Gli annulli a penna nel Lombardo Veneto
Moderatore: fildoc
Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Non ho raccomandate così antiche, ma le immagini che hai mostrato lasciano pochi dubbi sul fatto che fosse una prassi e non un caso.
Roberto
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- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Luca,
è interessante la tua teoria della limitazione del datario ad una sola impronta lasciando l'annullamento dei rimanenti francobolli a segni grafici diversi.
In effetti è impossibile non vederli: pure in periodo prefilatelico le impronte doppie sulle lettere non sono comuni.
Però la limiterei alle lettere semplici, non alle raccomandate.
Il motivo dell'annullamento diverso (RACCOMANDATA, segni grafici, timbri riesumati ecc...) del francobollo per il diritto di raccomandazione è noto e non è limitato alla sola sede di Milano. Come ti scrivevo ritengo paradigmatica la raccomandata veronese del 1850 pubblicata a pag.90 della collezione Stella. E se "sbagliavano" in una sede addirittura superiore gerarchicamente a Milano figuriamoci altrove.
Bisognerebbe trovare un caso misto, ovvero una raccomandata con il porto pagato con più di un francobollo: a questo punto dovremmo trovare 3 diverse modalità di annullamento.
Francesco
è interessante la tua teoria della limitazione del datario ad una sola impronta lasciando l'annullamento dei rimanenti francobolli a segni grafici diversi.

Però la limiterei alle lettere semplici, non alle raccomandate.
Il motivo dell'annullamento diverso (RACCOMANDATA, segni grafici, timbri riesumati ecc...) del francobollo per il diritto di raccomandazione è noto e non è limitato alla sola sede di Milano. Come ti scrivevo ritengo paradigmatica la raccomandata veronese del 1850 pubblicata a pag.90 della collezione Stella. E se "sbagliavano" in una sede addirittura superiore gerarchicamente a Milano figuriamoci altrove.
Bisognerebbe trovare un caso misto, ovvero una raccomandata con il porto pagato con più di un francobollo: a questo punto dovremmo trovare 3 diverse modalità di annullamento.

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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
eccola



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- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Bene,
è già un bel passo avanti, magari esistono altri casi anche non milanesi. Sono andato a vedere la circolare del 1850:
... una parte del timbro viene impressa sul bollo d'affrancazione ... nel qual modo il bollo resta contraddistinto come usato...
Effettivamente la frase è al singolare, "il bollo", ed è specificato "di affrancazione". Ecco perché c'era confusione circa la modalità di annullamento del cent.30 solitamente al verso: era il francobollo del diritto di raccomandazione (e non di affrancazione!).
Francesco
è già un bel passo avanti, magari esistono altri casi anche non milanesi. Sono andato a vedere la circolare del 1850:
... una parte del timbro viene impressa sul bollo d'affrancazione ... nel qual modo il bollo resta contraddistinto come usato...
Effettivamente la frase è al singolare, "il bollo", ed è specificato "di affrancazione". Ecco perché c'era confusione circa la modalità di annullamento del cent.30 solitamente al verso: era il francobollo del diritto di raccomandazione (e non di affrancazione!).

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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Trovo la cosa assolutamente plausibile.
Abbiamo annulli a penna per annullare i francobolli non colpiti dal timbro
e
abbiamo annulli a penna per annullare francobolli insufficientemente coperti dall'annullo.
...
sui secondi pochi dubbi:
Abbiamo annulli a penna per annullare i francobolli non colpiti dal timbro
e
abbiamo annulli a penna per annullare francobolli insufficientemente coperti dall'annullo.
...
sui secondi pochi dubbi:
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Fildoc
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Fildoc
Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Pochi dubbi anche per i diritti di raccomandazione con l'annullo a penna o con timbri appropriati
era spesso prassi consolidata:
era spesso prassi consolidata:
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Fildoc
Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Molto interessante invece la parte individuata da Luca (sempre attento
) sul modo di annullare nei primi tempi le affrancature multiple per lo meno a Milano!
Come ha gia' osservato anche Roberto si tratta certamente di un comportamento voluto!



