Le assicurate d'ufficio

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno d'Italia e del periodo di luogotenenza.

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rogerbarrett
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Le assicurate d'ufficio

Messaggio da rogerbarrett »

L'oggetto postale in questione è una lettera raccomandata nella quale è stato riscontrata la presenza di 20 lire, che è quindi stata assicurata d'ufficio.
La spedizione per posta di valori era vietata e gli operatori postali potevano eseguire l'apertura della corrispondenza qualora questa presentasse
indizi riconducibili alla violazione di tale prescrizione.
Nel caso in cui fosse stato scoperto che una lettera conteneva valori, questa doveva essere assicurata d'ufficio, per cui veniva tassata fino alla differenza dell'affrancatura già assolta
con il costo dell'assicurazione.
Nello specifico caso è evidente la nota manoscritta "contiene lire venti" con conseguente tassazione a destinazione.
Quel che non torna all'esame sono gli importi in quelle date.
Leggendo le impronte dei timbri al fronte, si ha che la missiva è stata imbucata a Roma il 14.07.1943 (scampando al rovinoso bombardamento del 19!) per giungere a Venezia ed esser tassata il 20.07.1943.
Sugli annulli in partenza si scorge l'annuario fascista "XVII", che corrisponderebbe al diciassettesimo anno dell'era fascista, ovvero dal 29 ottobre 1938 al 28 ottobre 1939! L'anno fascista del luglio 1943 sarebbe stato correttamente il ventunesimo: XXI.
A meno di plateali svarioni :OOO: , questa incongruenza è difficile da spiegare, ma dà da pensare come si spiega appresso..

Nel 1943 la tariffa del porto semplice era 50 cent., per la raccomandazione 1.25 e per l'assicurazione 1 lira fino ad un minimo di duecento lire di valore.
Se ammettessimo che l'oggetto abbia viaggiato nel 1943, allora dovremmo ipotizzare:

a. un originario doppio porto (50 cent x 2 porti = 1 lira) in raccomandata (+1.25) = 2.25 lire, come affrancato
b. un porto semplice (50 cent.) in raccomandata (+1.25) = 1.75 lire, con inspiegabile affrancatura in eccesso, salvo non credere che strada facendo (in censura?) la lettera abbia perso peso perché sia stata alleggerita… :mmm:

Nella tassazione avremmo avuto un maggior costo complessivo dell'assicurazione per il valore minimo di 100 lire pari ad 1 lira, che applicata:
al caso a. avrebbe comportato una tassazione di 1 lire, a fronte dell’effettiva tassazione avvenuta di sole 80 cent.!
al caso b. avrebbe comportato [1 lira – 50 cent. (in eccesso)] una tassazione per sole 50 cent. a fronte dell’effettiva tassazione avvenuta di sole 80 cent.!
Sia nel caso a. che nel caso b. resta un’ulteriore incongruenza tariffaria.

Detto ciò, si potrebbe far un passo indietro e tornare alla prima stranezza: il datario dell’epoca fascista "XVII", che corrisponderebbe, per ipotesi, al luglio 1939.
Nel 1939 la tariffa del porto semplice era 50 cent., per la raccomandazione 1.25 e per l'assicurazione 80 cent. fino ad un minimo di duecento lire di valore.

Se ammettessimo per gioco che l'oggetto abbia viaggiato nel luglio 1939, allora dovremmo ipotizzare:

c. un originario doppio porto (50 cent x 2 porti = 1 lira) in raccomandata (+1.25) = 2.25 lire, come affrancato in origine.
Nella tassazione, sempre per ipotesi, avremmo avuto un maggior costo complessivo dell'assicurazione per il valore minimo di 100 lire pari ad 80 cent, proprio come quella applicata! :-))

Buffo, no? :-)

Buon senso vuole che probabilmente a destinazione abbiano semplicemente sbagliato la tassazione, adoperando i criteri del precedente tariffario, però è buffa la concomitanza dell’errore del datario nell’era fascista anche in partenza.

