Small Packet

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Clathrus Ruber

Small Packet

Messaggio da Clathrus Ruber »

Ho trovato una G.U. del 1957 dove si parlava della modifica delle sopratasse aeree per le Bahamas.
Ho un campione senza valore spedito per gli Stati Uniti nel 1956, tassato a destinazione, e non mi raccapezzo con la tariffa; probabilmente è sbagliata sia quella ad origine e che quella a destino. I calcoli non corrispondono ad un numero intero, ma quello che mi interessava di più era il peso dei porti aerei per questo oggetto, che credo fossero maggiori rispetto alla lettera.
E' strano non trovare queste informazioni. Spesso devo guardare collezioni di altri per tentare una ricostruzione esatta.
P.Sandro
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da P.Sandro »

Se non sbaglio e se può esserti di aiuto, qui è scritto che gli altri oggetti avevano uno scaglione di peso di 20 gr fino a quando?
Fonte Istituto di Studi Storici Postali – Prato: http://inventario.issp.po.it/dbcollezio ... molani.pdf PDF

Invece qui altri oggetti per ogni 30 gr
Modificazioni alle tariffe postali per l'estero dal 1° settembre 1959 al 30 giugno 1960
G.U. supplemento ordinario parte prima 27 agosto 1959, n. 205

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P.Sandro
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da P.Sandro »

Clathrus Ruber ha scritto:Grazie.
In effetto ho trovato una G.U. del 1957 dove si parlava della modifica delle sopratasse aeree per le Bahamas.
Ho un campione senza valore spedito per gli Stati Uniti nel 1956, tassato a destinazione, e non mi raccapezzo con la tariffa; probabilmente è sbagliata sia quella ad origine e che quella a destino. I calcoli non corrispondono ad un numero intero, ma quello che mi interessava di più era il peso dei porti aerei per questo oggetto, che credo fossero maggiori rispetto alla lettera.
E' strano non trovare queste informazioni. Spesso devo guardare collezioni di altri per tentare una ricostruzione esatta.

Nella G.U. parte prima del 31 agosto 1951, n. 199 con Decreto Ministeriale 4 agosto 1951 dove vennero introdotte le variazione alle tariffe postali internazionali dal 1° settembre 1951 al 30 settembre 1957 vi è scritto:.
Minimo di tassa per oggetti di corrispondenza provenienti dall'estero insufficientemente francati....L. 20 chissà se la tassa di L. 20 era anche per gli invii di corrispondenza per l'estero?

Ciao:
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somalafis
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

Clathrus Ruber ha scritto:... quello che mi interessava di più era il peso dei porti aerei per questo oggetto, che credo fossero maggiori rispetto alla lettera...
Effettivamente era cosi': nel periodo che ti interessa (1956) gli scaglioni di peso per la posta aerea erano:
1) LC (lettere e cartoline con corrispondenza epistolare) 5 grammi
2) AO (altri oggetti, e cioe' stampe, cartoline illustrate senza corrispondenza, partecipazioni, biglietti da visita, carte manoscritte, fatture commerciali, campioni, carte punteggiate dei ciechi ecc.) 20 grammi
3) JX (giornali e periodici spediti dagli editori) 30 grammi
Fonte Bollettino PT citato da ''Giovanni Micheli: Posta Aerea 1926-2000'', ed Vaccari.

Non capisco invece il significato della domanda posta da P. Sandro:
''...chissà se la tassa di L. 20 era anche per gli invii di corrispondenza per l'estero?''
Sulla posta in partenza per l'estero insufficientemente affrancata, credo che gli impiegati -oltre a imprimere il timbro ''T'' - potessero anche indicare la carenza (in franchi-oro), agevolando la vita ai loro colleghi a destinazione. Inoltre la posta insufficientemente affrancata per i supplementi aerei poteva essere instradata per via di superficie. Ma non capisco cosa c'entrano le 20 lire che erano invece state previste come tassazione minima IN ARRIVO...
Riccardo Bodo
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Clathrus Ruber

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da Clathrus Ruber »