Come ha gia' osservato anche Roberto si tratta certamente di un comportamento voluto!
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Fildoc
- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Quella di Luca è una buona teoria che condivido alla luce della maniera di lavorare le lettere prima del 1/6/1850. La ritengo pure supportata dall'uso al singolare della parola "bollo di affrancazione" e non al plurale. C'è pure un passaggio in cui gli asburgici a tavolino sembra che avessero previsto un solo francobollo per ogni lettera semplice e non multipli che invece riservavano a porti superiori.
Infatti ad un certo punto "concedono" l'uso di un francobollo da centesimi 30 per assolvere il porto doppio di una lettera della II distanza. A parte il fatto che sbagliano perché il cent.15 era per la I distanza dà da pensare l'uso della parola "è concesso". Questa però è una mia interpretazione dei doc coevi che vanno letti e interpretati per quanto c'è scritto e anche per quanto non c'è scritto.
Alla luce delle lettere residue, se questa era la loro intenzione, non è stata applicata fin da subito.
Tuttavia, personalmente e allo stato attale delle conoscenze, eviterei di scrivere "sicuramente voluto" in attesa di qualche dato in più, ammesso che salti fuori. Citerei i doc e sottolineerei l'ipotesi.
Forse pure la lettera di Guidizzolo con la striscia di 3 con l'annullo centrale e i due bolli sigilli laterali può essere letta nella stessa maniera.
Quanto alla timbratura dei francobolli male annullati in partenza (mettevano gli inservienti a fare questa operazione manuale) c'è un'ampia casistica e due esempi potrebbero essere pure questi lotti dell'ultima asta Ferrario. Si è rimediato in un secondo tempo. Dell'uso del FRANCA come annullatore ne avevamo scritto anni fa proprio sul forum.
Francesco
Infatti ad un certo punto "concedono" l'uso di un francobollo da centesimi 30 per assolvere il porto doppio di una lettera della II distanza. A parte il fatto che sbagliano perché il cent.15 era per la I distanza dà da pensare l'uso della parola "è concesso". Questa però è una mia interpretazione dei doc coevi che vanno letti e interpretati per quanto c'è scritto e anche per quanto non c'è scritto.
Alla luce delle lettere residue, se questa era la loro intenzione, non è stata applicata fin da subito.
Tuttavia, personalmente e allo stato attale delle conoscenze, eviterei di scrivere "sicuramente voluto" in attesa di qualche dato in più, ammesso che salti fuori. Citerei i doc e sottolineerei l'ipotesi.
Forse pure la lettera di Guidizzolo con la striscia di 3 con l'annullo centrale e i due bolli sigilli laterali può essere letta nella stessa maniera.

Quanto alla timbratura dei francobolli male annullati in partenza (mettevano gli inservienti a fare questa operazione manuale) c'è un'ampia casistica e due esempi potrebbero essere pure questi lotti dell'ultima asta Ferrario. Si è rimediato in un secondo tempo. Dell'uso del FRANCA come annullatore ne avevamo scritto anni fa proprio sul forum.

