Massimiliano,
la faccenda è ingarbugliata. Innanzitutto rimane aperto il discorso del divieto di utilizzo dei timbri senza data. Eppure ci sono vari casi nel tempo, tutti rari, che dimostrano il contrario. Non è noto sapere QUALI provvedimenti vennero presi e SE vennero presi. Purtroppo anche qui l'Alianello non cita la fonte. La collezione "Treviso" propone una lettera in cui il francobollo è annullato da una direzione con un tipario senza data. Inoltre, e questo è certo, per i francobolli non annullati era prevista anche una multa, quindi in caso di necessità si demonetizzava con qualsiasi tipario, a volte anche graficamente. Personalmente penso si tratti di un vuoto legislativo.
Discorso collettorie.
Un doc del 31 maggio 1850 presente nel bollettino delle leggi diceva che la nuova denominazione delle collettorie/collettore sarebbe diventata speditura/speditore. Va fatto notato che la stessa legge valeva anche per i territori austriaci dove il termine "collettoria" aveva effettivamente un significato. Due prove: 1) sul dB VOL. I pag. 86 vi è la riproduzione di una circolare "A tutti gli uffici postali e Collettorie lettere" datato Vienna, 30 gennaio 1839. Sembra che quello che nel LV veniva denominato indiscriminatamente "ufficio postale" in Austria veniva talvolta chiamato anche con quel termine 2) Ecco cosa successe nel 1849 nei territori dell'Impero:
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La collettoria-lettere in Jaworow nel circolo di Przemysl nella Galizia, che era finora aggregata all' ufficio postale di Sqdowa Wisznia venne a datare dal 15 Dicembre anno corrente convertita in una collettoria-lettere indipendente, che si incarica della distribuzione e spedizione di lettere, gruppi e piccoli trasmessi fino al peso di 10 funti, mantenendo a tal uopo una giornaliera comunicazione a mezzo di pedoneria coll'ufficio di Sqdowa Wisznia.
Il circondario di distribuzione delia suddetta collettoria-lettere è composto dai paesi: Berdychow, Bruchnal, Cytula, Czernitowa, Czarnokonil, Drohomysl, Hruszow, Iaworow, Iazow Stary, Iazow nowy Lipowicc, Laszky, Muzilowice, Hutoszkowice, Nowosioki, Nahaizow, Nakonieczny, Ozomla, Olszanica, Podtuby, Porudno, Przelbicy, Reczyczany, Skto, Semenowka, Troszczaniec, Tuczapy Wierzbiany, Wielkie, Ocry, Znnjowisko, Zatuze, Zbadyn e Zawadow.
Nel ramo-diligenze il carteggio della suindicata collettoria-lettere, si limita soltanto a quello coll'ufficio postale di Sqdowa Wisznia, mentre che nel ramo-lettere essa carteggerà oltre al predetto ufficio anche coli'Ispettorato delle Poste in Cracovia, e cogli ufficj postali di divisione in Bochnia, Tarnnw, Bzeszow, Przemyrl, non che coll'ufficio centrale delle Poste in Lemberg.
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Come vedi si usa il termine collettoria sia prima che dopo il momento in cui venne assegnato a Jaworow un distretto postale. Mentre chiama "ufficio postale" quello Sqdowa Wisznia: la differenza quindi non è il circondario bensì qualcos'altro. Che l'ufficio postale fosse quello a conduzione erariale e la collettoria quella gestita in appalto? No perchè nel 1860 il Cassinelli, valido su tutto il territorio, a pag. 10 suddivide le Spediture tra quelle erariali e quelle in mano a privati: avevano gli stessi compiti di un ufficio postale "in senso più stretto", quindi sembra avessero delle limitazioni. C'è un però un altro particolare: per il Veneto elenca 12 uffici postali, comprensivi di quelli alle stazioni, e ben 103 Spediture. In base a questo sembrerebbe che tutti gli uffici in appalto fossero Spediture!
Infine se guardi il doc con il c.5 di Tonzanico noti che Camerlata viene definita "Speditura": non aveva un distretto ma aveva il timbro datario e come Coccaglio (fino al 1857) era a direzione erariale.
Io penso, ma è una mia riflessione, che per comodità nostra che conosciamo anche il successivo periodo postale italiano il termine "collettoria" si adatti benissimo alla realtà di Crespino degli anni '40-50 anche se all'epoca definirlo con questo termine sarebbe stato fuorviante: avrebbe rimandato ad un termine in uso nei territori austriaci e dato che ufficio postale in passato Crespino lo era effettivamente stato allora di conseguenza era una collettoria.
La presenza dei timbri accessori FRANCA, RACCOMANDATA e del timbro usato come annullo non permettono di dare la giusta qualifica al servizio postale di questa località: sicuramente la mancanza di un distretto proprio ha generato l'anomalia. Non si può neppure pensare ad una semplice cassetta postale in loco dato che è nota molta corrispondenza ufficiosa che andava presentata direttamente all'impiegato postale e non imbucata.
Infine Crespino e Teolo compaiono tra le località per cui le lettere andavano affrancate con c.30 da Venezia. Tutte le altri sedi elencate sonosede di ufficio postale. Ciò confermerebbe che a Crespino qualcosa c'era e il/i timbro/i venivano apposti qui.

Francesco