Ciao: a P. Sandro e a Riccardo
Avevo cancellato l'intervento per inserirne un'altro corredato dall'immagine, che inserisco ora (mi scuso con P. Sandro per il qui pro quo che si è generato).
Campioni lire 25 (fino a 100 grammi), raccomandazione lire 65, 5 (presunti) porti aerei lire 300; totale lire 390.
L'affrancatura è 350, l'importo indicato a penna sembra 370 L, ma potrebbe essere 320L - entrambi gli importi non sono comunque congruenti con l'oggetto postale. C'è un'indicazione "small packet"; forse è stato tariffato in arrivo come pacchetto postale, da dove scrivo ora non ho il tariffario.
Se i porti fossero stati 4, 330 lire (ma allora non andava tassata); 6 porti invece, 72 lire in più (12 per il campione, 60 per l'ulteriore porto aereo).
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somalafis
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

Clathrus Ruber ha scritto: ... 5 (presunti) porti aerei lire 300....
Scusami, ma il porto aereo per gli ''A.O.'' mi risulta di 50 lire ogni 20 grammi e non di 60 lire (come nel caso delle lettere, cioe' ''L.C.''). Quindi 5 porti aerei da 20 grammi a 50 lire ciascuno sarebbero pari a 250 lire. Comunque si arriverebbe a 340 lire e non a 350 lire come esposto nell'affrancatura meccanica. Avevo pensato che l'eccedenza di 10 lire potesse essere dovuta al ''diritto di ricevuta'', ma mi risulta che sia stato abolito nel 1952.
Ho qualche altra osservazione:
-i ''pacchetti postali'' (intesi come voce tariffaria) non erano previsti per l'estero.
-il plico mi sembra partito dall'Italia senza alcuna indicazione di insufficiente affrancatura (come e' logico, trattandosi di una raccomandata e quindi di un invio accettato allo sportello postale, anche se il calcolo dell'affrancatura lo ha fatto il mittente). La tassazione americana e' magari legata a normative interne locali, forse connesse alla tipologia dell'oggetto da recapitare (appunto ''small packet''): d'altra parte il timbro sembra di quelli a cifra fissa e quindi non legato alle differenti affrancature.
Riccardo Bodo
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acquarius1

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da acquarius1 »

Nel timbro c'è scritto Small packet Collect (?) 15 cents
Ne deduco che non sia stato considerata come raccomandata epistolare, ma contenendo campioni di tessuto, un pacchetto postale che in base al bollo aveva una sopratassa di 15 centesimi a prescindere, come avrebbe detto Totò.
Quindi non essendo stato scritto dal mittente "small packet", l'ufficiale postale americano ha valutato che nell'affrancatura non era stata pagata la sovratassa e l'ha tassata. E' da valutare a questo punto se la raccomandata fosse in eccesso di tariffa appunto dei 15 cents amaricani e quindi la tassazione fatta negli USA non era corretta, ma l'ufficiale postale americano non poteva saperlo.
Ultima modifica di acquarius1 il 22 settembre 2015, 16:44, modificato 2 volte in totale.
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somalafis
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

Come avevo ipotizzato nel mio precedente intervento, la prassi postale americana prevedeva con ogni evidenza l'applicazione di una riscossione di 15 cents sugli ''small packet'' tanto che era stato realizzato un timbro apposito a cifra fissa. Ecco infatti alcuni esempi:
-una lettera voluminosa dal Brasile
sp.JPG
-un plico dall'Olanda
sp1.jpg
-un pacchetto dall'Austria
sp2.jpg
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Riccardo Bodo
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acquarius1

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da acquarius1 »

Per essere sicuri della tassazione bisogna trovare un plico proveniente da fuori gli Stati Uniti con scritto dal mittente small packet e non tassato in arrivo di 15 cents
P.Sandro
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da P.Sandro »

Clathrus Ruber ha scritto:Ciao: a P. Sandro e a Riccardo
Avevo cancellato l'intervento per inserirne un'altro corredato dall'immagine, che inserisco ora (mi scuso con P. Sandro per il qui pro quo che si è generato).
Campioni lire 25 (fino a 100 grammi), raccomandazione lire 65, 5 (presunti) porti aerei lire 300; totale lire 390.
L'affrancatura è 350, l'importo indicato a penna sembra 370 L, ma potrebbe essere 320L - entrambi gli importi non sono comunque congruenti con l'oggetto postale. C'è un'indicazione "small packet"; forse è stato tariffato in arrivo come pacchetto postale, da dove scrivo ora non ho il tariffario.
Se i porti fossero stati 4, 330 lire (ma allora non andava tassata); 6 porti invece, 72 lire in più (12 per il campione, 60 per l'ulteriore porto aereo).
Non ti devi scusare ci mancherebbe, siamo qui per divertirci e passare del tempo col nostro hobby.