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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Sono andato a riguardare anche la collezione Stella e devo dire che questa straordinaria collezione ci fornisce molti spunti di riflessione e qualche conferma.
innanzitutto vi mostro la raccomandata di cui parla Francesco
questo caso è emblematico ed in qualche modo sintetizza la mia ipotesi : La raccomandata di verona secondo me potrebbe anche non essere uno sbaglio ma uno dei diversi modi "sperimentati" nel 1850 .
Dovendo lavorare la raccomandata perchè non annullare il bollo con un numero e mettere il bollo di fianco in modo che fosse ben leggibile ?
Alla fine a parte norme e prescrizioni che specificavano e chiarivano dubbi, due erano le cose imprescindibili:
1) assicurare che località e data di partenza fossere sempre ben leggibili ( se non altro per motivi d tariffe )
2) nello stesso modo e per le stesse ragioni tutti i bolli dovevano venir annullati
Non è oggetto di questo topic ma abbiamo innumerevoli esempi dell'attenzione maniacale che avevano impiegati e direzioni nel correggere e sostituire i timbri; un numero importante di casi ripetuti in periodi ben precisi dove il doppio annullo ( uno sul bollo ed uno di fianco) è spiegabile solo con l'intenzione di rendere ben leggibile il bollo nominativo ( località e data) .
questo lascia pensare a prassi consolidate magari diverse a seconda della località e dell' impiegato ma tutte finalizzate ad ottemperare al punto 1 . ( non so se era una prescrizione ma sicuramente era una prassi che venica da lontano)
Ma come si fa ad annullare un bollo magari di colore scuro assicurando che località e data siano ben visibili e che il bollo stesso sia annullato?
Le soluzioni adottate nei primi mesi sono tante e la collezione stella ce ne mostra una varietà importante
In fondo la sperimentazione era in corso e sappiamo bene che poi all' inizio del 1851 questo approccio bivalente (che sta alla base della mia ipotesi) viene in qualche modo sancito dall' introduzione del doppio timbro nominativo più muto .
Non piace questa storia di annullare il bollo con il timbro nominativo , un po perchè come racconta Francesco attraverso un documento della direzione di Milano , si ritengono i timbri inadeguati a svolgere la funzione , un po perchè riempire la lettere di bolli non era proprio nelle abitudini del tempo.
Ma il doppio timbro allunga i tempi, non funziona ed in fondo il rimedio è peggiore del male...
Si torna alle buone abitudini ma comunque si continua a sperimentare . Verso la fine del 1851 compaiono i timbro a tre e quattro cerchi che sanciscono definitavemente l'avvento del timbro " annullatore" studiato apposta per ottemperare alle due funzioni di cui sopra .
Concludendo sarei propenso per pensare ad un primo periodo in cui si adottano diverse modalità di lavorazione della corrispondenza tutte finalizzate ad ottemperare ai due punti fondamentali ( visibilità di località e data ed annullamento dei bollini) con anche l'introduzione dei muti per un certo periodo . Questo è il periodo in cui prevale l'uso dell' annullo grafico come prassi di lavorazione e non come rimedio.
Abbiamo poi un periodo di transizione dall'autunno del 1850 alla fine del 1851 inizi 1852 in cui si stabilsce una prassi consolidata che vede l'annullamento della corrispondenza con il timbro nominativo ed il rarefarsi dell' uso dell'annullo grafico che diventa a questo punto una azione di rimedio ai bolli sfuggiti . Per le raccomandata invece rimane come evidenziato dagli interventi precedenti in uso la differente lavorazione dei bolli per affrancare dai bolli del diritto di raccomadazione ( forse perchè gestiti da uffici diversi ?)
Finalmente con la diffusione dei nuovi timbri più adatti alla duplice funzione , si unificano le modalità di lavorazione della corrispondenza
Non so se questa "evoluzione" è stata accompagnata anche da prescrizioni o direttive in merito . Tali modalità sono tracciabili per la corrispondenza ordinaria ma più facilmente per le raccomandate.
A milano posta ordinaria e raccomandate vengono lavorate con modalità e timbri sempre diversi fino a giugno 1853 quando viene dedicato un timbro apposito alle raccomandate , fino alla fine del 51 assistiamo ad un primo periodo in cui le modalità di sviluppano come ho descritto con un progressivo uso di un solo timbro per annullare tutti i francobolli che diviene prassi predominante a partire dal 1852.
Si tratta di una prima base su cui lavorare per fornire anche per questi casi una chiave di lettura "cronologica"
ciao
Luca

