Perché TUTTI prima di scrivere non utilizziamo il Dizionario della Lingua Italiana?
Dove il massimo del minimo è nella dizione: “perfetto” ed “in buono stato” che dovrebbero indicare un francobollo di qualità “A” o “AB” secondo il Vaccari ed invece è una quasi “ciofeca”.
Siamo arrivati al In buono stato solo se presenta lievi difetti. !!!


In poche parole siamo scesi ancora di uno scalino?
Fra parentesi all' estero queste due locuzioni hanno un significato diverso, e migliore, non di francobollo scarso o con lievi difetti.
Questo di Svizzera è definito "en bon état de conservation signée Pfenninger" SBPV ASEP e non mi pare che corrisponda a "in buono stato" ergo bruttino, difettoso in peritese!!!
http://i63.tinypic.com/fm12jt.jpg Ha margini regolari, è sufficientemente fresco, senza difetti ed annullo leggero di Chaux-de-Fonds.
So benissimo che con queste parole è come “soffiare nel vento” (Bob Dylan), ma intanto diciamole ed a forza di insistere può darsi che domani qualcuno capisca ed aiuti la filatelia ad essere più trasparente.



