Il bollo SI di Crespino

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mestrestamps
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da mestrestamps »

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fildoc ha scritto:L'Alianello pur essendo un volume fondamentale, non è una bibbia ...
Riguardo la scritta del Mariutto, per esempio, la ritiene una firma del mittente...
Anche se "per estensione" si puo' considerare mittente l'impiegato di Mirano...


Che l'Alianello non sia una bibbia è fuori di dubbio, anche se si è avvalso della collaborazione di Vito De Lapa che ritengo uno dei più grandi studiosi della filatelia veneta.

Per quanto riguarda Mariutto, vi metto al corrente che tutta la storia è un grande casino, dove persino il compianto dott. Ferrazzi ad un certo punto non ci ha capito più niente.
Tengo solo a precisare che i Luigi Mariutto erano due più il Francesco, e non si capisce ancora bene di chi siano le firme sui francobolli e lettere.
Quelle che ha scritto il Del Bianco sono solo supposizioni (confermate da lui stesso) basate sul sentito dire e sul mi sembra da parte di qualcuno....ma di certo non si sa ancora nulla!

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francesco luraschi
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Purtroppo l'APL è molto scarso di notizie sulla parte veneta del LV e finchè non tornerà visitabile l'archivio di Venezia sarà molto difficile
risolvere la questione e ci si può limitare solo a ipotesi più o meno verosimili.

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francesco luraschi
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Ho letto i capitoli dell'Alianello relativi agli annullamenti dei francobolli. Non scrive esplicitamente di divieto di utilizzo dei timbri senza data, quindi ci deve essere qualche normativa diversa che non conosco.

Il testo è valido: il capitolo delle marche è più aggiornato del del Bianco, per esempio, mentre c'è un errore quando scrive che non erano previste sanzioni penali per l'utilizzo dei francobolli già annullati.

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mestrestamps
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

francesco luraschi ha scritto:Ho letto i capitoli dell'Alianello relativi agli annullamenti dei francobolli. Non scrive esplicitamente di divieto di utilizzo dei timbri senza data, quindi ci deve essere qualche normativa diversa che non conosco.


Ciao Francesco,
ad un certo punto però l’Alianello scrive questo, che riporto:

A differenza degli uffici, le collettorie erano del tutto estranee all’amministrazione statale, non erano abilitate ad operazioni postali, né disponevano di timbri: i loro compiti essenziali consistevano nel prelevamento dall’ufficio postale e distribuzione in luogo della corrispondenza in partenza e trasporto all’ufficio postale.

Questo quanto accadeva nel periodo prefilatelico.
Per quanto riguarda ciò che successe dal 1 giugno 1850, l’Alianello continua:

Ciò premesso, allorquando, all’atto dell’introduzione dei francobolli, fra le varie disposizioni entrò in vigore quella che prescriveva obbligatoriamente, per l’annullamento dei francobolli, timbri contenenti il nominativo dell’ufficio e la data, erano rimasti sette uffici che disponevano ancora e soltanto dei vecchi timbri nominativi senza data: Ariano, Crespino, Goito, Occhiobello, Pellestrina, Sospiro e Teolo.
L’amministrazione soppresse dal 1 giugno 1850 gli uffici di Crespino, Occhiobello, Pellestrina, Sospiro e Teolo che diventarono automaticamente collettorie e sospese temporaneamente l’attività degli uffici di Ariano e Goito, che funzionarono da collettorie nel periodo intercorrente tra il 1 giugno 1850 e la dotazione dei timbri regolamentari.
Il provvedimento implicava ovviamente il divieto dell’uso dei timbri lineari senza data rimasti in possesso dei sette uffici declassati, tuttavia, ad eccezione di Goito, tutti, per ignoranza, errore o distrazione eccezionalmente apposero sulle corrispondenze, talvolta come annullatori dei francobolli, talvolta come bollo sulla lettera


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francesco luraschi
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Grazie Andrea,

le disposizioni della primavera del 1850 le conosco ma non c'è quanto afferma l'Alianello a proposito del divieto. Semmai si potrebbe parlare di lacuna legislativa, dato che a parte quel pugno di località, per tutte le altre il timbro lineare senza data era solo un ricordo. Tra l'altro in teoria avrebbero dovuto restituirlo da anni e chissà quanti commessi di fresca nomina non l'avranno neppure conosciuto.