innanzitutto vi mostro la raccomandata di cui parla Francesco
questo caso è emblematico ed in qualche modo sintetizza la mia ipotesi : La raccomandata di verona secondo me potrebbe anche non essere uno sbaglio ma uno dei diversi modi "sperimentati" nel 1850 .
Dovendo lavorare la raccomandata perchè non annullare il bollo con un numero e mettere il bollo di fianco in modo che fosse ben leggibile ?
Alla fine a parte norme e prescrizioni che specificavano e chiarivano dubbi, due erano le cose imprescindibili:
1) assicurare che località e data di partenza fossere sempre ben leggibili ( se non altro per motivi d tariffe )
2) nello stesso modo e per le stesse ragioni tutti i bolli dovevano venir annullati
Non è oggetto di questo topic ma abbiamo innumerevoli esempi dell'attenzione maniacale che avevano impiegati e direzioni nel correggere e sostituire i timbri; un numero importante di casi ripetuti in periodi ben precisi dove il doppio annullo ( uno sul bollo ed uno di fianco) è spiegabile solo con l'intenzione di rendere ben leggibile il bollo nominativo ( località e data) .
questo lascia pensare a prassi consolidate magari diverse a seconda della località e dell' impiegato ma tutte finalizzate ad ottemperare al punto 1 . ( non so se era una prescrizione ma sicuramente era una prassi che venica da lontano)
Ma come si fa ad annullare un bollo magari di colore scuro assicurando che località e data siano ben visibili e che il bollo stesso sia annullato?
Le soluzioni adottate nei primi mesi sono tante e la collezione stella ce ne mostra una varietà importante
In fondo la sperimentazione era in corso e sappiamo bene che poi all' inizio del 1851 questo approccio bivalente (che sta alla base della mia ipotesi) viene in qualche modo sancito dall' introduzione del doppio timbro nominativo più muto .
Non piace questa storia di annullare il bollo con il timbro nominativo , un po perchè come racconta Francesco attraverso un documento della direzione di Milano , si ritengono i timbri inadeguati a svolgere la funzione , un po perchè riempire la lettere di bolli non era proprio nelle abitudini del tempo.
Ma il doppio timbro allunga i tempi, non funziona ed in fondo il rimedio è peggiore del male...
Si torna alle buone abitudini ma comunque si continua a sperimentare . Verso la fine del 1851 compaiono i timbro a tre e quattro cerchi che sanciscono definitavemente l'avvento del timbro " annullatore" studiato apposta per ottemperare alle due funzioni di cui sopra .
Concludendo sarei propenso per pensare ad un primo periodo in cui si adottano diverse modalità di lavorazione della corrispondenza tutte finalizzate ad ottemperare ai due punti fondamentali ( visibilità di località e data ed annullamento dei bollini) con anche l'introduzione dei muti per un certo periodo . Questo è il periodo in cui prevale l'uso dell' annullo grafico come prassi di lavorazione e non come rimedio.
Abbiamo poi un periodo di transizione dall'autunno del 1850 alla fine del 1851 inizi 1852 in cui si stabilsce una prassi consolidata che vede l'annullamento della corrispondenza con il timbro nominativo ed il rarefarsi dell' uso dell'annullo grafico che diventa a questo punto una azione di rimedio ai bolli sfuggiti . Per le raccomandata invece rimane come evidenziato dagli interventi precedenti in uso la differente lavorazione dei bolli per affrancare dai bolli del diritto di raccomadazione ( forse perchè gestiti da uffici diversi ?)
Finalmente con la diffusione dei nuovi timbri più adatti alla duplice funzione , si unificano le modalità di lavorazione della corrispondenza
Non so se questa "evoluzione" è stata accompagnata anche da prescrizioni o direttive in merito . Tali modalità sono tracciabili per la corrispondenza ordinaria ma più facilmente per le raccomandate.
A milano posta ordinaria e raccomandate vengono lavorate con modalità e timbri sempre diversi fino a giugno 1853 quando viene dedicato un timbro apposito alle raccomandate , fino alla fine del 51 assistiamo ad un primo periodo in cui le modalità di sviluppano come ho descritto con un progressivo uso di un solo timbro per annullare tutti i francobolli che diviene prassi predominante a partire dal 1852.
Si tratta di una prima base su cui lavorare per fornire anche per questi casi una chiave di lettura "cronologica"
ciao
Luca


