



però... guarda le punte dei dentelli nell'ingrandimento, hanno il bianco più scuro come nei francobolli, per questo ho l'impressione che sia una vignetta applicata: hanno replicato i dentelli ma c'è qualche comprensibile imperfezione
paolo c
Da qualche tempo si ma non 41 anni fa: il lavoro in questione è di quell'epoca, frutto delle iniziative del Circolo Filatelico di Viareggio, sempre molto attivo nell'escogitare trovate del genere (vedasi la stampa su interspazio del 3 lire democratica). E nel 1974 non c'erano nemmeno i correttori a nastrino mostrati in questo topic. Esistevano sicuramente e si usavano in abbondanza i trasferibili a secco, inventati dalla Letraset e in Italia presto imitati dalla R41. Per lunghi anni hanno dominato la scena negli studi grafici perché permettevano di lavorare molto rapidamente: sono stati poi uccisi dai PC con possibilità grafiche (quindi con l'avvento dei Mac e poi di Windows) e dalle stampanti non meccaniche. Oltre ai vari caratteri nelle varie misure c'erano fogli di impiego grafico, con righe di vario spessore ed in molti colori.Luciano61 ha scritto:...provo a dire la mia...![]()
Da qualche tempo esistono delle stampanti sostanzialmente comuni (per intendersi quelle da ufficio, ma già un po' sopra la media) che stampano...il bianco.
Il vantaggio di essere decisamente più giovani di me!Luciano61 ha scritto:Avevo letto delle Letraset, ma mai viste.
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In questo caso l'erinnofilo del 1947 (sul ponte del 3 Lire) ha una filigrana lettere doppiaglücklich sammler ha scritto:... il lavoro in questione è di quell'epoca, frutto delle iniziative del Circolo Filatelico di Viareggio, sempre molto attivo nell'escogitare trovate del genere (vedasi la stampa su interspazio del 3 lire democratica). ....
Fortunato