal 1° gennaio agli italiani mancavano 15 centesimi, ma se Desenzano rientrasse nel distretto di Brescia, l'importo dovuto sarebbe stato soltanto di 5 centesimi, raddoppiati per la mancata affrancatura.

I 5 centesimi in più non tornerebbero, a meno che la lettera superi i dieci grammi (limite del primo porto italiano).

In tal caso, li avrebbero aggiunti ai 5 centesimi precedenti (raddoppiati per la mancata affrancatura).

Se Desenzano non fosse nel distretto di Brescia, allora avremmo 15 centesimi dalla tariffa base del 01/01/63, stando sotto i 10 grammi, senza oneri aggiunti (ma questa seconda ipotesi non mi piace).

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Erik
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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Erik »

Ciao,
propongo un'altra interpretazione.
Le comunicazioni postali tra Austria ed Italia erano regolate dalla convenzione entrata in vigore il 15 maggio 1862 (che era, praticamente, una riedizione di quella austro-sarda del 1854).
Questa prevedeva, per le lettere spedite dalla prima distanza austriaca alla prima distanza italiana (come è il caso di questa), una tariffa di 10 soldi. La tariffa era la stessa sia che a pagare fosse il mittente, sia che fosse il destinatario (cioè non c'erano maggiorazioni a carico del destinatario nel caso di lettere non o insufficientemente affrancate).
La lettera fu spedita con un'affrancatura di soli 5 soldi (come se fosse stata una lettera per l'interno, magari al mittente era sfuggita la seconda guerra d'indipendenza :-)) ) e tassata a carico del destinatario per i 5 soldi mancanti che, trasformati in valuta italiana, corrispondevano a 15 centesimi.

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- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

Erik, Ciao:

Interessante la tua interpretazione!

Siamo d'accordo sulla tassa da 15 centesimi, ma seguendo la prassi messa poi in atto per le lettere insufficientemente affrancate da o verso l'Italia, col sistema del "debito austriaco"-"debito italiano", credo che per gli austriaci la lettera fosse franca fino al confine, per cui non la tassarono e furono gli italiani a recuperare dal destinatario le loro spettanze.

Dei 5 soldi dovuti all'Italia, non si curavano gli austriaci.

Per cui, le mie due ipotesi non sono poi così in contrasto con la tua.

Solo che non vedo l'intervento austriaco in partenza (il "bollo insufficiente" dovrebbe essere italiano), ma solo la tassazione in transito al confine.

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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

Tra l'altro, se gli austriaci non avessero considerato la lettera franca nei loro territori, l'avrebbero tassata per 5 soldi in più di diritto fisso, il totale sarebbe quindi stato di 10 soldi.

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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Erik »

Tergesteo ha scritto:... seguendo la prassi messa poi in atto per le lettere insufficientemente affrancate da o verso l'Italia, col sistema del "debito austriaco"-"debito italiano", credo che per gli austriaci la lettera fosse franca fino al confine, per cui non la tassarono e furono gli italiani a recuperare dal destinatario le loro spettanze.

Dei 5 soldi dovuti all'Italia, non si curavano gli austriaci.

Esatto, visto che 5 soldi corrispondevano esattamente alla parte spettante all'Austria (e gli altri 5 all'Italia) gli austriaci non apposero altri timbri.
Se l'affrancatura fosse stata di 4 o 6 soldi (per dire) avremmo trovato, rispettivamente, il timbro "Credito Austriaco" o quello "Debito Austriaco".

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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

Quindi, diciamo la stessa cosa!

In questo topic si era appurato che la prassi dal 30 settembre 1862 era di considerare come "semi affrancate" senza tassarle ulteriormente le lettere sotto affrancate:

viewtopic.php?f=29&t=35061

Sarà stato il caso di questa!

Quindi accontentiamoci dei 15 centesimi normali (anche se la storia del distretto Desenzano-Brescia mi stuzzicava).

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Re: quiz di storia postale

Messaggio da fildoc »

:clap: :clap: :clap:
Esatto !

La tariffa era 10 soldi per un tragitto A1 S1
La parte austriaca era stata assolta
La parte italiana no.
Dopo il 15 maggio 1862 in un primissimo periodo iniziale tali lettere vennero considerate come non affrancate e ritassate per intero
(in altri topic vi avevo gia' mostrato degli esempi).
Successivamente invece riconosciuta la nuova convenzione dagli uffici italiani si procedette solo all'integrazione dei diritti postali senza aggravi di tassazione.
I 5 soldi mancanti corrispondevano a
1 soldo pari a 2,5 centesimi X 5 ovvero 12,5 centesimi
Poi vi era l'arrotondamento per eccesso....

Poichè all'epoca gli italiani amavano calcolare per decimo di lira
invece di scrivere 15
hanno scritto l'inconsueto 1 e 1\2
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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Laurent »

Erik ha scritto:Ciao,
propongo un'altra interpretazione.
Le comunicazioni postali tra Austria ed Italia erano regolate dalla convenzione entrata in vigore il 15 maggio 1862 (che era, praticamente, una riedizione di quella austro-sarda del 1854).
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Sulla soprascritta di questa lettera, abbiamo il contrario : per lo speditore, Innsbruck (scritto erroneamente Inspruck) nel Tirol austriaco si trova... in Italia !!

346_001.jpg


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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

Ces français-là connaissaient mieux la géographie:

img719.jpg


Ciao: Ciao:

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Re: quiz di storia postale

Messaggio da Tergesteo »

Una lettera filatelicamente molto diversa da quella oggetto del topic, ma credo del tutto simile come tariffa e tassazione:

img222518.jpg


Lettera spedita dalla stazione ferroviaria Santa Lucia di Venezia per Toscolano, Italia, affrancata con un n°41 ed un n°42 per 5 soldi.

Trattasi di un A1 per S1 che andava affrancata per 10 soldi.

E' quindi in difetto di 5 soldi.

Così come dal 30 settembre 1862 venivano considerate come parzialmente affrancate le lettera sotto tariffa senza aggiunta di diritto fisso o addirittura annullamento dell'affrancatura, vennero messi i bolli A1, per la tratta Venezia-Desenzano pagata con i 5 soldi e di conseguenza l'NA (non addebitato o piuttosto nessun debito austriaco). Il destinatario ebbe da pagare la parte italiana.

Ora sulla lettera, sembra sia scritto un 14, che non avrebbe senso o perlomeno non si riuscirebbe ad interpretare.

Credo piuttosto che si tratti di un 1 1/2 scritto approssimativamente, equivalente ai 15 centesimi sardo italiani dovuti per la seconda metà del viaggio.

In effetti, nonostante il cambio tariffario del 1° gennaio 1865, da 15 a 20 centesimi, la tariffa A1-S1 non venne modificata (ho documenti spediti prima e dopo, sempre in PD affrancati per 10 soldi).

Qualcuno avrebbe un altra interpretazione?

Ciao: Ciao:

Benjamin

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