Comunque è possibile che ci siano altre disposizioni che non conosco.

Ecco cosa ho trovato:

§21 ...dovrassi avere in tal proposito che la data del timbro non venga ad imprimersi sui bolli stessi...

Aggiungo un particolare: nella parte successiva la disposizione già apre lo spiraglio all'uso di un tipario per l'annullamento dei francobolli diverso da quello di impostazione che verrebbe apposto sulla lettera. Si tratta di un'anticipazione del periodo di prova dei muti abbinati al datario

§21, altro doc: Gli uffici postali imprimono...il solito timbro postale dell'impostazione

Tornando a quanto scrive l'Alianello: Crespino era già in periodo napoleonico sede di un ufficio postale. Poi qualcosa successe dato che non venne investito dalla riforma marcofila del 1839-1840. Quindi se non era più ufficio postale poteva essere solo una collettoria già dal periodo prefilatelico con servizi limitati. Ma allora perchè il FRANCA sulla lettera di ebay? E come mai il Vollmeier segnala pure il RACCOMANDATA? Non escludo tuttavia che questi timbri accessori siano stati apposti altrove (Polesella, Rovigo)

Mi sembra comunque strano che un ufficio venga declassato a semplice collettoria solo per il fatto di non avere un timbro a data, sarebbe stato più facile fornire un tipario nuovo dato che la prima strada avrebbe comportato, per esempio, la riforma del distretto postale che non si poteva fare in una settimana.

Secondo me, ma giusto per dirne una, la presenza di queste collettorie in numero limitato è dovuto al disallineamento del distretto amministrativo da quello postale. Crespino era capoluogo di distretto la cui Pretura aveva giurisdizione su una parte del distretto amministrativo di Polesella (l'altra parte era sotto Occhiobello, guarda caso...). Si vennero quindi a creare più centri amministrativo-burocratici all'interno dello stesso distretto postale, con a capo un solo ufficio, e uno o più centri di raccolta periferici della corrispondenza d'ufficio che necessitava di un inoltro immediato. Sicuramente avranno avuto il loro peso pure interessi campanilistici e mercantili per tenere aperta una collettoria, magari i vecchi ricordavano il traffico legato al passaggio della posta e di quanto fosse bello avere notizie fresche piuttosto che "per sentito dire" che il più delle volte provocava solo panico: per lo stesso motivo Crespino potrebbe avere aderito all'idea di una rivendita di francobolli presso la deputazione comunale come proposto nel 1851. Si spiegherebbero così i francobolli annullati CRESPINO

Comunque mi allineo tranquillamente al Ferrazzi quando diceva di essersi perso pure lui.


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francesco luraschi
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Aggiungo una riflessione alla tirata precedente, giusto per ingarbugliarsi ancora un po'. Ero arrivato alla conclusione che le lettere in franchigia venissero appoggiate a Polesella mentre quelle private a Rovigo.

Poi ho riesumato questa dove oltre al FRANCA c'è pure la tassa al verso 3. Quindi a Crespino si poteva anche affrancare?