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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
ho trovato un altro esempio del modo veronese direi "prefilatelico" di lavorare le raccomandate nel 1850
che ne pensate ?
è in asta magari chiedo le mi mandano uno scan del retro per vedere se e come avevano annullato il diritto di raccoamndazione

che ne pensate ?
è in asta magari chiedo le mi mandano uno scan del retro per vedere se e come avevano annullato il diritto di raccoamndazione


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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Solo lo scan...
Costa una bella cifretta.......
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Fildoc
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Fildoc
Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
eccone ancora una racc di milano dei primi giorni di Giugno!
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Fildoc
- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Bravo Massimiliano, bel colpo!
Ora abbiamo due delle 4 raccomandate note con l'annullo rosso che metto vicino per capirle meglio.
Effettivamente se si tolgono i francobolli appaiono come raccomandate prefilateliche.
In un caso, quello per Mantova, ritengo che il mittente abbia provveduto lui stesso ad affrancare la lettera, a casa o comunque prima di presentarla allo sportello. In effetti il francobollo per il diritto di raccomandazione che solitamente è al verso qui è erroneamente sul frontespizio.
Il francobollo, per ovvie ragioni, è stato apposto prima del bollo rosso RACCOMANDATA . In effetti nel 1839 allo sportello, o meglio alla "distribuzione", è segnalato proprio il bollo RACCOMANDATA.
Una volta poi contrassegnata con questo bollo erano poi impossibili successive frodi contabili. Pagata in contanti o prepagato il porto in francobolli le altre sezioni avrebbero lavorato la lettera solo se "in ordine".
Ricordiamoci anche che il bollo datario era l'ultimo ad essere apposto, quando la partenza era sicura.
Francesco


Effettivamente se si tolgono i francobolli appaiono come raccomandate prefilateliche.
In un caso, quello per Mantova, ritengo che il mittente abbia provveduto lui stesso ad affrancare la lettera, a casa o comunque prima di presentarla allo sportello. In effetti il francobollo per il diritto di raccomandazione che solitamente è al verso qui è erroneamente sul frontespizio.
Il francobollo, per ovvie ragioni, è stato apposto prima del bollo rosso RACCOMANDATA . In effetti nel 1839 allo sportello, o meglio alla "distribuzione", è segnalato proprio il bollo RACCOMANDATA.
Una volta poi contrassegnata con questo bollo erano poi impossibili successive frodi contabili. Pagata in contanti o prepagato il porto in francobolli le altre sezioni avrebbero lavorato la lettera solo se "in ordine".
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Francesco ecco le raccomandate di giugno
il 23 giugno scambiano i timbri l' SD su due righe passa alla corrispondenza ordinaria ed il SD su tre righe alle raccomandate
ciao
P.S ne conosciamo una più di Diena

il 23 giugno scambiano i timbri l' SD su due righe passa alla corrispondenza ordinaria ed il SD su tre righe alle raccomandate
ciao
P.S ne conosciamo una più di Diena


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- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Luca,
tutte molto belle, sei fortunato ad averle in collezione. L'ultima sotto di che data è, visto che si passa dal rosso al nero?
Più di tutte mi piace la prima sopra, veramente un trait d'union con la modalità prefilatelica.
Sbaglio o la numerazione era differente per il LV e il resto della monarchia?
Francesco
tutte molto belle, sei fortunato ad averle in collezione. L'ultima sotto di che data è, visto che si passa dal rosso al nero?
Più di tutte mi piace la prima sopra, veramente un trait d'union con la modalità prefilatelica.
Sbaglio o la numerazione era differente per il LV e il resto della monarchia?