La riscossione di sdoganamento per i ''small packet'' era di 15 cent. In questo caso invece era di cent. 10; allego immagine presa dalla rete con traduzione Google:
sdoganamento cent. 10.jpg
Francia
8F Val di Senna, Les Andelys, 12F duca di Saint-Simon, e 12F 10 ° Anniversario liberazione dei campi di concentramento 1956 Parigi 87, R. des Boulets (11e.) A Chicago, Illinois. Con viola Raccogliere 10 Cents per lo sdoganamento Chicago, Ill . Forgn. Sez. US 10c Segnatasse aggiunto. Indossare un bordo in alto.DIMENSIONE EUROPEA.

Ciao:
acquarius1

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da acquarius1 »

ma questo non è uno small packed, è una normale lettera
in più c'è il bollo da capire: passata gratis alla dogana U.S. di Chicago
ripeto, per capire queste tassazioni non bisogna cercare gli oggetti postali tassati, ma quelli non tassati e capire cosa fu scritto sopra perchè non fossero tassati
Clathrus Ruber

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da Clathrus Ruber »

somalafis ha scritto: Scusami, ma il porto aereo per gli ''A.O.'' mi risulta di 50 lire ogni 20 grammi e non di 60 lire
Mi ero fatto trarre in inganno dalle sopratasse aeree indicate nel tariffario Repubblica edito sul sito del CIFO.
In effetti, ora i conti tornano.
Riccardo, le buste che mostri sono forse raccomandate? Queste tassazioni sono interessanti anche perché dagli anni '30 del XX secolo gli USA non timbravano più la corrispondenza in arrivo (è un'obiezione che mi è stata mossa da alcuni acquirenti sull'effettivo "viaggio" di alcune lettere).
Qui sotto ne mostro uno preso da Delcampe tassato 20 cent. senza indicazione della motivazione; la raccomandata è in tariffa.
001.jpg
P.Sandro ha scritto: La riscossione di sdoganamento per i ''small packet'' era di 15 cent. In questo caso invece era di cent. 10; allego immagine presa dalla rete
Molto interessante l'indicazione di riscossione doganale. Oggi si paga a parte. Avevo avuto un'interessante scambio circa i moduli postali doganali riguardanti i campioni, che però non sono presenti sull'oggetto in mio possesso.
Siccome spesso la tariffa campioni coincide con la tariffa stampe, il fatto che sul modulo seguente fosse indicato "stampe" lasciava qualche dubbio sulla natura dell'oggetto, e avevamo concluso che per le stampe sarebbe stato inutile. In questo caso non ci fu alcuna tassazione a destino, ma preciso che era indirizzato in UK.
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acquarius1

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da acquarius1 »

Clathrus Ruber ha scritto:Qui sotto ne mostro uno preso da Delcampe tassato 20 cent. senza indicazione della motivazione; la raccomandata è in tariffa.
Non è nè una raccomandata nè un invio aereo! Manca qualsiasi segno postale che lo fosse. Un segno italiano lo ha ed è la T di tassa, quindi il misfatto fu scoperto in Italia e tassato negli USA. Probabilmente fu una questione di peso.
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somalafis
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