Voi che ne pensate? :-)

Per dar maggior credibilità all’originalità dell’oggetto, segnalo che questo è rappresentato anche a pag. 139 del Catalogo Enciclopedico di Storia Postale 2010 – 2012, che allego in scansione.
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rogerbarrett
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da rogerbarrett »

Segnalo di aver trovato la risposta in questo articolo di ben 16 anni fa, tratto dalla un vecchio numero della rivista "Posta Militare" dell'AICPM.
Aggiungo che per RSI in un recente catalogo d'asta è stata notata un'assicurata d'ufficio con il corretto pagamento dell'assicurazione dovuta, ed il fortunato :-) , nonchè buongustaio :-)) , proprietario (non io) se la gode in collezione. Chapeau! :evvai:
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byebye
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da byebye »

Francamente mi sembra un pochino azzardato dire che una corretta tassazione per assicurazione d'ufficio sia una "mosca bianca", come si legge nell'articolo riportato.
Forse 16 anni fa c'era meno conoscenza filatelica, ma le assicurate d'ufficio in corretta affrancatura tassata - almeno in RSI - sono rare ma non introvabili.
Questa è una raccomandata assicurata d'ufficio con la tassa di 2 Lire.
A mio parere è molto interessante la targhetta di assicurazione, con l'indicazione dell'ufficio postale che applicò la tassazione.

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rogerbarrett
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da rogerbarrett »

byebye ha scritto:Francamente mi sembra un pochino azzardato dire che una corretta tassazione per assicurazione d'ufficio sia una "mosca bianca", come si legge nell'articolo riportato.
Forse 16 anni fa c'era meno conoscenza filatelica, ma le assicurate d'ufficio in corretta affrancatura tassata - almeno in RSI - sono rare ma non introvabili.
Questa è una raccomandata assicurata d'ufficio con la tassa di 2 Lire.
A mio parere è molto interessante la targhetta di assicurazione, con l'indicazione dell'ufficio postale che applicò la tassazione.

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:-) Ciao: ciao byebye,
qualora ce ne fosse bisogno ammetto che oggi sia un azzardo parlare di irreperibilità di assicurate d'ufficio tassate come da regolamento.
Siccome sono un imprudente (sarà soprattutto perché ho visto ancora poco) ma anch'io sospetto siano pressoché introvabili.
Quando mi son trovato a cercarne informazioni, ho scoperto sono quasi sconosciute :-) e non se ne vedono esempi: non a caso il manuale di storia postale (cfr. allegata scansione), che le cita, ne propone solo un'immagine di una tassazione errata.
Se se ne trovassero, vuoi che avrebbero illustrato il manuale con un'immagine fuorviante? (ti prego: non rispondere "sì, perché sono dei somari" :) ).
Faccio una semplice addizione per la conta di quelle avvistate in Rsi:
tra il tuo esempio e quello che ho citato siamo a....
rullo di tamburi....
...ancora ad un solo esemplare finora conosciuto di Rsi! :-))

Probabilmente sarò avventato, forse mancherò di esperienza, ma in tutto il forum mi sento di scommettere (te escluso) che non ve ne siano altre del periodo.
Ho perso la maggior parte delle scommesse, ma questa me la sento in tasca :) facile facile.
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andy66
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da andy66 »

Concordo con rogerbarrett, io assicurate di ufficio in RSI non ne avevo mai viste, nè di persona, nè in aste, nè online, nè su libri o pubblicazioni.
E anche in Regno non mi sembra per niente facile trovarne. Il documento mostrato da byebye mi pare quindi più unico che raro, anzi su lui avesse da indicarci qualche riferimento dove poter vederne altri, sarebbe ottimo

Ciao:
Andy66

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rogerbarrett
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da rogerbarrett »

Eccone un altro (non mio :-)) ) con il commento del venditore non lascia troppi dubbi..
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byebye
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da byebye »

Ciao Martino,
l'ultimo esempio che mostri non è una assicurata d'ufficio perché contenente valori, ma una rispedizione di una raccomandata.
E' un caso un pochino particolare, perché ricordavo una norma che la rispedizione delle raccomandate dovesse essere fatta con assicurazione, ma non riesco più a trovare la norma, forse ne avevamo anche parlato direttamente, tempo addietro...

Andy66, in collezione ho di sicuro un'altra assicurata d'ufficio in RSI perché contenente valori, mentre nelle collezioni di amici ne ho viste almeno un altro paio.

Diciamo che la rarità dell'oggetto in RSI è comparabile a quella delle assicurate per forza maggiore (rare, ma di cui si conoscono alcuni esemplari).
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rogerbarrett
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da rogerbarrett »

byebye ha scritto:Ciao Martino,
l'ultimo esempio che mostri non è una assicurata d'ufficio perché contenente valori, ma una rispedizione di una raccomandata.
E' un caso un pochino particolare, perché ricordavo una norma che la rispedizione delle raccomandate dovesse essere fatta con assicurazione, ma non riesco più a trovare la norma, forse ne avevamo anche parlato direttamente, tempo addietro...

Andy66, in collezione ho di sicuro un'altra assicurata d'ufficio in RSI perché contenente valori, mentre nelle collezioni di amici ne ho viste almeno un altro paio.