Ciao: Francesco
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mestrestamps
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Ciao Francesco,
concordo in pieno con quello che scrivi.....ma oltre a te e Mario Ferrazzi (pace all'anima sua! :ang: :ang: credo comunque che in questa discussione ci sarebbe stato utile assai!) aggiungi pure un posto per me!....inoltre con questa ultima lettera mi hai messo KO definitivamente!!! :desp: :desp: :grr:

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fildoc
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da fildoc »

Sono andato a cercare sul numero 120 di Filatelia l'articolo di Alianello sulle collettorie....
Dicembre 1974 ... qualcuno non era ancora nato e qualcuno era un bimbo!
Osservazioni interessanti,
ragionevoli,
condivisibili,
ma come certamente osservera' Francesco nessun documento ufficiale è citato!
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ciao
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francesco luraschi
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Massimiliano,

la faccenda è ingarbugliata. Innanzitutto rimane aperto il discorso del divieto di utilizzo dei timbri senza data. Eppure ci sono vari casi nel tempo, tutti rari, che dimostrano il contrario. Non è noto sapere QUALI provvedimenti vennero presi e SE vennero presi. Purtroppo anche qui l'Alianello non cita la fonte. La collezione "Treviso" propone una lettera in cui il francobollo è annullato da una direzione con un tipario senza data. Inoltre, e questo è certo, per i francobolli non annullati era prevista anche una multa, quindi in caso di necessità si demonetizzava con qualsiasi tipario, a volte anche graficamente. Personalmente penso si tratti di un vuoto legislativo.

Discorso collettorie.

Un doc del 31 maggio 1850 presente nel bollettino delle leggi diceva che la nuova denominazione delle collettorie/collettore sarebbe diventata speditura/speditore. Va fatto notato che la stessa legge valeva anche per i territori austriaci dove il termine "collettoria" aveva effettivamente un significato. Due prove: 1) sul dB VOL. I pag. 86 vi è la riproduzione di una circolare "A tutti gli uffici postali e Collettorie lettere" datato Vienna, 30 gennaio 1839. Sembra che quello che nel LV veniva denominato indiscriminatamente "ufficio postale" in Austria veniva talvolta chiamato anche con quel termine 2) Ecco cosa successe nel 1849 nei territori dell'Impero:

"
La collettoria-lettere in Jaworow nel circolo di Przemysl nella Galizia, che era finora aggregata all' ufficio postale di Sqdowa Wisznia venne a datare dal 15 Dicembre anno corrente convertita in una collettoria-lettere indipendente, che si incarica della distribuzione e spedizione di lettere, gruppi e piccoli trasmessi fino al peso di 10 funti, mantenendo a tal uopo una giornaliera comunicazione a mezzo di pedoneria coll'ufficio di Sqdowa Wisznia.

Il circondario di distribuzione delia suddetta collettoria-lettere è composto dai paesi: Berdychow, Bruchnal, Cytula, Czernitowa, Czarnokonil, Drohomysl, Hruszow, Iaworow, Iazow Stary, Iazow nowy Lipowicc, Laszky, Muzilowice, Hutoszkowice, Nowosioki, Nahaizow, Nakonieczny, Ozomla, Olszanica, Podtuby, Porudno, Przelbicy, Reczyczany, Skto, Semenowka, Troszczaniec, Tuczapy Wierzbiany, Wielkie, Ocry, Znnjowisko, Zatuze, Zbadyn e Zawadow.

Nel ramo-diligenze il carteggio della suindicata collettoria-lettere, si limita soltanto a quello coll'ufficio postale di Sqdowa Wisznia, mentre che nel ramo-lettere essa carteggerà oltre al predetto ufficio anche coli'Ispettorato delle Poste in Cracovia, e cogli ufficj postali di divisione in Bochnia, Tarnnw, Bzeszow, Przemyrl, non che coll'ufficio centrale delle Poste in Lemberg.
"
Come vedi si usa il termine collettoria sia prima che dopo il momento in cui venne assegnato a Jaworow un distretto postale. Mentre chiama "ufficio postale" quello Sqdowa Wisznia: la differenza quindi non è il circondario bensì qualcos'altro. Che l'ufficio postale fosse quello a conduzione erariale e la collettoria quella gestita in appalto? No perchè nel 1860 il Cassinelli, valido su tutto il territorio, a pag. 10 suddivide le Spediture tra quelle erariali e quelle in mano a privati: avevano gli stessi compiti di un ufficio postale "in senso più stretto", quindi sembra avessero delle limitazioni. C'è un però un altro particolare: per il Veneto elenca 12 uffici postali, comprensivi di quelli alle stazioni, e ben 103 Spediture. In base a questo sembrerebbe che tutti gli uffici in appalto fossero Spediture!