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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
si si
fortunato ad averle nella mia collezione di oltre 2500 immagini di annulli di Milano...
a parte gli scherzi l'annullo rosso SDII su due righe è del 22 giugno mentre l'annullo nero SDI su tre righe è del 29 giugno
Il 24 giugno il timbro stampatello diritto su due righe viene spostato all' ufficio arrivi e partenze fino agli inizi di agosto
Non sbaglieremo troppo a ipotizzare che il cambio è stato contestuale alla diversa distribuzione dei timbri e cioè il 24 giugno

fortunato ad averle nella mia collezione di oltre 2500 immagini di annulli di Milano...
a parte gli scherzi l'annullo rosso SDII su due righe è del 22 giugno mentre l'annullo nero SDI su tre righe è del 29 giugno
Il 24 giugno il timbro stampatello diritto su due righe viene spostato all' ufficio arrivi e partenze fino agli inizi di agosto
Non sbaglieremo troppo a ipotizzare che il cambio è stato contestuale alla diversa distribuzione dei timbri e cioè il 24 giugno


- giancarlo colombo
- Messaggi: 465
- Iscritto il: 16 agosto 2009, 17:26
Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
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- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Ottima anche questa,
bravo Giancarlo!
Effettivamente la lunga esperienza prefilatelica era dura a morire. Però per esempio le nuove dispo del 1850 non prevedevano più il FRANCA (e la X) sul frontespizio che in effetti non si vedono quasi più.
Quella disposizione sembra più rispettata e i casi sono sporadici. Era però cambiata la modalità di lavorazione delle lettere.
Francesco
bravo Giancarlo!

Effettivamente la lunga esperienza prefilatelica era dura a morire. Però per esempio le nuove dispo del 1850 non prevedevano più il FRANCA (e la X) sul frontespizio che in effetti non si vedono quasi più.
Quella disposizione sembra più rispettata e i casi sono sporadici. Era però cambiata la modalità di lavorazione delle lettere.

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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
ottimo
anche a varese in caso di affrancatura multipla abbiamo un bollo ed il resto annullato graficamente
Mi sembra di capire che questa modalità fosse compatibile con le nuove prescrizioni ed in linea con le vecchie abitudini
Quello che mi piacerebbe capire se possibile è se questa operazione (come penso) veniva svolta il partenza oppure se i francobolli venivano annulati in arrivo
Assumendo come ipotesi che l'operazione venisse completata in partenza , Francesco, Giandri avete qualche documento che puo aiutare ad ipotizzare la modalità ??
Non ho certamente velleità di verità storica ma mi piace l'idea di mettere insieme piu tasselli possibili per raccontare una storia plausibile.
abbiamo due argomenti distinti ma governati dagli stessi "driver" procedurali ( localita e data ben visibili e bolli demonetizzati):
1) lavorazione delle lettere ordinarie con affrancature multiple
1a) bollo nominativo posto sul fronte ed annullamento grafico dei bolli (specialemente quando posti in altre parti della lettera esempio collezione stella 23 giugno)
1b) una sola impronta del bollo nominativo che colpisce uno o piu francobolli, gli altri francobolli sono annullati graficamente
tali modalità sono modalità transitorie tipiche dei primi tre mesi
2) lavorazione delle raccomandate
2a bollo nominativo posto sul fronte e bollo annulato o graficamente o con il timbro raccomandata ( primi giorni a Milano e Verona)
2b bollo nominativo ad annullare uno dei francobolli di affrancazione , Gli altri bolli annullati graficamente o con nr di raccomandata o con timbro accessori ( primi mesi)
2c bollo nominativo ad annullare uno dei francobolli di affrancazione , altri bolli di affrancazione e bolli del diritto di raccomandazione annullati con timbro raccomandata o con altro timbro senza data ( ufficio di Milano) ( fino alla fine del 1851)
Tali modalità si sono evolute nel tempo e l'ultima modalità descritta sembra essere una prassi diffusa nei vari uffici di tutto il LV per un tempo abbastanza lungo da far pensare ad una prassi più strutturata dettata da esigenze specifiche ed in qualche modo normata ???.

anche a varese in caso di affrancatura multipla abbiamo un bollo ed il resto annullato graficamente
Mi sembra di capire che questa modalità fosse compatibile con le nuove prescrizioni ed in linea con le vecchie abitudini
Quello che mi piacerebbe capire se possibile è se questa operazione (come penso) veniva svolta il partenza oppure se i francobolli venivano annulati in arrivo


