cirneco giuseppe ha scritto:Il numero delle vittime aumenta sempre più, purtroppo.
Proprio come aveva previsto Antonello.
Inizialmente mi ero illuso che tutto fosse molto più contenuto.
Caro Pino, avrei tanto voluto avere torto.
Ho fatto solo alcune considerazioni considerando la vastità del territorio interessato, la friabilità degli edifici, la quantità di popolazione residente e, purtroppo, il gran numero di villeggianti che frequentano quelle località del periodo estivo.
Ci sono un paio di considerazioni che non ancora sentito fare e vorrei invece condividere col Forum.
La prima sarà la difficoltà di calcolare in tempi brevi le persone rimaste sotto le macerie data la notevole presenza di affittuari (in nero), di lavoratori (in nero), di parenti occasionalmente presenti, ecc.
La seconda implica un minimo di conoscenza dei luoghi ed, in generale, della realtà rurale.
Quella tipologia di località sono, oramai da molti anni, abitate solo da persone anziane. I giovani si sono trasferiti a Rieti, a Roma, a Pescara o a Perugia. Per motivi di studio o di lavoro, anche lì, rimangono per dieci mesi l'anno solo "i vecchi", legati alle loro pietre ed alla loro vita semplice.
A queste poveri anziani sono state strappate la casa e loro semplici cose. Ma anche le loro amicizie, le loro abitudini, le loro familiarità e la loro tranquillità.
I più fortunati troveranno rifugio nelle case dei figli o dei nipoti ma gli altri? Li aspettano lunghi mesi invernali in tende, in baracche o anche in alberghi ma comunque lontani - forse per sempre - dalle loro abitudini. Che vita li aspetta?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti