
ho ripreso dalla libreria il bellissimo catalogo della Italphil edito a suo tempo a supporto dell'asta che nel 1981
disperse i pezzi della collezione Mormino detenuta dal Banco di Sicilia, asta che sicuramente il nostro Antonello ricorda!
Tra l'altro lui potrà indicativamente dirci quanto sia stata l'effettiva dispersione.
Sfogliare il catalogo, che possiamo considerare un vero e proprio testo, è un piacere per gli occhi.
Ma quello che ho riletto con attenzione è lo scritto iniziale a firma di Enzo Diena, che vi allego in quanto vorrei i vostri pareri
rispetto alle sue considerazioni.
Altre volte mi è capitato di dire la mia opinione circa l'opportunità di disperdere una grossa e culturamente valida collezione
rispetto al fatto che invece la stessa possa essere detenuta dallo Stato o da un Ente e che possa essere liberamente fruita da
chiunque pubblicamente. Il tutto ovviamente in condizionali ottimali.
Le conclusioni di Diena mi sembrano diverse; quali le vostre?

sergio