Assumendo come ipotesi che l'operazione venisse completata in partenza , Francesco, Giandri avete qualche documento che puo aiutare ad ipotizzare la modalità ??
Non ho certamente velleità di verità storica ma mi piace l'idea di mettere insieme piu tasselli possibili per raccontare una storia plausibile.
abbiamo due argomenti distinti ma governati dagli stessi "driver" procedurali ( localita e data ben visibili e bolli demonetizzati):
1) lavorazione delle lettere ordinarie con affrancature multiple
1a) bollo nominativo posto sul fronte ed annullamento grafico dei bolli (specialemente quando posti in altre parti della lettera esempio collezione stella 23 giugno)
1b) una sola impronta del bollo nominativo che colpisce uno o piu francobolli, gli altri francobolli sono annullati graficamente
tali modalità sono modalità transitorie tipiche dei primi tre mesi
2) lavorazione delle raccomandate
2a bollo nominativo posto sul fronte e bollo annulato o graficamente o con il timbro raccomandata ( primi giorni a Milano e Verona)
2b bollo nominativo ad annullare uno dei francobolli di affrancazione , Gli altri bolli annullati graficamente o con nr di raccomandata o con timbro accessori ( primi mesi)
2c bollo nominativo ad annullare uno dei francobolli di affrancazione , altri bolli di affrancazione e bolli del diritto di raccomandazione annullati con timbro raccomandata o con altro timbro senza data ( ufficio di Milano) ( fino alla fine del 1851)
Tali modalità si sono evolute nel tempo e l'ultima modalità descritta sembra essere una prassi diffusa nei vari uffici di tutto il LV per un tempo abbastanza lungo da far pensare ad una prassi più strutturata dettata da esigenze specifiche ed in qualche modo normata ???.


- francesco luraschi
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Re: sfuggiti all' annullamento o scelta precisa ?
Luca,
io ricordo che era vietato il trasporto di lettere con francobolli non annullati dato che la tariffa era legata alla distanza. Ma non mi sembra un esempio calzante, riguarda piuttosto le spedizioni extrapostali. Per quelle postali andavano riannullati in arrivo i francobolli sfuggiti all'annullo in partenza. Altro non mi viene in mente.
Negli esempi delle raccomandate pubblicate noto un tentativo di adattamento alle nuove dispo che però poco si adattavano alla prassi di lavorazione in corso da anni: le raccomandate prevedevano infatti uno scambio di contante (o francobolli) tra varie sezioni. In periodo prefilatelico sia le lettere semplici prepagate sia le raccomandate prepagate andavano portate allo sportello, poi con l'introduzione dei francobolli solo queste ultime.
Io continuo a vederci, soprattutto!!!, una forma di controlleria tra le varie sezioni dell'UP: infatti sulle lettere semplici non abbiamo difficoltà ad affermare che non è cambiato molto dato che venivano impostate e lavorate dall'A/P. L'uso dei timbri a cavallo del 1/6/1850 è lineare.
E' paradigmatico per Milano la lavorazione delle raccomandate in porto assegnato per l'interno, modalità poi non più possibile con i francobolli.
Francesco
io ricordo che era vietato il trasporto di lettere con francobolli non annullati dato che la tariffa era legata alla distanza. Ma non mi sembra un esempio calzante, riguarda piuttosto le spedizioni extrapostali. Per quelle postali andavano riannullati in arrivo i francobolli sfuggiti all'annullo in partenza. Altro non mi viene in mente.
Negli esempi delle raccomandate pubblicate noto un tentativo di adattamento alle nuove dispo che però poco si adattavano alla prassi di lavorazione in corso da anni: le raccomandate prevedevano infatti uno scambio di contante (o francobolli) tra varie sezioni. In periodo prefilatelico sia le lettere semplici prepagate sia le raccomandate prepagate andavano portate allo sportello, poi con l'introduzione dei francobolli solo queste ultime.
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