Clathrus Ruber ha scritto: Riccardo, le buste che mostri sono forse raccomandate? Queste tassazioni sono interessanti anche perché dagli anni '30 del XX secolo gli USA non timbravano più la corrispondenza in arrivo (è un'obiezione che mi è stata mossa da alcuni acquirenti sull'effettivo "viaggio" di alcune lettere).
Qui sotto ne mostro uno preso da Delcampe tassato 20 cent. senza indicazione della motivazione; la raccomandata è in tariffa.
No, i plichi che ho mostrato (con immagini prese dal web) non erano - almeno a quello che si capiva - raccomandati. Credo che abbia ragione P. Sandro e che i 15 cents degli small packets fossero legati a spese di controllo doganale.
Hai ragione sul fatto che gli USA come altri paesi non apponevano piu', a partire da una certa data, il timbro di arrivo, ma questo valeva solo per la posta ordinaria: sulle raccomandate, sulle assicurate, sui pacchi e immagino anche sugli espressi ovviamente si apponevano i timbri di arrivo (che in questi casi avevano un senso).
Per quanto riguarda la lettera tassata che mostri, non si tratta di una raccomandata (come ha osservato acquarius). Effettivamente l'affrancatura era assolutamente corretta per una lettera aerea primo porto (5 grammi) per gli USA (55 di lettera per l'estero e 60 di porto aereo) ma presumibilmente l'impiegato postale italiano che l'ha trattata ha riscontrato un superamento del peso di 5 grammi del primo porto aereo, il che non era difficile, se non si impiegava l'apposita carta ultraleggera delle lettere aeree. In questo caso, immagino, la carenza fosse quindi di 60 lire (secondo porto aereo): e' stata percio' apposta la ''T'' che indica 'da tassare all'arrivo'; a fianco e' stata scritta una indicazione di 0,60 che forse voleva specificare la carenza delle 60 lire. Grosso modo la tassazione applicata in arrivo negli USA mi pare congrua.
Ultima modifica di somalafis il 23 settembre 2015, 12:59, modificato 1 volta in totale.
Riccardo Bodo
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

acquarius1 ha scritto:ma questo non è uno small packed, è una normale lettera
in più c'è il bollo da capire: passata gratis alla dogana U.S. di Chicago
ripeto, per capire queste tassazioni non bisogna cercare gli oggetti postali tassati, ma quelli non tassati e capire cosa fu scritto sopra perchè non fossero tassati
Caro amico, il plico e' passato ''free'' alla dogana nel senso che il contenuto non e' stato assoggettato a dazio. Tuttavia questo controllo ha comportato spese: di qui il timbrino che indica 10 centesimi da esigere per lo ''sdogamento'' (clearance)
Per rispondere alla sua pressante richiesta di cercare small packets non assoggettati ad alcun prelievo negli USA, non ho trovato nulla relativamente agli anni qui in discussione ma ho trovato un esempio successivo (la data non si legge ma dai francobolli sembra risalire appunto ad anni meno lontani).
smp.jpg
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Riccardo Bodo
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acquarius1

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da acquarius1 »

somalafis ha scritto:
acquarius1 ha scritto:ma questo non è uno small packed, è una normale lettera
in più c'è il bollo da capire: passata gratis alla dogana U.S. di Chicago
ripeto, per capire queste tassazioni non bisogna cercare gli oggetti postali tassati, ma quelli non tassati e capire cosa fu scritto sopra perchè non fossero tassati
Caro amico, il plico e' passato ''free'' alla dogana nel senso che il contenuto non e' stato assoggettato a dazio. Tuttavia questo controllo ha comportato spese: di qui il timbrino che indica 10 centesimi da esigere per lo ''sdogamento'' (clearance)
Per rispondere alla sua pressante richiesta di cercare small packets non assoggettati ad alcun prelievo negli USA, non ho trovato nulla relativamente agli anni qui in discussione ma ho trovato un esempio successivo (la data non si legge ma dai francobolli sembra risalire appunto ad anni meno lontani).
smp.jpg
Una lettera non ha bisogno di subire sdoganamento perchè non ha nulla che possa essere sottomessa a dazio. Quindi la sua ipotesi non regge. E' sottomessa a controllo se si pensa che possa contenere oggetti sottomessi a dazio in entrata e non sembra il caso in oggetto a meno che non contenesse oggetti e quindi sarebbe uno small packed ed avrebbe altri timbri doganali in entrata. Ecco perchè ho scritto che va capito il bollo free at customer.
L'oggetto postale che presenta ha un timbro che non mi sembra americano (la dicitura expres collegata a small packet non ha senso a livello doganale) e quindi probabilmente è stato apposto dal mittente che voleva un certo tipo di servizio sul pacchetto, ma comunque l'oggetto non è di metà anni 50' e quindi non chiarisce il problema.
Io ricevo spesso materiale da Università americane sempre con la dicitura small packet in partenza, quindi è un servizio caratteristico, probabilmente come era da noi una volta l'affrancatura ridotta per i pacchetti postali.
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somalafis
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da somalafis »

