FilateliCa 2016 - L'esperto risponde - Pietro La Bruna

[Ketty Castellana]

Ho incontrato Pietro La Bruna un paio di volte questo mese (settembre), una delle domande che ho anche mandato per lui a Filatelica era inerente al fatto che in molti uffici postali, se si presentano buste affrancate con la Leonardesca o Piazze d'Italia, gli impiegati non accettano i francobolli in quanto senza valore!
Mi ha spiegato di segnalare gli uffici dove succede questo, così da permettergli di intervenire in modo mirato, stesso discorso per quegli uffici postali dove non vengono accettati i francobolli in lire. Mi spiegava che i dipendenti sono istruiti per queste cose se leggessero le informative...
Quindi non posso che spezzare una lancia a favore di La Bruna, si sta dando veramente molto da fare nonostante le burocrazie Italiane, e per questo, lo sappiamo, siamo un pò impediti in tutti i settori non solo in filatelia.

[fabiov]

Rispondendo a Cirneco che ha detto che il giorno prima Pietro era a Pecetto Torinese... sappiate che credo fosse arrivato a Pecetto proveniendo dalla Liguria, poi è partito la mattina presto della domenica per venire da noi a Fermo, prechè ce lo aveva promesso da mesi, ed è ripartito subito perchè aveva una riunione a Roma... se ricordo bene.
Personaggio di uno spessore assoluto . Io avevo conosciuto chi l'aveva preceduto... e non mi permetto di fare raffronti.
Penso che i fatti stiano parlando da soli.
ciao fabiov

[Vacallo]

Tornato a casa dopo una FilateliCa molto bella e ben organizzata, mi sono fatto un paio di pensieri sugli interventi del Sig. La Bruna.
Era stato invitato per rispondere alle domande che utenti del Forum avessero posto. Credo che questo obiettivo non sia stato raggiunto. Infatti il Sig. La Bruna mi ha più dato l'impressione di essere lui l'attore principale e decisore di che cosa lui volesse parlare. Ci ha fornito alcuni dati (le 500 vitrine per gli uffici filatelici. perchè la Posta non era presente all'Expo), ma francamente a me questo intervento mi ha lasciato a bocca asciutta. Ha detto poco di concreto, ha riassunto la situazione attuale tra Poste, Filatelia e Ministero sviluppo economico, ma ben poco ha detto del futuro del servizio filatelia. Quando guardo il programma delle emissioni del 2017, nulla cambierà l'anno prossimo. Anche la professionalista degli "sportellisti" dovrebbe essere migliorata. Ma chi se en occuperà? Ha molto lavoro davanti a lui, il sig. La Bruna, spero solo che non scomparirà come una meteora, e mi auguro per lui e per noi collezionisti, che alle parole che pronuncia seguano i fatti concreti.

[medor]

francamente a me questo intervento mi ha lasciato a bocca asciutta. Ha detto poco di concreto, ha riassunto la situazione attuale tra Poste, Filatelia e Ministero sviluppo economico, ma ben poco ha detto del futuro del servizio filatelia. Quando guardo il programma delle emissioni del 2017, nulla cambierà l'anno prossimo.

Il compito di la Bruna è quello di cercare di vendere più francobolli possibile, ma con il budget che l'Azienda gli mette a disposizione. Ovvero lui non può prendere iniziative che comportano un incremento dei costi di produzione e di gestione del servizio, cosa che l'Azienda non ha alcuna intenzione di fare visto che considera la filatelia un ramo secco destinato a dissolversi da sè (come si evince dai ricavi a bilancio della vendita di cartevalori postali, in picchiata da anni). Molte delle domande poste invece sottindendevano un piano di investimenti che l'Azienda non vuole nè può affrontare. Il programma 2017, poi, dipende dal Ministero. Pertanto era scontato che le sue risposte si mantenessero evasive.

[atg]

a proposito mi è venuto in mente ora
ad una prossima occasione potete dire a lui, anche se non sarà di sua competenza,
di farsi carico con chi di dovere
nel cercare una maggiore possibilità di punti di ritiro delle raccomandate
che alle volte per prenderne una si devono fare distanze chilometriche e file pazzesche ..

[fabiov]

ieri al corso di Filatelia che io tengo a Milano da 15 anni, uno dei miei attempati scolari raccontava alcune delle sue esperienze presso gli ufifci postali con i francobolli con il facciale A e B.
Praticamente risulta che nella sua zona nei vari ufficii postali gli impiegati sanno poco o niente di cosa servono e al limite che cosa siano.
Questo coinvolge un problema di addestramento del personale. Gli sportelli in Italia sono 10.000 - 15.000...
è chiaro che non si può fare un corso di aggiornamento a tutti... ma si possono dare delle direttive ai vari capi uffici affinché la circolare "pinco pallo" sia ben nota ai dipendenti di quell'ufficio.
Quello che possiamo fare noi, oltre a lamentarci (fra di noi serve a poco... presso l'ufficio.. serve solo se si ha un buon rapporto con qualcuno)... è raccogliere certi tipi di carenze e farle presenti il più in alto possibile, o meglio al più alto livello che ci stia ad ascoltare e che possa indirizzare il problema a chi di dovere.
Siamo realisti, fare sempre di tutta l'erba un fascio serve solo come nostro sfogo ma non risolve il o i problemi.
Critiche costruttive... ecco quello che possiamo e dobbiamo fare... se poi restano i problemi perlomeno abbiamo tentato.
Ciao fabiov

[Rosalba]

caro Eric e caro Medor, credo di poter dire senza possibilità di essere smentita che le risposte di Pietro La Bruna non siano state affatto evasive! Il dottor La Bruna è sempre molto diretto e preciso e così sono state le sue risposte anche a FilateliCa.
Mi sembra abbia spiegato molto chiaramente - per quanto possa essere chiara una cosa illogica, e su questa strana e complicata situazione italiana anche La Bruna concordava ma non può influire su questo - quale è il percorso che compie un francobollo.

Ero purtroppo impegnata in sala con il microfono per andare da un angolo all'altro della sala convegni per permettere ai presenti di fare domande che potessero udire tutti e non ho potuto prendere appunti in modo da avere poi la possibilità di riportare domande e risposte.

Ma se chi c'era, magari proprio coloro che hanno chiesto il microfono per porre domande, ha voglia e tempo di postare ciò che ricorda magari pian piano riusciamo a ricostruire quell'ora serrata di domande circostanziate, risposte chiare e precise, anche scherzi e battute, oltre agli applausi spontanei che si sono levati dalla sala.

Anche se non ho avuto modo di porre le domande suggerite da chi non c'era perché i presenti hanno riempito tutto il tempo a disposizione e anzi abbiamo interrotto per non sforare, molti dei quesiti suggeriti "da casa" sono stati fatti anche in sala quindi se gli amici forumisti presenti al Congresso hanno voglia di fare uno sforzo mnemonico e hanno voglia di giocare di squadra, in breve potremo fornire anche a chi non c'era il polso degli interventi e far percepire l'atmosfera che si è respirata.

vi ringrazio in anticipo

Revised by Lucky Boldrini - October 2018