Infine se guardi il doc con il c.5 di Tonzanico noti che Camerlata viene definita "Speditura": non aveva un distretto ma aveva il timbro datario e come Coccaglio (fino al 1857) era a direzione erariale.

Io penso, ma è una mia riflessione, che per comodità nostra che conosciamo anche il successivo periodo postale italiano il termine "collettoria" si adatti benissimo alla realtà di Crespino degli anni '40-50 anche se all'epoca definirlo con questo termine sarebbe stato fuorviante: avrebbe rimandato ad un termine in uso nei territori austriaci e dato che ufficio postale in passato Crespino lo era effettivamente stato allora di conseguenza era una collettoria.

La presenza dei timbri accessori FRANCA, RACCOMANDATA e del timbro usato come annullo non permettono di dare la giusta qualifica al servizio postale di questa località: sicuramente la mancanza di un distretto proprio ha generato l'anomalia. Non si può neppure pensare ad una semplice cassetta postale in loco dato che è nota molta corrispondenza ufficiosa che andava presentata direttamente all'impiegato postale e non imbucata.

Infine Crespino e Teolo compaiono tra le località per cui le lettere andavano affrancate con c.30 da Venezia. Tutte le altri sedi elencate sonosede di ufficio postale. Ciò confermerebbe che a Crespino qualcosa c'era e il/i timbro/i venivano apposti qui.

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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da fildoc »

Confermo!
Secondo me erano uffici postali senza distretto.
Ovvero esse avevano tutti i crismi dell'ufficialita', ma caricavano poi la posta nel distretto di appartenenza.
Il grosso secondo me lo facevano nel ricevimento della posta....
Tipo gestire buste come queste:
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Cercando altre cose mi sono imbattuto in questo foglietto con il timbro SOSPIRO

" All'I.R. signor Direttore delle Poste in Cremona

La ricevuta che il signor Garone Testa rilasciò all'agente comunale di Solarolo Monasterolo in prova della già ricevuta lettera, non può se non da qui a due o 3 giorni farla tenere a codesto I.R.Uff.o Poste per averla dimenticata a casa il predetto agente comunale.

Sospiro il 31 luglio 1856

"

Ritengo sia la prova che il bollo in questione si trovasse proprio nel comune di Sospiro dove probabilmente era attiva una collettoria lettere magari anche con rivendita di bollini. Aveva un passato postale e per questo disponeva di un timbro senza datario già in epoca precedente alle disposizioni che concedevano questa possibilità ai comuni interessati.

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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da Antonello Cerruti »

francesco luraschi ha scritto:La particolarità del catalogo Alianello è che l'autore era un funzionario postale e quindi avrebbe potuto accedere ad informazioni non comuni a tutti.

Ci sono comunque delle imprecisioni nella parte introduttiva. Per questo motivo sarebbe un bel colpo di fortuna rintracciare il doc di cui scrive Andrea con cui si vietava l'uso del tipario non datario per l'annullamento dei francobolli.

Io ho notato che alla prova di esame alla domanda "Come si annullano i francobolli" rispose "Con il tipario datario".


Ciao: Francesco


Buongiorno Francesco, questa tua affermazione mi lascia perplesso.
Ho conosciuto personalmente Raffaele Alianello e non ricordo che sia mai stato un dipendente delle Poste.
Mi aiuti a capire dove hai rintracciato questa informazione?
Grazie e cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da francesco luraschi »

Antonello,

Raffaele Alianello era un dirigente di polizia non della posta. E'stato un mio errore di lettura.

Forse potrebbe non essere stato un male per accedere a info riservate.

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Re: ... e finalmente CRESPINO !

Messaggio da Antonello Cerruti »

La vita di Raffaele Alianello merita di essere letta sul web.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

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