acquarius1 ha scritto:...
Una lettera non ha bisogno di subire sdoganamento perchè non ha nulla che possa essere sottomessa a dazio. Quindi la sua ipotesi non regge. E' sottomessa a controllo se si pensa che possa contenere oggetti sottomessi a dazio in entrata e non sembra il caso in oggetto a meno che non contenesse oggetti e quindi sarebbe uno small packed ed avrebbe altri timbri doganali in entrata. Ecco perchè ho scritto che va capito il bollo free at customer.
L'oggetto postale che presenta ha un timbro che non mi sembra americano (la dicitura expres collegata a small packet non ha senso a livello doganale) e quindi probabilmente è stato apposto dal mittente che voleva un certo tipo di servizio sul pacchetto, ma comunque l'oggetto non è di metà anni 50' e quindi non chiarisce il problema.
Io ricevo spesso materiale da Università americane sempre con la dicitura small packet in partenza, quindi è un servizio caratteristico, probabilmente come era da noi una volta l'affrancatura ridotta per i pacchetti postali.
Mi scusi ma non capisco bene il problema. Non potendo disporre della specifica normativa statunitense, io userei il rasoio di Occam: quello che ci e' stato mostrato e' un plico (dall'immagine non si capisce con certezza se si tratti di un frontespizio o di una busta intera) che all'arrivo e' stato trasmesso alla dogana, il che senza dubbio implica che agli addetti postali era sembrato potesse contenere prodotti suscettibili di dazio. La dogana non ha riscontrato oggetti assoggettabili a dazi e l'ufficio postale di Chicago lo ha attestato con timbro apposito. L'ufficio postale ha poi avviato al recapito l'oggetto applicando un timbro esplicativo assai chiaro: da esigere 10 centes per sdogamento. Tutto li'.

Confermo anch'io che gli ''small packet'' erano oggetti che avevano in molte nazioni uno specifico trattamento (da cui le indicazioni a stampa o manoscritte); tra l'altro le regole postali includevano esplicitamente i pacchetti postali nella voce ''A.O.'' delle tariffe aeree internazionali (come ricordavano persino le circolari italiane sulla posta aerea, pur precisando che in quel momento non erano previsti dalla normativa nazionale). Molti paesi avevano stampato anche apposite etichette. I pacchetti postali sono poi comparsi anche nei tariffari postali italiani per l'estero dal primo settembre 1959.
Riccardo Bodo
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da P.Sandro »

Se può essere di aiuto, consiglio questo sito che mi aveva allegato ingegné: http://www.postalhistory.com/index.htm

L'allegato sopra proviene come queste altre tre immagini dal sito:
foreign letter package collect 10 cent for customs clearance postage - due stamp to be affixed & canceled.jpg
sdoganamento 1955.jpg
sdoganamento 1955 (1).jpg
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andy66
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Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da andy66 »

Queste ultime mi sembrano chiarissime per capire il regolamento americano:
Pacchetto postale estero
Riscuotere 10 cents
per sdoganamento
Con l'applicazione e l'annullamento di francobolli segnatasse

Più chiaro di così...

Ciao:
Andy66

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Clathrus Ruber

Re: Raccomandata per l'Interno

Messaggio da Clathrus Ruber »

Potrebbe essere una riscossione in base al peso e all'oggetto, anche in assenza di apposita dichiarazione doganale. Mi viene da chiedermi perché nella spedizione in UK del 1950 e in una analoga per la Svezia del 1972 in mio possesso fosse presente il modulo che dichiarava il contenuto, mentre in questa no.
Forse la tassazione americana deriva proprio dall'assenza del modello "C.I.", e applicata ad un contenuto generico del campione, che essenso di modico valore non poteva contenere merce di particolare rilievo economico.
Scrivo tassazione, ma è un termine improprio, ma altrettanto improprio mi appare l'incassare con dei francobolli un diritto doganale: per piccoli importi è però più pratico che compilare un modulo.

Nel dubbio, ho scritto ad una mia corrispondente americana, che ha intanto risposto: "secondo me, chi capisce di storia postale è veramente un genio. Io non ne so proprio nulla, colleziono solo francobolli :)", ma ha il vantaggio di scrivere in puro italiano.
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