Diciamo che la rarità dell'oggetto in RSI è comparabile a quella delle assicurate per forza maggiore (rare, ma di cui si conoscono alcuni esemplari).
Allora mi tocca far ammenda, perché ho sbagliato :OOO: .
Ammessa la colpa, chiedo mi possano esser riconosciute le attenuanti generiche, vista l'indisponibilità del materiale per gli approfondimenti.
Apprezzo molto che tu abbia postato una simile rarità, per di più integrando la discussione con un'informazione preziosa, ossia che (te) ne sono note almeno 4.
Alle volte temo di esser invadente a chieder spesso, ma sembra anche inevitabile riferire certi appelli a coloro che hanno la competenza per potervi rispondere.
Inoltre trovo che trattare pubblicamente di queste rarità storico-postali possa aiutare a sensibilizzare gli appassionati allo studio ed alla comprensione dei regolamenti ed ad ampliare la percezione del panorama collezionistico: una volta tanto finalmente si riesce a confrontarci su affrancature comuni in situazioni eccezionali! :pea: :clap: ..evitando il solito abbaglio di affrancature rare su buste costruite, che per i risultati economici alle aste vengono troppo spesso fatte passare e comunemente assunte come inarrivabili riferimenti di pregio :fii: :not:

Avanti così! :-)
byebye
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da byebye »

Non hai sbagliato, Martino, si tratta comunque di una assicurata d'ufficio che ho messo in collezione per il motivo che ho indicato, anzi, se trovi notizie sulla rispedizione delle raccomandate te ne sarei davvero grato.

Ti posto un esempio di assicurata per forza maggiore, a mio parere con un comprensibile errore di calcolo della tariffa, per l'elevato importo della stessa (1 lira per il doppio porto per l'interno + 63,75 lire di assicurazione per forza maggiore per un totale di 64,75 Lire, assolte con 6x10 Lire Imperiale + 2x1,75 Lire Imperiale + 50 c e 75 c della serie "fascetti") a fronte di Lire 66,50 dovute (Lire 1,50 per il triplo porto + 65 Lire di assicurazione per forza maggiore).
In pratica l'addetto postale ha dimenticato di far pagare 1 porto (il peso era nel terzo porto per 1 grammo, ci potrebbe stare) e, soprattutto, si è dimenticato del diritto di raccomandazione!

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Ultima modifica di byebye il 6 gennaio 2016, 23:17, modificato 1 volta in totale.
byebye
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da byebye »

Martino, colgo l'occasione, anche se un po' OT, per postarti un'immagine che ti avevo promesso e che ho ritrovato in un disco fisso, visto che ti piacciono le rarità postali che non hanno affrancature vistose e che l'argomento dovrebbe interessarti.
Un salutone :-) Ciao:

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Ultima modifica di byebye il 6 gennaio 2016, 23:17, modificato 1 volta in totale.
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rogerbarrett
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Re: Assicurata d'ufficio tutta da studiare

Messaggio da rogerbarrett »

:-)) grazie mille!

Se la prima è pressoché introvabile (quasi mitologica! ...come l'arco di Epiro o -se preferite- le chiavi di Orthanc e Barad-dûr), la seconda di rado s'incrocia, per cui
confesso il mio intento di volerne acquisire almeno un esemplare per ciascun tipo (50 cent. e 25 cent.).
Un uccellino :fii: a suo tempo mi ha confermato che non sono note assicurate per forza maggiore in espresso (buon per me! :) ),
mentre il mercato continua a mostrare valutazioni considerevoli per i (pochi) biglietti postali GNR: in uso espresso -ahimè! :-) - son oggetti che raggiungono quotazioni ragguardevoli.
Tra la fiera di Bologna e quella di Verona assieme ad ancaria :-) Ciao: s'era provato a seguirne una tassata in fermo posta, contenuta in un blocco di interi postali che
interessavano entrambi e che volevamo prender assieme: ebbene alla richiesta giudicata esosa del commerciante ci eravam concordemente riproposti di temporeggiare
in fiduciosa attesa che egli col tempo avesse accettato un'offerta al ribasso più congrua e ragionevole.
A Verona, invece, ho poi constatato che quegli oggetti erano stati tutti ceduti :fest: a prezzo pieno :what: , ossia ad una percentuale prossima al 100% della quotazione di catalogo!
Complimenti al venditore! :dub:

Purtroppo risultan pezzi, a quanto pare, per cui occorra far uno sforzo :$$: , giacché altrimenti non appaion reperibili.

Revised by Lucky Boldrini - February 2018
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